Cuore
incantato
Cap. 4
Non lo sopportava, non lo aveva mai sopportato. Fin dal
primo giorno non gli era piaciuto, ma per la felicità della sua amica, si era
sforzato di essergli amico. Aveva mandato giù interi bocconi indigesti, ogni
volta che sentiva parlare di lui dall’amica.
Per ogni loro litigio, lui si sentiva più irritato, nel
vedere gli effetti che provocavano in lei. Mangiava di meno, aveva lo sguardo
nel vuoto, si muoveva di rado e versava lacrime di continuo. E quando si
sentiva che stava per perdere la calma, lei tornava da lui dopo aver fatto la
pace con il ragazzo, come se non fosse successo niente.
Lui non capiva molto di queste cose, infatti per questo
finora non aveva avuto una ragazza. Era più interessato nel raggiungere i suoi
obiettivi e non prestava molta attenzione alle ragazze che gli dichiaravano il
loro amore. Lui era sempre scappato da tutto ciò che riguardasse i sentimenti e
l’amore. Ma anche se, non se ne intendeva, non poteva credere che una persona
innamorata dovesse soffrire così.
Quel ragazzo aveva fatto molto di più che allontanarla da
lui, dagli amici…l’aveva fatta piangere più di una volta. E lui ora era stanco
di vederla così.
-
Ash? Che ci fai qui a Cerulean?- disse una voce
sorpresa, poi aggiunse con sarcasmo- Ah, già…immagino che ti sarai subito
precipitato da lei, appena saputa la notizia. Non ci hai impiegato molto.
-
Giusto te cercavo- disse lui voltandosi verso il
ragazzo e afferrandolo per il colletto.
-
Che vorresti fare adesso?- disse lui sorridendo
tranquillo- Vorresti fare a botte per lei?
-
Ohh…non sai quanta voglia ne abbia, di affibbiarti
un pugno in faccia.
-
Non è un po’ tardi per questa sceneggiata? Avresti
potuto farlo prima e invece sei rimasto a guardare in silenzio.
-
L’ho fatto solo per Misty. Lei è la mia migliore
amica e voglio vederla felice.
Il ragazzo scoppiò in una risatina, il che fece
arrabbiare di più Ash.
-
Amica…eh. Non credevo che gli amici arrivassero a
tanto, addirittura ad intromettersi nelle storie altrui.
-
Non mi sono intromesso! Sei tu che non hai fatto
altro che farla soffrire! Ti sei solo preso gioco dei suoi sentimenti!
-
Dici che io ho giocato con i suoi sentimenti e che
l’ho fatta soffrire?- ripeté con ironia e lo guardò negli occhi- Possibile che
non ti sei accorto, che sei tu la causa del suo malessere?
Ash lo guardò sbigottito. Cosa stava dicendo?
-
Se le cose tra di noi non sono andate bene, è solo
per colpa tua!- disse ora arrabbiato.
Ash allentò la presa al colletto e Josh si staccò.
-
Io?- ripeté Ash incredulo.
-
Certo che sì. Con il tuo modo di fare egoista, le
hai rovinato la vita. La sua sofferenza sei tu!
D’improvviso Ash gli sferrò un pugno, facendo cadere Josh
per terra.
-
Non dare la colpa dei tuoi errori agli altri! Io ho
sempre cercato di proteggerla, anche quando sapevo che non eri la persona
giusta per lei!
-
Ah sì? E chi sarebbe, allora? Tu?- si rialzò e balzò
addosso ad Ash, finendo tutte e due a terra- Non farmi ridere! Sei solo un
bambino che pensa solo a se stesso!- gli diede un pugno. Ash ricambiò con un
calcio. Inizio così una lotta tra i due ragazzi, che sarebbe potuta finire
peggio se non fossero intervenuti Tracey e Gary a dividerli.
-
Io sarei il bambino?! E tu cosa sei?!- gridò Ash
infuriato, mentre Gary lo tratteneva per le spalle.
-
Calmati Ash- disse Tracey, mettendosi tra i due combattenti.
-
Sei un…- si dissero i due lottatori, ma furono
interrotti dalla voce seria di Gary.
