Amici Immaginari.

di TheFlyingPaper
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Il costato, le spalle, il petto si levavano e discendevano piano.
Nulla di più normale nel battito cardiaco.
Kama1 scendeva piano tra la pelle.
Si insinuava nei nostri occhi.
Ci faceva suoi.
Ma Prem2 infilando la mano fra i due petti che si sfioravano bruciando, intraprende la strada più difficile nella mente di John.

Mi viene chiesta la conferma del mio amore.
Mi viene imposto di rispondere di sì.
Kama è sconfitto, Prem posa i piedi leggeri vicino alla carcassa bianca un tempo rossa e piena d'impeto.
-Io... Penso non ti convenga stare con me, non che ti sia convenuto innamorarti di me...- I fili argentei muovono le labbra del mio amato.
Chiedo qualcosa per capire questo cambiamento repentino.
-Nel senso che io finirei per ferirti. Non voglio che tu soffra a causa mia.
Mi guarda dal basso, gli occhi nei miei occhi.
-Tu non potresti mai ferirmi.
Sono queste le uniche parole che riesco a formulare, le soffio dalle labbra, le lascio correre via.
-Sì, l'ho già fatto altre volte, con altre persone.
La voce ruvida mi graffia con dolcezza malinconica.
-Se farmi del male potrebbe far si che tu sia felice, allora fallo.
Non mi importa quanto dolore si possa provare amando.
Voglio provarci.
-Ma...
-Shhh! Io sono conscia di ciò che faccio. Non c'è bisogno che tu dica altro.
-Io...- Lo bacio violentemente, troppo forse?
-E' questo l'unico modo di zittirti?
-No, ma gli altri sono più complicati.
Ho le risa sugli occhi.
-Sento freddo.
-Cavolo! Sei sdraiato sul prato, con tutta quell'umidità!
-Aheemm! Se magari ti sposti riesco ad alzarmi.
-Scusa!- mi scaravento di lato immediatamente, lasciando che un John intirizzito e annebbiato si sollevi dall'erba, ancora tenera, per essere alla fine d'agosto.
-Vieni dentro. Ci sono delle coperte.
Mi segue all'interno della casa dove mi accorgo che c'è solo una coperta.
Tanto peggio, morirò assiderata.
Gli porgo la coperta senape che era imboscata a fianco del divano sul quale si era posato.
La lana mi scivola tra le dita mentre quelle di John tentano di scaldarsi fra il tessuto. Mi siedo vicino a lui, cercando con le mani un po' di tepore, sto letteralmente congelando.
Un braccio alato mi tira a sé.
Sono in paradiso.
Mi ha permesso di provare che non mi avrebbe mai fatto soffrire.
Almeno non volontariamente.
E' così freddo, estremamente.
Tremo.
John, seppur la sua essenza di riflesso della mia mente, mi scalda cantando.

Love is real, real is love 
Love is feeling, feeling love 
Love is wanting to be loved 

Love is touch, touch is love 
Love is reaching, reaching love 
Love is asking to be loved 

Love is you 
You and me 
Love is knowing 
We can be 

Love is free, free is love 
Love is living, living love 
Love is needing to be loved 

...Continua...

Note
1.
il Deva del piacere sessuale nella religione e nella mitologia induista.
2.il Deva, in contrapposizione a Kama, dell'amore spirituale.
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Eccoci qui.... nulla di importantemente fantastico.... 
rivisto in un'ora solo per voi.

ThePaper.




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