littleone's blog

di betacchi
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Note dell'autrice:
Per questa long ci sarà una struttura leggermente diversa, yea. Metterò le note -quando lo riterrò necessario- ad inizio capitolo. Spero che questa cosa v'incuriosisca un po'. E— well, have fun reading!



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entance one: the hard life of a six-years old.



Quote of the day!
Finché si è scontenti di sé non tutto è perduto.


x. xx. xxxx


Essere un bambino non è affatto facile.
"Questo non lo puoi fare"; "questo non lo puoi bere"; "questo non lo puoi vedere" e tutto perché sei troppo piccolo. Per quanto io sia piccolo -ed è vero, dannazione- è anche vero che non sono affatto deficiente. Sì, deficiente: anche se la zia m'ha vietato di usare parole simili, non me ne frega più niente.
Mia zia è un essere orrendamente severo. Dice sempre come si dovrebbe comportare un vero 'gentleman': dice che i piccoli uomini s'interessano da subito del lavoro del proprio padre, dice che sanno di letteratura e contare fino a dieci non è un grande problema per loro. Mia zia non capisce nulla. Che ne sa lei del contare fino a dieci? Il sette è un numero orrendo, lo dico sempre. Ti guarda, con quella sua figura tutta storta e strana, e fa di tutto per non farsi ricordare.
Ma tornando alla zia. Lei, con i suoi capelli biondi e la sua postura aristocratica, dice di essere una lady: ma io l'ho vista, l'altro giorno, che stava sorridendo con il professore di piano, il maestro Roderich. Vero è che nemmeno lui scherza in fatto di severità: ogni volta che sbaglio una nota non risparmia bacchettate. Ho ancora le dita dolenti dopo oggi pomeriggio! Stavo esercitandomi sulla Sonata n°9 di Beethoven e lui bam! con quella sua bacchetta solo perché mi era accidentalmente scivolato il dito. Maledetto! Lui ed il suo dannato Beethoven.
Mamma ancora non è tornata. Papà non mi vuole dire dov'è né con chi è, ma è sparito anche il giardiniere. Non mi è mai stato particolarmente simpatico, aveva uno strano accento russo che mi faceva paura. Sono contento che sia sparito, ma ho il presentimento si sia portato dietro mia madre. Lei è americana; gli americani sono un po' fessi e sciocchi, lo dicono spesso sia papà che zia. Dicono che sono degli 'ingrati cowboy'; poi però papà s'è andato a sposare mamma. Vai a capirlo anche lui.
Allison (mia madre, per intenderci) è una donna molto bella. Non lo dico semplicemente perché è mia madre, non fraintendete: lei ha i capelli corti, ma non troppo; sono biondi e le toccano svolazzanti le spalle con delicatezza immane. Ha davvero molta fiducia in se stessa ed in quello che fa: si occupa di non so bene cosa, ma credo c'entri la politica. Papà dice sempre che una donna non dovrebbe lavorare, ma mia madre gli risponde che invece è giusto che sia così. Poi iniziano ad alzare la voce ed io me ne vado in camera mia, dove ho Puppy. Lui si che mi capisce; sta zitto ed ascolta sempre quello che ho da dire: non m'interrompe perché sono piccolo né mi dice che sbaglio la grammatica. O che non so contare.
Comunque, mamma è una donna davvero magnifica. E la sua assenza mi fa star male; piango molto più spesso da quando è andata via. Anche l'altra sera, per esempio: le cene sono diventate molto silenziose, sia zia che papà (che sono fratelli) non dicono nulla né vogliono la televisione accesa. Quando sono andato in camera mia non sono riuscito a trattenere le lacrime. Dopotutto, come posso crescere senza una mamma? Secondo me è andata via con il giardiniere russo: all'inizio pensavo fosse stata rapita, ma papà non sembrava per nulla nervoso. Forse se n'è davvero andata da 'sgualdrina' come dice la zia.
Hélèn viene sempre più spesso a casa, adesso. Hélèn è una vecchia amica di papà -insomma, non sono molto amici. Per un po' di tempo hanno lavorato insieme ad un progetto; Hélèn è davvero brava con la grafica e tutto il resto (spesso mi regala dei vestiti davvero belli!) ed a papà servivano per la sua ditta, tutto qui. Ma non so, ormai qui c'è un clima di adulterio generale —ho cercato questa parola su internet e wikipedia mi ha dato questa definizione.

" Adulterio: L'adulterio (dal latino adulterare, corrompere) è una relazione sentimentale o sessuale fra due persone delle quali almeno una già coniugata con un'altra persona, consistendo quindi in una violazione della fedeltà coniugale. L'etimologia è palese, il nesso è combattuto tra due tesi , di cui la prima sembra più accreditata: 1) Ad alterum = andare verso un altro , verso qualcosa/qualcuno di diverso dal legittimo coniuge; 2) Ad alterum = cambiare, adulterarsi, diventare diversi , come a dire che dopo l'adulterio non si è più come prima. "

Io non so il latino, né ho intenzione d'impararlo, ma questi romani sembravano davvero esperti nel campo. Credo farò qualche ricerca, insomma, sono curioso di sapere come i figli si sentivano durante queste situazioni.
Perché io mi sento uno schifo.

— littleone
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