Sei il mio passato ormai

di ChibiRida94
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Quella mattina quando lo vidi, e lui vide me, gli dovetti passare accanto, non gli rivolsi alcun saluto però …
Passandogli vicino sentii il suo sguardo addosso.
<< Ehi Sara, lo so che mi hai visto! >> mi gridò dietro. << Si saluta! >> Continuai per la mia strada ignorando le sue provocazioni. Era inutile perdere tempo con lui, ormai lo avevo capito. Adesso era lui che doveva capire che la gente non era a comodo suo, ne a suo comando, ed io non dovevo sempre seguirlo.
<< Guarda che parlo con te Sara! >> mi afferrò per lo zaino e mi trascinò indietro costringendomi a girarmi a guardarlo. Tenni lo sguardo basso, ma capii che era come se gli stessi dimostrando la mia debolezza. Così lo guardai dritto negli occhi, lanciando uno sguardo colmo d’odio e di amarezza.
<< Vuoi spiegarmi che diavolo ti prende oggi? >> chiese stringendomi il braccio quando provai a liberarmi. Mi guardai attorno e notai che quasi tutti ci stavano osservando.
Notai il suo “fedele cagnolino” Gianluca alle sue spalle che continuava a guardarci senza capire bene la situazione. Mi diede un altro strattone stringendomi ancora di più il braccio, mi faceva male, ma lo guardai comunque con odio, sperando che non trasparisse il dolore. Fu tutto inutile, ma almeno notando il mio sguardo misto di odio e di dolore, rallentò la presa.
<< Spiegami cosa succede Sara! Per favore! Ho fatto qualcosa di male? Sono il tuo ragazzo devo saperlo! >> Era troppo! Le lacrime stavano per inondarmi gli occhi. Allora li strinsi forte e li riaprii. << Non ti sei fatta sentire per ben tre giorni! Non rispondevi quando ti chiamavo, ne quando ti inviavo messaggi! Pensavo stessi male! Ero preoccupato! Ma poi ti ho vista al parco con Andrea e i tuoi vecchi amici sfigati! Ho provato a chiamarti al telefono ma tu senza troppi problemi mi hai rifiutato la chiamata! Si può sapere cosa ti succede?!? >> gridò stringendomi con tutte e due le braccia.
<< Adesso basta! >> Urlai, liberandomi da quella presa dolorosa. << Non mi toccare! Sporco Maiale! Come puoi accusarmi quando tu per primo … >> Proprio in quel momento arrivò Elisabetta. << Quando tu per primo ti scopi quella troia di Elisabetta! >> Gridai indicandola. Gli occhi di Emanuele si spalancarono e il viso di quella sgualdrina divenne rosso.
Non so dirvi che sguardi avessero di preciso … Forse erano sorpresi, imbarazzati …
<< Lasciami in pace adesso … >> dissi infine indietreggiando con le lacrime agli occhi. << Non voglio avere più niente a che fare con te … Sei un ragazzo davvero tremendo! Mi hai tradita sempre! E sempre ho chiuso gli occhi, non volevo vedere la verità … Ma è così! Sei un capitolo della mia vita chiuso! Finalmente sparirai dalla mia vita! Non voglio vederti più! Sei il mio passato ormai … >>
Girai le spalle a quel ragazzo e andai via piangendo.




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