-
Adesso basta voi due! Datevi una calmata! State
dando spettacolo!
I due si guardarono intorno. Le persone si erano
fermate ad osservarli e stavano
spettegolando sull’accaduto.
-
Andiamo, su- disse Tracey spingendo via Ash- Lo
stesso vale per te, Josh. Tornatene a casa.
Il ragazzo borbottò qualcosa e si voltò per andarsene.
Nel frattempo Tracey e Gary portarono Ash in un posto meno affollato e fatto
sedere su una panchina, aspettarono che si calmasse. I due lo fissarono, ma lui
non disse niente.
-
Allora…- iniziò Tracey- C’è un motivo per cui ti sei
messo a fare botte con Josh?
Lui abbassò lo sguardo, mettendo il muso come un bambino.
-
Hai intenzione di fare così tutto il tempo?- chiese
Tracey.
A quanto pareva sì. Tracey sospirò, mentre Gary decise di
agire e pestò il piede di Ash.
-
Ahia!- si lamentò Ash- Gary! Sei impazzito o cosa?!
-
Sono impazzito io che ti ho pestato il piede, per
darti una svegliata o tu che decidi di ammutolirti come un completo idiota?
-
Eh?
-
Ragiona Ash. E’ inutile prendertela con Josh. Ormai
il danno è fatto e non ci puoi fare niente.
-
E’ vero- disse Tracey- E poi a Misty non farebbe
piacere sapere, che ti sei messo a fare a botte con Josh. Ci rimarrebbe molto
male.
-
Mh…- abbassò lo sguardo- Hai ragione. Ma cosa posso
fare? Lei sta soffrendo.
-
Fai quello che farebbe solitamente Ash- disse Gary
semplicemente- Aiutala come solo tu sai fare.
-
Gary…- lui lo guardò sorpreso.
-
Sono d’accordo con lui- Tracey incrociò le braccia e
fece cenno di sì- Tu e Misty siete amici da molto tempo ormai e avete imparato
a conoscervi. Misty ha gran fiducia in te, sa che può contare su di te.
-
Perciò Ash, smettila di comportarti da bambino e va
da lei.
Ash li guardò sorpreso e ci pensò su. Si alzò in piedi e
sorrise ai due amici.
-
Avete ragione…sono l’unico che può aiutarla. Farò
tornare Misty com’era prima.
Notai che qualcosa
cambiò, dal momento in cui tu e io ci siamo conosciuti.
Mi dispiace, però non
posso dirti chiaramente questo.
Adoro il modo in cui
sorridi sempre, ai rampolli che fioriscono in questo posto.
Pensare in te dà un
scintillio di luce azzurra e brilla nella mia anima più di un gioiello.
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.
E’ il tuo sorriso? O
le tue lacrime?
Solo per vederti
felice, proteggerò quello e così…ti amerò.
Anche se siamo
lontani, raccontami cos’è quello che sognavi da bambino.
Ancora se il destino
è crudele, io vorrei saperlo.
In questi giorni in
cui niente è pianificato, lascerò andare dal mio fianco questa nostalgia?
I ricordi si
manterranno ancora al mio fianco. Molto amabili sono e c’è pura allegria.
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che sarà quello in cui tu confidi.
Sarà il tuo paese o i
tuoi amici? Tutti loro stanno sempre al tuo fianco e così sempre…ti amerò.
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.
E’ il tuo sorriso? O
le tue lacrime?
Solo per vederti
felice, proteggerò quello e così…
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che sarà quello in cui tu confidi.
Sarà il tuo paese o i
tuoi amici? Tutti loro stanno sempre al tuo fianco e così sempre…
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.
E’ il tuo sorriso? O
le tue lacrime?
Solo per vederti
felice, proteggerò quello e così…ti amerò.
-
Il parco chiuderà a momenti- disse May- Dove si saranno
cacciati Ash e Misty?
-
Beh, non ci vuole molto per capirlo- disse con un sorrisino
Dawn.
-
Per favore Dawn, non ti ci mettere anche tu- disse May
sospirando.
-
Che male ci sarebbe? Ad Ash non piace Misty? E viceversa, a
Misty non piace Ash?
