C'erano una volta un re, un principe e un sacco di altri personaggi di Trick (/viewuser.php?uid=21078)
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Note:
Purtroppo non
riesco a
ricordare esattamente né i prompt né chi ha
fillato i prompt. Sono
una persona molto disordinata. (:
***
«Quello
che la gente ama più dell'eroe è vederlo
cadere», Spider Man.
Jiminy
CricketxMalefica
146
parole
Si
dimena nella sua mano con foga crescente, tenta di liberarsi dalla
sua stretta diabolica – malefica
– e geme in un soffio
sempre più esile e distante. Malefica ride, ride
nell'oscurità
della sua torre e stringe ancora le dita, si gode l'acuto strillo di
dolore del piccolo insetto.
«Di'
alla tua Regina che non sono intenzionata a trattare».
«A-avete
già... già preso Aurora. C-cosa v-vi
porterà tutto q-questo?».
Gli
occhi di Malefica si stringono in un'espressione di contegnosa
superbia.
«Ad
ogni cosa. A tutto ciò che nessuno di voi potrà
mai avere. Gioca a
fare l'eroe, mio caro... sarò io, quella che
resterà immortale».
«Io...
i-io non s-sono un... un e-eroe...».
«Oh,
sì che lo sei...» sussurra lei leziosa.
«E ciò che più mi
diverte è sapere che cadrai, Jiminy Cricket... e quando
cadrai, ti
farai più male di quanto non ti stia facendo io».
***
What-If
– Belle spara a Hook
Belle,
Hook
215
parole
A
Belle non è mai stato insegnato a vivere sul serio in quel
mondo
tutto strano fatto di luci distorte e parole sconosciute, ma ha visto
la morte, l'ha vista davvero, ne ha imparato a riconoscere l'odore, e
il sangue che scorre fra le sue dita non odore che di lei.
L'uomo
ai suoi piedi geme fra i denti sporchi, gli occhi celesti puntati al
grigiore del cielo, e trema convulso, trema mentre il sangue scappa
fra le loro dita e si allarga in una pozza sempre più scura.
«M-mi
dispiace...».
Non
ha mai sparato, Belle. Non sapeva cosa fosse una pistola, non sapeva
cosa potesse fare.
Non
lo sapeva davvero.
Hook
alza appena un dito e le sfiora appena la mascella, lascia una
sottile scia rossa sulla sua pelle nivea e sogghigna a stento.
È la
sua smorfia, quella, la smorfia di un teschio che ha dimenticato come
sorridere.
Come
vivere.
«N-non
è colpa tua».
Belle
si morde i denti e preme, preme, preme su quel buco nero da cui esce
tutto quel sangue... e lei ha sparato, buon Dio, lei ha sparato
davvero...
«È
la v-vita, dolcezza... p-prende tutti, prima o poi».
Arrangia
un occhiolino, sputa un grumo di sangue e se ne va così come
ha
vissuto.
Senza
pubblico e senza applausi.
***
«Il
problema non è il problema. Il problema è il tuo
atteggiamento
rispetto al problema», Pirati dei Caraibi.
Red/RubyxArchie/Jiminy
147
parole
«Benissimo.
Facciamo la muffa qui dentro. Non vedevo l'ora. Con un po' di fortuna
trascorrerà così tanto tempo che il mondo
scorderà l'onta dei Bee
Gees».
Lo
fissa con aria esasperata, caccia un'imprecazione volgare e gli
sferra un pugno sul braccio. Lui pare ricordarsi di essere vivo,
strilla fra i denti e le rivolge un'occhiata innervosita.
«Voglio
restare da solo. Ho bisogno di pensare».
«No,
non ne hai bisogno. Fai sempre un sacco di casini quando
pensi». Si
accoccola sul bracciolo della sua poltrona come una gatta e aggiunge:
«Pessimo psichiatra. Pessima coscienza. Pessimi
occhiali».
Archie
si lascia scappare un soffio divertito.
«Guarda
il lato positivo» riprende lei con un mezzo sorriso.
«Non hai più
le antenne».
E
lui alla fine ride – forse c'è ancora un punto da
cui può
guardare il mondo e sentirsi bene nei panni di se stesso.
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