Affacciata alla finestra della sua stanza, i gomiti puntati sul davanzale e lo sguardo fisso oltre il vetro, stava una bambina vestita di verde. Come ogni notte.
Gl’occhi ambrati umidi e le guance rigate di lacrime, il volto stanco appoggiato sulle mani; di tanto in tanto si tirava su e ne passava una sul vetro, costantemente appannato dal suo respiro, ma non toglieva mai lo sguardo dalla grande cancellata d’ingresso.
Aspettava speranzosa, piangendo in silenzio, come ogni notte da quando il su amato era partito. Anche in quell’umida notte di fine estate, bagnata dalla pioggia. “T-ti prego Shinsei Roma…” bisbigliò lasciandosi sfuggire un singhiozzo, “Torna da me…”

Nello stesso momento, la giovane Ungheria segnava un’altra croce sul suo calendario, sospirando intenerita e sconsolata all’idea di Italia, seduta nella sua vana attesa. Le faceva male vederla così, ma non poteva e non voleva infrangere le sue speranze, ed il suo cuore.

Ma sarebbe mai tornato il piccolo impero?

Put another ex on the calendar
Summer's on its deathbed
There is simply nothing worse
Than knowing how it ends

 Le gocce di pioggia s’infrangevano con sempre maggior forza sul suolo, così come sui corpi morti o feriti dei cavalieri e dei soldati. Come dopo ogni battaglia.
Il piccolo ariano rimaneva immobile, sdraiato a terra; sentiva il bruciore delle ferite a contatto col terreno, tremava dal dolore, dal freddo e dalla paura, fissando a vuoto una pozzanghera vermiglia di fianco a lui
Nella sua mente continuava ad apparire la candida e tenera figura di Italia, con un pennello in mano. A quel pensiero strinse forte i denti e si tirò lentamente su, tra gemiti di dolore sommessi e strozzati.

“V-vincerò ancora…” Mormorò una volta in piedi, stringendo forte la sua spada e pulendosi il volto sporco di sangue col mantello “.. e tornerò da te, I-Italia. Te lo giuro.”

Lo aveva promesso. Sarebbe tornato.

And I meant everything I said that night
I will come back to life
But only for you, only for you 

Un altro giorno era passato.
Un’altra preghiera per vederlo ritornare.
Un'altra promessa portata dal vento.
Un’altra croce sul calendario.


 

| Angolo Reby |

Sono trnata in questa sezione, salve a tutti.
Sì, lo so, dovrei aggiornare... una qualsiasi storia ho a mezzo, ma non ci riesco ^^''
Comunque, sono solo qui per dire che la canzone che ho usato è The Calendar dei Panic! at the Disco.
Ci tengo a ringraziare di nuovo le mie due angiolette, Maki e Vale, che l'hanno letta in anteprima e mi hanno dato il loro parere.
E poi bho, spero che piaccia a qualcuno, specialmente spero che piaccia a Blair -se mai la leggerà-.
Specifico -per sicurezza- che i meravigliosi personaggi di questa FanFiction non sono di mia invenzione, ma appartengono a Himaruya Hidekaz #Capitan Ovvio says~
Bye bye~

Reby~♥ ©