-
Sì, in teoria sarebbe così…- disse May guardando il
fratellino.
-
In pratica, Ash è troppo tonto per capirlo- disse asciutto
Max- Ha ancora la mentalità di un bambino.
-
Beh, detto da te, fratellino…- disse May guardandolo
nuovamente.
-
Non mi paragonare a lui- disse offeso Max, sistemandosi gli
occhiali- Io ho più classe. Se avessi la sua stessa età, adesso non me ne
starei con le mani in mano e mi dichiarerei a Misty.
-
Che?- disse stupita May- Non dirmi che…
Il bambino girò la testa altrove arrossito.
-
Anche tu sei un po’ lenta, sorella.
-
Su questo sono d’accordo anch’io- disse Drew.
-
Ehi!
-
La domanda rimane- disse Dawn- Perché fino ad ora Ash non si è
dichiarato a lei o viceversa?
-
E chi lo sa?- May fece spallucce- Ash è un po’ particolare
quando si tratta di amore.
-
Un motivo ci sarebbe…- disse Brock- Misty stava già insieme ad
un ragazzo.
-
Che?!- esclamarono gli altri.
-
Misty ha un ragazzo?- chiese Max scioccato. Odiava l’idea che
qualcuno l’avesse preceduto.
-
Aveva…- precisò Brock- Però poi si erano lasciati. Ma pare che
lei non l’abbia ancora dimenticato, nonostante gli sforzi di Ash per aiutarla.
-
Oh…non lo sapevo- disse Dawn triste.
-
Neanche io…- ammise May- Né Ash, né Misty ne hanno mai
parlato.
-
Però…- Dawn cercò di sorridere- ora avranno l’occasione di
stare insieme e…
-
Ne dubito- Brock scosse la testa- Il suo ex- ragazzo ha
intenzione di tornare da lei.
-
Che?! Ma non può!- disse May arrabbiata- Così Ash non potrà
stare insieme a lei! Bisogna impedirlo!
-
Non sei certo tu a decidere per la tua amica- disse Drew
serio- La decisione spetta solo a lei.
-
Però…
-
Ehi ragazzi, guardate- disse Max indicando una persona che se
ne stava seduta su una panchina.
-
Ash!- esclamarono gli altri e lo raggiunsero.
-
Finalmente ti abbiamo trovato!- disse May- Non sai che
preoccupazione! Ma dov’è Misty?
Silenzio. Il ragazzo non disse niente. Né alzò lo sguardo
per guardarli in faccia.
-
Ash…perché Misty non è con te? Per caso voi…- chiese
preoccupata May, ma Drew la bloccò facendo cenno di zittirsi.
-
Sentite ragazzi, voi avviatevi che poi io e Ash vi
raggiungeremo- disse Brock.
-
D’accordo…- il gruppetto si allontanò lentamente. Quando
furono lontani abbastanza, Brock guardò l’amico.
-
…allora, com’è andato il piano?
-
Ho fallito- disse lui.
-
Come?
-
L’ho persa Brock, l’ho persa- ripeté con un nodo alla gola.
Dirlo a parole era doloroso. Brock si sedette accanto a lui.
-
Lei dov’è, ora?
-
…con lui. E non mi stupirei se fossero tornati insieme- chinò
la testa- Sono un completo idiota- strinse forte le mani- L’amavo e non sono
stato in grado di dirglielo.
Brock guardò triste l’amico. Appoggiò una mano sulla spalla
di lui e rimasero lì in silenzio.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
Il silenzio non accennava a terminare e questo creava non
pochi disagi ai commensali.
Il gruppetto si era seduto attorno al tavolo a cenare, dopo
aver passato la giornata al Luna-Park. Avrebbero potuto dire che si erano
divertiti a salire sulle giostre e a chiacchierare, ma l’espressione cupa di
Ash, rendeva triste l’atmosfera.
May guardò il suo amico dispiaciuta, anche se non capiva il
motivo del umore triste.
La cena era già al termine e tutti i ragazzi avevano
terminato di mangiare, tranne Ash che aveva lasciato il piatto intatto.
Questo bastò per i presenti, per capire la gravità della
situazione.
