La fabbrica dei figli (The Perfect School)

di DANYDHALIA
(/viewuser.php?uid=71604)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


“A che serve una scuola nuova?
Le persone o i problemi non cambiano mai veramente spostandosi da un posto all’altro:
ecco perché le agenzie di viaggi fanno fortuna, le vacanze  essendo temporanee danno sempre l’illusione di essere in pace col mondo”

Pensava il giovane Russell mentre guardava svogliato fuori dal finestrino del pullman assieme alla sua famiglia,
composta da suo padre Robert e sua madre Tina, in procinto di separarsi e sua sorella tredicenne Ada .

Russell era diventato da un po’ di tempo a questa parte quel che si definisce un “ragazzo problematico”:
non era un teppista, né aveva mai “incartaigenizzato” la casa di un professore o dato fuoco a un cassonetto,
anzi era un brillante studente di 16 anni  e con una faccia niente male.
Ma ultimamente una serie di eventi sfortunati avevano gettato ombre sulla sua figura agli occhi degli insegnanti e amici, ma soprattutto dei suoi genitori.
Nel suo vecchio liceo aveva scoperto alcuni suoi compagni spacciare droga, ed ovviamente gli aveva denunciati,
tuttavia gli amici dei responsabili scoprirono comunque che era stato lui, rendendogli la vita impossibile.
Russell era talmente preoccupato che diventava sempre più spesso di pessimo umore davanti alla sua famiglia in una situazione già delicata,
e la goccia che fece traboccare il vaso fu quando venne scoperto a rubare sotto ricatto le copie dei test dell’ ultimo semestre.


Alla fine si scoprirono i veri responsabili ma sempre questi ultimi accusarono Russell di una serie di piccoli reati di cui non aveva colpa.                                   

   Risultarono talmente convincenti da far pensare al riformatorio come unica soluzione di recupero per Russell,
pericolo scongiurato grazie alla notizia di una scuola privata economica che nel suo insieme includeva
un centro d’assistenza sociale e consulenza matrimoniale per il benessere dell’ intera famiglia.
Il tutto in una improbabile cittadina tra la Francia e la Svizzera, ma antica colonia inglese, quindi la lingua madre era quella.
Avrebbe risolto davvero, questa situazione,                              
i problemi della famiglia Hallmen?
La guida diceva di si.
 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1758174