I'll leave you
in the summer time,
Leave you when
the summer comes a rollin’.
Leave you when
the summer comes along.
(Babe,
I’m Gonna Leave You – Led Zeppelin)
Workin' for the
man every night and day
And I never
lost one minute of sleepin'
Worryin' 'bout
the way things might have been.
(Proud Mary
– Creedence Clearwater Revival)
Rolling in
her eyes.
Provo
a guardare nuovamente in quegl’occhi
con la certezza di non poterli rivedere più.
Sbiaditi,
stanchi, spenti. Eppure, blu.
Blu “come le acque del Mississippi”. Almeno, si fa
per dire. E chi lo ha mai
visto?
Occhi
in lacrime, straripanti come un
fiume in piena, specchi di quel cielo londinese che non si stanca mai
di
piovere. E io ondeggio, una foglia sull’orlo del Tamigi. Le
mie gambe, le
stesse che faranno di me un nomade, tremano, mentre una tremenda
verità si fa
strada tra le mie labbra. Inaspettata? Forse.
“Tesoro…”
Si
spezza la voce.
Donna,
che nella tua stanchezza, per me
ci sei sempre stata.
Donna,
che con le mani segnate di
fatica, hai saputo darmi le più dolci carezze.
Donna
che ora mi guardi con occhi
feriti, gli stessi che vegliavano su di me ogni notte, sfidando la
stanchezza.
Donna…
“…devo
lasciarti!”
Schiude
le labbra dallo stupore e dal
dolore. E, fanculo, anche in questo
momento sento l’istinto di volerle baciare.
“No!”
dice, poggiandomi una mano sul
petto, respingendomi.
Ed
ecco che mi sento di nuovo in bilico,
una foglia rinsecchita dal sole di Agosto, lo stesso che brilla su di
noi, e
spinta dal vento fin sopra alla superficie di un fiume in piena. Sì,
sto
guardando di nuovo i suoi occhi.
“Piccola,
sai che non vorrei, ma devo
lasciarti!”
Distoglie
lo sguardo dal mio e si
allontana. Si ferma e per un istante ho l’assurda e ingenua
certezza che voglia
dirmi che verrà con me.
“Addio
Robert!”
I
suoi occhi sono diventati scuri. La
stanchezza e il dolore hanno vinto.
Hanno
vinto su di me, Mary.
Angolo
“autrice”:
Salve!
Sì,
sono nuova in questa sezione e
questa è la mia prima e unica storia sui Led, o meglio, su
Robert.
Questa
“storia” è un delirio nato dalla
riproduzione casuale del mio mp3, che dopo Babe,
I’m Gonna Leave You mi ha
“rifilato” Proud
Mary. Non è un tentativo di scrivere una bella
storia, ho solo cercato di
dipingere a parole un’immagine che si era delineata nella mia
mente.
È
una storia senza pretese, ecco.
Spero
non faccia tanto schifo!
Alla
prossima, se ci sarà.
Franny.
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