Era appena suonata la campanella della quinta ora di scuola.
Mi alzai, presi le mie cose e le andai a chiudere dentro l’armadietto, poi mi incamminai verso la mensa.
Come sempre, si erano formati i soliti gruppi.
Le ‘troie’ da una parte insieme ai puttanieri della scuola.
Le secchione si erano tutte riunite in un tavolo per confrontare i loro compiti.
E poi c’ero io.
Quella considerata ‘stupida’ solo perché ero timida e non avevo nessun amica o amico.
Quella che si tagliava, perché si sentiva vuota, inutile, ma questo non lo sapeva nessuno.
Mi avvicinai al tavolo vuoto più vicino e incominciai a mangiare da sola.
Incominciai ad ‘esaminare’ con attenzione ogni persona presente in quella stanza.
Mi piaceva osservare la gente.
Passai lo sguardo dal tavolo dei secchioni a quello dei più popolari.
Allison, la più troia della scuola, si stava strusciando addosso a Harry, il più puttaniere. Bella coppia.
Vicino a Harry c’era Zayn, il più bel ragazzo che io abbia mai visto in vita mia, che stava guardando …
O cazzo. Stava guardando me.
Subito distolsi lo sguardo abbassando la testa e subito diventai tutta rossa.
Perché mi stava fissando?
In tre anni non mi ha mai degnata di una parola.
Finii di mangiare, tenendo sempre lo sguardo basso e una volta finito mi alzai in piedi e mi incamminai
verso il bagno, cercando di non incrociare un’altra volta i suoi occhi color nocciola.
Mi fermai davanti allo specchio e feci un respiro profondo.
Cercai di darmi una sistemata e poi uscii dal bagno.
Alzai lo sguardo e mi trovai davanti lui. Zayn.
Per un attimo ci fissammo e io mi persi nei suoi occhi, ma dopo qualche secondo di silenzio la situazione si
fece imbarazzante.
Deglutii rumorosamente e sorrisi appena, accennando un timido: ‘Ciao’.
Lui fissandomi mi disse: ‘Ti ho notata prima in mensa. Come mai eri da sola?’
'Sono sempre evitata da tutti.’
‘Strano. Sei molto carina.’ Mi rispose avvicinandosi.
Era un puttaniere e sicuramente non aveva buone intenzioni.
Mi accarezzò la guancia con il dorso della mano e io sentii elefanti ballare la conga nel mio stomaco.
Si avvicinò al mio orecchio e diede un piccolo morso al lobo facendomi passare dei brividi per tutto il corpo.
Se ne accorse e sussurrò nel mio orecchio: ‘Rabbrividisci per poco, piccola’.
Mi aveva chiamata piccola.
A quel punto si allontanò e io ci rimasi un po’ male.
Ora non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. Mi vergognavo.
‘Ora devo andare, scusami.’ gli dissi e mi incamminai verso la mia classe.
Lui mi rincorse e mi fermò prendendomi un polso.
Gemetti dal dolore, per i tagli che si trovavano sotto la maglietta.
Fortunatamente, non si accorse di nulla.
Anzi, mi disse:’Puoi venire a casa mia, dopo scuola? Ho saputo in giro che hai degli ottimi voti a
matematica, mentre io sono una frana. Mi servirebbe un po’ di aiuto.’
‘C-certo zayn.’ Risposi balbettando.
Sorrise appena.
‘Allora, ci vediamo più tardi’ e se ne andò, lasciandomi di nuovo sola.
Mi incamminai verso la classe, pensando a quello che sarebbe successo il pomeriggio.
HEILA RAGAZZE (?)
Allora, ok. Fa schifo lol
Recensite così capisco se fa pena o se fa pena? *occhidacucciolo* graziee c:
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