Double ★ Star #1
Note
D'autore: Va bene. Sono un po'
agitata perché
questa storia sarà la prima che pubblicherò su
Efp >-<
*coff
coff *forse*coff
coff* :D
Spero
che vi piacerà e io mi impegnerò per farvela
piacere *anche se so
già che avrò parecchie difficoltà
°3°*.
Ringrazio
soprattutto la mia amica Licchan
(one-channnnnn!!! xD),
colei che mi ha fatto conoscere questo sito e che mi ha fatto
iscrivere... Grazie Licchan! <3
Ma
anche TREMILACINQUECENTO grazie a MatitaAppuntita,
colei che
mi ha incoraggiato a pubblicare, spero verrai a recensire! Grazie
mille davvero!
★★
Double ★
Star
When
the music became a prison.
Era
già da un po' che l'idea di scappare le ronzava per la
testa, ma
sfortunatamente c'era sempre qualcuno vicino a lei pronto a fermarla
o a far vacillare la sua scelta.
Ma
quel giorno nessuno l'avrebbe intralciata.
Dalle
urla che si sentivano per i corridoi era chiaro che lo stadio fosse
già gremito
di gente...
Da
dietro la porta del camerino - chiuso a chiave dall'interno -
riconobbe il suono familiare dei tacchi a spillo della manager, che
inesorabilmente si avvicinava.
Ora
o mai più
pensò, buttandosi dall'unica finestra della stanza.
Cadde
a terra rovinosamente sporcando il vestito e ferendosi un ginocchio,
ma ogni taglio era sopportabile pur di fuggire.
Tirò
fuori dalla tasca le forbici rubate alla sarta, iniziò a
tagliuzzare
il vestito facendolo diventare un abito meno sgargiante e prestigioso
e inforcò dei grandi occhiali da sole.
Passarono
nemmeno due minuti che degli acuti e disperati strilli si diffusero
per tutto lo stadio: la famosa idol Shine era sparita.
★★
Ormai
si era già allontanata abbastanza da quel luogo infernale,
ma ora un
problema molto più grande si stava facendo strada nei suoi
pensieri:
non aveva la minima idea di dove si trovasse.
Quella
città non la conosceva, l'avevano accompagnata lì
in limousine, era sempre stata abituata a essere scortata da almeno tre
bodyguard e
dunque non si era mai posta il problema di consultare una cartina
(che, tra l'altro, non sapeva nemmeno tenere in mano).
Imbronciata,
annunciò ad alta voce, quasi per convincersi: - Non
è colpa mia se
sono cresciuta in una teca di vetro! -, e così dicendo
tirò un
sonoro calcio a una lattina abbandonata sul lato della strada.
Fu
allora che l'occhio le cadde casualmente su una strana combriccola
composta da cinque ragazzi che in fatto di bellezza non avevano
assolutamente niente da invidiare a dei modelli.
Erano
vestiti in modo bizzarro e ognuno di loro portava sulle spalle uno
strumento musicale dentro l'apposita custodia.
Fu
allora che le venne una nuova idea: se li avesse seguiti sicuramente
sarebbe arrivata da qualche parte, senza contare che avrebbe potuto
confondersi con quei ragazzi e passare inosservata allo sguardo della
polizia che stava incominciando ad arrivare.
Con
molta disinvoltura si accodò al gruppo che sembrò
non farci caso.
La
parte più difficile è andata pensò
lasciandosi sfuggire un sospiro di sollievo; percorse ancora una o
due vie con loro, ma non riusciva a lasciarli per paura di perdersi
di nuovo.
Fu
allora che diede quella che si dice essere una “perfetta
facciata”
contro qualcosa o meglio qualcuno.
La
botta la fece volare all'indietro e sbattere - nuovamente - il
ginocchio per terra e prendendo una favolosa
schienata.
-
Ma che diavolo fate! Non sapete chi avete fatto cadere a terra,
maledettissimi idioti?! - avrebbe voluto urlare, ma quando
aprì gli
occhi non riuscì nemmeno a incominciare la frase che uno dei
cinque
le si avvicinò vertiginosamente e prese a squadrarla con uno
sguardo
truce che avrebbe intimorito un leone.
Qualcosa
bloccò i battiti del suo cuore.
CHE
PAURAAAAAA! deglutì
rumorosamente mentre tutte le membra del suo corpo si irrigidivano.
Da
quel momento in avanti la situazione prese una brutta piega: uno
dei ragazzi
la sollevò di peso e se la mise sulle spalle, qualcuno le
infilò la
testa
in un sacco e, mentre lei cercava disperatamente di divincolarsi,
scontrò qualcosa con la nuca perdendo i sensi.
★★
Zero
si lasciò cadere a peso morto sul divano e accese la
televisione.
Mentre
sgranocchiava uno snack una notizia lo fece riscuotere:
«...la
scomparsa della famosa idol, Shine, è avvenuta alle sedici.
L'ultimo
luogo in cui è stata veduta è il suo camerino.
Sempre più
accreditata l'ipotesi di sequestro di persona a scopo di ricatto ai
suoi genitori, importanti esponenti dello spettacolo.
Sono
state trovate, fuori dalla finestra da dove probabilmente il rapitore
è scappato, delle forbici da sarta...»
La
voce della giornalista divenne improvvisamente distante
poiché il
pensiero del ragazzo era già scivolato altrove.
Ma
allora mi ha preso sul serio...!
Thea
time ♪
Okaaaaaay...
fa pena. °-° Abbiate
pietà per la mia prima ff!!
Avrò
fatto un mucchio di errori e reso male l'idea, ma io non sono capace
a tralasciare troppi dettagli ç-ç
Però
sappiate che ci ho provato... e che col tempo migliorerò :)
spero
di non essere stata così pessima e spero vogliate recensire!
Scrivete pure tutto quello che volete! Sono disposta ad accogliere
tutte le vostre opinioni (comprese critiche), mi fareste molto
felice :)
With
much love,
Ruckia_chan ♪
ANNUNCIO
UFFICIALE: Evviva la migliore Beta del mondo! <3 Grassie Licchan
:D
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