Insieme, anche a distanza.

di Matthew P
(/viewuser.php?uid=342304)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


LA DECISIONE



"Harry, ti amo"

"Queste furono le ultime parole che pronunciò Louis Tomlinson uno dei componenti dei One Direction, la band anglo-irlandese nata da xfactor uk" -
annunciarono tutti i telegiornali.




Le fans erano in delirio, ma questa volta non perchè stava iniziando un concerto, ma perchè era morto una parte della loro vita.
Le lacrime scendevano dai loro visi, gli altri componenti della band raggiunsero i genitori di Louis, erano peggio di una fontana, non riuscivano a trattenere il pianto, erano distrutti e tutto quello che volevano era un po' di pace , volevano stare vicini ai genitori del loro amico,che,adesso non c'è più.
I ragazzi si precipitarono in lacrime nelle braccia della mamma di Louis, poi man mano toccarono e baciarono quella lunga "scatola" marrone, la bara del loro migliore amico.
Era li, in salotto, le candele erano distribuite su delle piccole mensole, la luce era bassa e le finestre erano chiuse, uno dei motivi era perchè qualche ragazza si sarebbe potuta avventare davanti casa e avrebbe guardato all'interno.

"Ti amava, Harry" 
"Ti amava"
"Si vedeva che tra voi c'era più che amicizia"


Tutte queste parole si muovevano continuamente nella testa di Harry, tutte le persone che incontrava, parenti o non, gli continuavano a ripeterle che Lou lo amava.
Niall , il giorno dopo, andò con Liam e Zayn a casa di Harry, per stargli vicini il più possibile.
Zayn dovette andare in bago e quando entrò vide davanti a lui quello che non avrebbe mai voluto vedere. Lamette sporche di sangue per terra e sul lavandino.
Andò subito in salotto per chiedere spiegazioni, ma la risposta di Harry fu :" me lo ha detto Louis, ieri è venuto da me"
Tutti scoppiarono in lacrime.
Dovevano prendere una decisione, Harry non poteva continuare cosi, non poteva farsi del male.
Avrebbero parlato il giorno stesso con Anne, ma sapevano che lei, anche se non del tutto convinta, sarebbe stata d'accordo con loro.
E così fu.
I ragazzi, Anne e Gemma, lo portarono in uno dei più grandi centri psichiatrici di Londra.
Lui sembrava tranquillo ; l'unica frase che disse fu :" andrò da Louis, vero?"
Anne annuì con le lacrime agli occhi, non riusciva a vedere suo figlio conciato così.
Si era dato al fumo, all'alchol, si tagliava, non mangiava e non usciva di casa, quindi l'unico modo per farlo cambiare era portarlo in un centro apposta.
Arrivati nell'apposita stanza, il dottore chiese a tutti di uscire e seguirlo nel proprio ufficio, perchè dovevano spegargli bene qual'era il problema.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1762616