Tales from another broken dream

di A little burnt writer
(/viewuser.php?uid=184544)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

Capitolo 2 – Whatsername

 

Quando ho conosciuto Jimmy, ho capito che era solo lo spettro di sé stesso.

Un' immagine che non lo rappresentava, attaccata alla bottiglia di vodka.

Ma non avrei mai voluto conoscere il vero Jimmy, quello perso nell'alcool e nella novacaina.

Ora non si ricorderà nemmeno più come mi chiamo. Avrà bruciato i miei ricordi, avrà dato fuoco al passato.

Ora si dirà -Ho lasciato alle spalle... Comesichiama?

Già. Whatsername. É questo il mio nome ora, almeno per lui.

Era meraviglioso, prima che vedessi il suo lato oscuro, ma forse il lato più vero.

Riusciva a stare lontano dalla novacaina, per me. Diceva che con un suo bacio tutti i demoni dei suoi incubi se ne andavano. Diceva che ero una ragazza straordinaria, in un mondo troppo ordinario per me.

Quella sera Jimmy era ubriaco, e in preda alla novacaina. É tornato a casa, e convinto che non lo sentissi, ha cominciato a parlare da solo.

Da solo, o con qualcuno di immaginario. Ho sentito il nome di St. Jimmy, e Jesus of Suburbia.

Delirava in preda alla droga, chiamava Mary Jane. Non so nemmeno chi sia.

L'ho lasciato quella notte, con una lettera, pesante come una bomba.

Già, una bomba. Jimmy diceva che tenevo il suo cuore come una granata, e alla fine è esploso.

Nella lettera ho scritto tutto ciò che non avevo mai detto.

Jimmy, non sai nemmeno di esistere, vorresti morire.

Faresti meglio a correre, per salvare la tua fottuta vita.

Gli ho anche detto che non riuscivo più a stare in quel posto, volevo lasciarmelo alle spalle.

Ho scritto che non riuscivo a vivere in quella città.

Ho scritto – ti lascio questa notte.

Questa cittadina stava bruciando i miei sogni, dovevo lasciarmi qualcosa alle spalle.

Ma ora sono di nuovo sola.

Asciugo le lacrime dagli occhi, sono stanca di piangere, ne ho abbastanza.

Ora vedo Jimmy solo, o con Mary Jane, e so che i suoi demoni sono tornati. È tornato alla novacaina, ne sono certa. Parla di St. jimmy e di Jesus of Suburbia, a volte.

Certi giorni mi guardo allo specchio e non sono nemmeno certa di essere io.

Credo che la mia anima sarebbe da mettere in vetrina, tanto è vuota.

Ora sono di nuovo tutta sola.

Ho visto le cicatrici sui polsi di Jimmy, e a volte penso che vorrei farlo anche io. Magari il dolore mi aiuterebbe a comprendere ciò che Jimmy provava, quando è caduto nella novacaina.

Ma temo che quel sangue non porterebbe a niente, se non al ricordare ancora di più che cosa ho provato quando ho scritto quella bomba per Jimmy.

Il riflesso nello specchio è muto, e mi guarda con tristezza.

Quella non sono io! - vorrei urlargli – quella è solo la mia anima vuota e senza Jimmy.

Non so più nemmeno se sia vivo o morto ormai. Cerco solo di dimenticare. Gran cazzata.

Lui si è dimenticato di me, e ha fatto terra bruciata del suo passato.

Sono solo Whatsername per lui, un altro volto senza nome.

 

A volte penso di tornare. Tornare, e tirarlo fuori da quel tunnel buio dove si è andato a infilare.

Tornare, e togliergli la siringa dalle mani, buttarla via per sempre.

Tornare, e portarlo via.

Ma so che non lo farò. È triste, ma è così.

La bomba è esplosa, e non ci sono nemmeno feriti.

Siamo morti, in questa terra di credenti, che però non crede in noi.

 

 

 

Buonsalve :) nonostante nessuno segua la mia storia, continuerò imperterrita.

Buona lettura, se qualcuno avesse voglia di leggere!

A Little Burnt Writer 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1763772