La fine della Storia.

di _Eterea_
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Note Autrice: Dedico queste due flash a Trick, che tira fuori i lati più angst di me e mi fa uccidere personaggi che amo. <3 AH, specifico che dovevano essere DEATH CHARACTER, perché così aveva deciso Trick.




Cappellaio Matto, 155 parole. Prompt: "Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane."(Pacchetto creato da Trick)

 



Tutto pareva galleggiare.
Sì, c'era un'atmosfera talmente pesante, che se per caso qualcuno avesse teso la mano, l'aria sarebbe esplosa.
Finito. Terminato. Concluso.
Nessuno fiatava, il leggero tintinnare di un cucchiaino contro la ceramica sembrava segnare lo scorrere del tempo.
Il martelletto del giudice aveva colpito un'ultima volta, facendo trattenere il respiro al suo pubblico.
Tutti erano andati ad assistere, pronti all'ennesima follia della Regina.
Era assurdo. Era ridicolo. Doveva essere falso.
Nessuno avrebbe mai immaginato che l'avrebbe fatto davvero.
"Tagliategli la testa!" Una minaccia più volte sentita, molte volte finita a vuoto.
Non quella volta.
Il Ghiro soffiava il naso sulla tovaglia ricamata, sudicia ormai dal continuo utilizzo.
Il Leprotto mescolava. Ancora, e ancora. Come se quel gesto potesse far cambiare tutto.
"Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane."
Un diverso significato, per una volta.
Perché lui non lo sarebbe più stato.
 
Solo per aver offerto una tazza di té ad una bambina.


   ***

 
Pinocchio, 169 parole. Prompt: Immagine. (Pacchetto creato da Trick)

 


Aveva fatto tanto, aveva visto tanto.
Grazie.
Non era rivolto a nessuno in particolare, e allo stesso tempo a tutti.
A suo padre, per avergli fatto il dono della vita.
Al Grillo, per aver  riempito la sua mente, facendolo crescere.
Alla Fata per aver plasmato la vita trasformandola in qualcosa di più.
A Lucifero, per avergli insegnato a non cedere mai alle tentazioni, o agli eccessi.
Perfino al Gatto e la Volpe per averlo reso sveglio, non più uno sciocco.
Grazie.
Per le avventure che aveva vissuto, per le persone che aveva conosciuto.
Per quelle che aveva amato.
Non era poi così triste, alla fine, lasciare quel mondo.
L'aveva compreso, vi ci aveva immerso i piedi e l'aveva vissuto in pieno.
Steso sul letto soffice, guardando fuori dalla finestra la stella brillante... Niente gli avrebbe fatto desiderare altro.
Aveva avuto tanto, nonostante non fosse stato, ai tempi, altro che un pezzo di legno.
E non l'avrebbe dimenticato. Mai.
 
La stella smette di splendere e con lei il suo burattino.




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