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Back From The Future
Capitolo 1
Anno 2027, da qualche parte negli Stati Uniti d'America.
Due uomini e una donna si erano incontrati segretamente in un
vecchio rifugio sotterraneo in disuso.
La donna era la più giovane dei tre, aveva poco meno di 50 anni;
aveva i capelli neri e lisci e gli occhi azzurri, e armeggiava con una strana
macchina simile a una grossa macchina che sembrava uscita da uno degli
esperimenti di Colorado Springs dello scienziato Nikola Tesla.
Uno dei due uomini aveva poco più dell'età della donna, aveva i
capelli biondicci e gli occhi chiari e si muoveva grazie ad una sedia a rotelle,
perchè paralizzato dalla vita in giù; teneva un portatile acceso sulle cosce e
stava controllando un qualche tipo di programma.
L'altro uomo, invece, era il più anziano dei tre, sui 55 anni, capelli brizzolati
e occhi verdi, alto e piuttosto muscoloso, nonostante l'età avanzata. Aveva
lo sguardo di uno che ne aveva passate tante, nel corso della vita, cosa
confermata anche da una protesi meccanica di ultima generazione che sostituiva il braccio
destro. Quest'ultimo stava controllando il contenuto di uno zaino.
Queste tre persone erano, rispettivamente, i coniugi Abby e
Timothy McGee e il loro amico Anthony Dinozzo.
Anthony: "Quanto ci vuole ancora?" chiese, impaziente,
giocherellando con la catenina d'oro che teneva al collo, a cui era agganciato
un ciondolo a forma di Stella di David.
Abby: "Abbi un po' di pazienza."
Anthony: "D'accordo, ma sei sicura che la macchina funzionerà?" chiese, avvicinandosi
preoccupato.
Abby: "Non ne ho la più pallida idea."
Anthony: "Cominciamo bene!" esclamò, sarcastico.
Tim: "Tony, devi capire che è la prima volta nella storia che
qualcuno fa una cosa del genere, per cui si sa poco degli effetti della
macchina."
Anthony: "Poco? Si sa praticamente nulla!"
Abby: "No, una cosa la sappiamo: il viaggio è a senso unico, una
volta partito non potrai tornare indietro."
Anthony: "In poche parole, se la missione andasse a buon fine, è
una missione suicida, ma se fallisse resterei bloccato lì." disse, sempre con
tono sarcastico.
Tim: "Dai, Tony, cerca di essere ottimista..."
Anthony: "Io sono realista, Tim! Allora? Ne avete ancora per
molto?"
Tim: "Io ho finito... Abby?"
Abby: "Anche io." si avvicinò ai due uomini "Tony, hai preso
tutto?"
Anthony: "Sì. Quando si parte?"
Abby: "Quando vuoi."
Anthony: "Allora facciamolo!" disse, deciso.
Tim: "Non devi fare altro che salire sulla piattaforma, per il
restopenseremo a tutto noi."
Anthony: "Va bene." fece per avvicinarsi alla macchina, ma Abby lo
fermò "Cosa c'è ancora?"
La donna non disse nulla, e lo abbracciò calorosamente.
Abby: "Stai attento."
Anthony: "Tranquilla." la tranquillizzò, rispondendo
all'abbraccio. Poi, quando si staccarono, porse la mano meccanica a Tim, che
gliela strinse "Addio, amico mio."
Tim: "Addio."
Finalmente l'uomo mise lo zaino in spalla e salì sulla
piattaforma, mentre la donna chiudeva la gabbia attorno a lui, prima di
posizionarsi attorno al marito, ai comandi della strana macchina.
Tim: "Io sono pronto." disse, prendendo di nuovo il computer e
digitando dei codici.
Abby: "Anche io." rispose, poggiando la mano su una leva.
Tim: "Pronta a dare energia alla macchina tra 5... 4... 3... 2...
1... ora!"
Abbassò la leva e la gabbia attorno a Tony produsse delle
scintille sempre più dense, finchè l'uomo non fu avvolto da un'intensa luce.
Alla fine ci fu un'esplosione.
Anno 2007, Washington D.C.
McGee aprì la porta del suo appartamento e, nello stesso tempo,
discuteva con Abby.
McGee: "Ma perchè vuoi vedere proprio quel film? Non l'hai già
visto un centinaio di volte?"
Abby: "Ma a me piace. E' un classico della fantascienza!"
McGee: " 'Ritorno al Futuro' non lo definirei un film
fantascientifico: non è ancora dimostrato che si possa davvero viaggiare nel
tem..."
Ci fu un'esplosione. Un denso fumo invase l'appartamento, mentre
qualcosa colpiva lo scaffale-libreria di McGee, facendolo cadere rumorosamente a
terra.
L'uomo impugnò automaticamente la pistola, mettendosi tra la cosa,
o meglio, la persona che aveva provocato tutto quel trambusto, e Abby.
...: "Se il buongiorno si vede dal mattino, allora cominciamo
bene: l'atterraggio non è stato molto morbido!" esclamò l'uomo, tra 50 e
60 anni, mentre si massaggiava la spalla destra e recuperava il suo zaino.
McGee: "Tu chi diavolo sei? E come hai fatto ad entrare in casa
mia?" chiese, continuando a puntargli contro la pistola e notando che, a parte
lo scaffale crollato sul pavimento, l'appartamento non aveva subito altri
danni.
CONTINUA...
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