Magari un autografo

di Geilie
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Scritta per la tripla Drabble Night organizzata tra il 05/04/13 e il 07/04/13 in onore di Charme, LauriElphaba e Rowena. Pacchetti di Charme.

PACCHETTO LANCIA + RESTA
Fandom: Bonus = RPF (Attori + Storico)
Personaggi: Tom Hiddleston + Shakespeare
Prompt: immagine




Magari un autografo
301 parole - non betata; è una scemenza priva di ogni logica o pretesa, scritta solo per celebrare il grande amore di Tom Hiddleston per Shakespeare. Anche se un tè col vecchio Will lo prenderei volentieri anch'io...
 
«Tom! TOM!» chiama una fan a gran voce per farsi individuare tra la folla. Tom è felicissimo di essere stato invitato al Comic-Con, ma trovarsi di fronte a un tale mare di gente ‒ a un tale mare di fan adoranti e cosplayer, per meglio dire ‒ gli ha comunque causato un lieve shock.
Non riesce a capire a chi appartenga la voce della signorina che si sta sgolando per fargli la prossima domanda, nonostante tutti i suoi sforzi: vede braccia che si agitano ovunque e la sala è tutto fuorché silenziosa.
«Sì, cara?» offre comunque, guardando nella direzione in cui crede, approssimativamente, che si trovi la ragazza e sperando di non fare alcuna gaffe.
«Se potessi prendere un tè con un personaggio famoso qualsiasi, vivo o morto, chi sceglieresti? E perché?»
Oh. Non si aspettava una domanda del genere, ma è anche vero che non si aspettava almeno la metà delle domande che gli hanno posto fino a quel momento. Rispetto alla media, poi, questa è decisamente innocua.
Non ha neanche bisogno di pensarci su.
«Inviterei a casa mia William Shakespeare, senza ombra di dubbio» risponde con un sorriso. «Gli offrirei tè e scones e ne approfitterei per farmi recitare il monologo dell’Enrico V. O per fargli sentire la mia versione di quel monologo, giusto per avere un parere dal maestro» aggiunge ridacchiando, per poi ringraziare la fan e passare la parola a Chris, che è stato interpellato da un bambino in costume da Capitan America.
Un tè con Shakespeare? Avrebbe talmente tante cose da chiedergli, talmente tanto da dirgli, che probabilmente non basterebbe un’intera teiera, ma ha letto Orazio e il suo “carpe diem” e ha imparato a godere del presente, nell’ultimo periodo più che mai.
Si accontenterebbe dell’improvvisazione di un sonetto o due. E magari di un autografo.




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