Ho iniziato questa flash-fic tre settimane e dopo tre righe ho smesso,
per riprendere solo ieri pomeriggio!!! Mi sa che ho l'ispirazione a
intermittenza!
Al centro appunto la figura di Hacate, ritratta all'Azmodeus nel
periodo pre-Jeager, nonchè uno scorcio del loro primo
incontro^^
Nera la ninfa scivola tra le voluttuose brame della vedova ammantata.
Avida la accoglie lasciandosi carezzare dalla pelle di lucida ossidiana.
Bagliori di smeraldi incantatori seguono i vizi che si alternano nel
fumoso locale, rigenerano quella luce che testardamente viene
intorpidita da impuri cuori [ sconosciuti i battiti a codesta
gelida carne].
Tre sono le pregiate gemme, come le Moire che tutto vedono.
Il collo sottile freme sotto improbabili aliti
impressi da labbra che mai conobbero respiri.
Schiava della [per la] propria bellezza, scivola
tra i tavoli ovali ricolmi di calici tintinnanti.
Liquidi desideri si mescolano ad osceni sussurri, violente carezze.
Lusinghe infiammate. Torpide brame.
Una giostra ingrigita su cui le maschere si trastullano di carni e di
grida, di forzate risa muliebri.
Sfila tra gli orrori, pura nella sua natura di demone.
Indolente concede brividi scenici, emozioni vendute per un tintinnio di
galeoni.
Meretrice di quei corpi, imperatrice dei loro spiriti.
E poi in fondo alla sala, il peccato, il demonio nelle vesti di
cherubino.
Deve aver perduto le ali nel fuoco della tentazione, della
voglia, mentre la pelle iridiscente, eterea rivela la natura celeste.
Nera la ninfa, cerca sprazzi di paradiso lungo la via
dell’inferno, tra le braccia di un demonio che pace dona agli
smeraldi finalmente liberi di chiudersi, non più costretti a
vegliare inganni e infide trame.
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