Accartocciò i fogli, li mise da parte
La
scrivania di Severus Piton, nell’angusta casa di
Spinner’s End, era
stata ricavata da un vecchio tavolino tarlato. C’erano dei
fogli bianchi,
meticolosamente impilati uno sopra l’altro; c’erano
sempre dei fogli bianchi.
Nel
primo foglio il dodicenne Severus scrisse alla bambina dai capelli
rossi che non ne poteva più di vivere tra quelle quattro
pareti, con il padre
che gridava e la madre che piangeva in un angolo.
Accartocciò la lettera dopo
averla firmata e, invece di affidarla al vecchio gufo di famiglia, la
lanciò al
lato della scrivania.
Nel
secondo le chiese se i signori Evans fossero disposti ad adottarlo;
era piccolo, non prendeva molto spazio, era diligente e prometteva di
essere
gentile con Petunia. Accartocciò anche quello e lo
gettò dove l’anno precedente
aveva buttato la prima lettera.
Nel
terzo scrisse alla ragazza dai capelli rossi di non fidarsi di quel
presuntuoso di James Potter, di continuare a rifiutare i suoi inviti
per
Hogsmeade; un giorno, magari, lei avrebbe potuto accettare di andarci
con
Severus, ma con la speranza di divenire più che amici.
Accartocciò il terzo
foglio, che atterrò inerme sul pavimento polveroso.
Nel
quarto le raccontò dei suoi compagni di Casa, di quelli con
cui lei
non aveva ancora voluto legare. Le disse che le loro idee non erano poi
tanto
male. Accartocciò la breve lettera prima ancora di averla
finita, mentre nella
piccola casa risuonava lo schiaffo di Tobias Piton sul volto di Eileen
Prince.
Nel
quinto le implorò perdono, come nel sesto, nel settimo e
anche nell’ottavo,
e ancora. Le giurò che non le avrebbe mai più
rivolto quelle parole, che non l’avrebbe
mai più chiamata in quel modo, ma ogni volta, a
metà foglio, nella testa di
Severus echeggiava la voce della ragazza dai capelli rossi:
“Perché io dovrei
essere diversa?” Quando il quindicesimo foglio fu lanciato
via, gli altri fogli
accartocciati ammorbidirono la sua caduta.
La
sera del 31 ottobre 1981, Severus Piton afferrò uno di quei
fogli
stropicciati. Lesse il nome di Lily, riconobbe i segni delle lacrime
che aveva
versato; lacrime inconsapevoli, lacrime fin troppo felici. A quei tempi
poteva
sperare ancora di scrivere una lettera alla ragazza dai capelli rossi,
ora non
avrebbe più potuto farlo.
Buonasera (o sarebbe meglio dire "buonanotte"?)!
Sto partecipando al Writing
day! indetto da emme
e geilie:
un prompt all'ora fino alle 23 di oggi.
Ho voluto iniziare con questa breve flash su Severus/Lily, che
prevedeva come prompt "foglio stropicciato"; ho scelto di chiamare Lily
"la bambina dai capelli rossi" perché sono in vena angst e
volevo "contaminare di angst" anche il fandom dei Peanuts. Odiatemi,
ma partecipate alla challenge!
Medusa
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