May e Dawn avevano più volte provato ad intavolare qualche
conversazione, ma moriva dopo poche battute. Poi la castana guardò l’orologio.
-
Sentite…ma Misty dov’è? Non viene a cenare?- chiese May
preoccupata.
-
…si è fatto buio- disse Max guardando fuori dalla finestra-
Credete che stia bene?
-
Ma certo- Dawn cercò di sorridere- Sono sicura che avrà avuto
un contrattempo. Presto arriverà qui.
Brock guardò Ash, che aveva lo sguardo fisso sul piatto
intatto.
-
Però…- disse Drew serio- Stare fuori a quest’ora da sola, è
pericoloso per una ragazza.
-
…Non è sola- disse Ash alzandosi in piedi, sorprendendo gli
altri- E non è una ragazza indifesa- abbassò lo sguardo- Scusate, non ho fame,
vado a fare un giro- e si allontanò.
Il gruppetto di amici lo guardò, poi sospirarono insieme.
-
Ma perché fa così?- chiese Max.
-
Forse c’entra con Misty…- ipotizzò Dawn- Questo spiegherebbe
la sua reazione.
-
Però…anche se Misty è forte, non posso che essere preoccupata
per lei- disse May.
-
Sì, anch’io- ammise Max- Non ha neanche avvisato che non
sarebbe venuta. E Ash si comporta come se non gli importasse.
-
Non essere duro con lui- disse Brock- Anche se non sembra,
anche lui è preoccupato. Del resto lei è pur sempre una sua cara amica…
Ash camminò per un po’ assorto nei suoi pensieri. Senza
accorgersene andò a sbattere contro il muro dei corridoi. Indietreggiò un po’,
dovuto al colpo, poi si fermò e serrò forte le mani. D’un getto di rabbia, tirò
un pugno al muro che si era messo sul suo cammino. Rimase lì fermò con il
braccio in avanti, mentre il corpo fremeva. Strinse i denti.
Non capiva perché provava tanta rabbia. Eppure era stato lui
la causa del pasticcio.
Ma nonostante tutto, non poteva pensare che era bastato
quello perché lei lo lasciasse.
La immaginava già tra le braccia del suo adorato Josh,
mentre si scambiavano parole dolci e baci.
Tirò un altro pugno al muro.
-
Dannazione- non poteva sopportare quell’immagine.
Non poteva credere che solo qualche ora prima, lei era tra
le sue braccia e si stavano baciando. Non poteva neanche credere che lei avesse
preferito Josh a lui. Cos’è che aveva quel ragazzo, che lui non aveva? Forse
era perché Josh era più grande di due anni? Una volta ricordò che lei accennò
che gli piacevano gli uomini maturi. E lui che era, allora? Un bambino? Forse
Misty non aveva smesso di vederlo che in questa ottica. Per lei era ancora quel
ragazzino che aveva salvato al fiume.
-
Dannazione!- ripeté.
Eppure lui era cresciuto. Nella sua testa, non aveva fatto
altro che girare l’immagine della Capopalestra. Poi mentre viaggiava, anche se
lei non era al suo fianco, bastava qualche oggetto o azione per ricordargli la
ragazza.
E nelle notti senza sonno, sospirava stringendo il
fazzoletto di Misty. Ma non capiva il perché si sentisse così. Pensava fosse
solo nostalgia della sua compagnia, non poteva certo sapere che quello era
amore. Se solo l’avesse capito prima…
Era arrabbiato…per un attimo aveva creduto di avere qualche
possibilità con la ragazza. Credeva che il bacio bastasse a confermare il loro
amore, ma non aveva tenuto conto dell’imprevisto.
Che sarebbe successo, se lui gli avesse dichiarato i suoi
sentimenti e gli avesse raccontato la verità su Josh? L’avrebbe presa bene o
male? Forse ora ci sarebbe stato lui accanto alla ragazza.
Ma era troppo tardi, ormai. Aveva perso la sua fiducia,
anche come amica. Le cose tra di loro non sarebbero state più le stesse.
-
Che stupido- borbottò. Per quell’amore, aveva sacrificato la
loro amicizia.
Eppure doveva saperlo com’era fragile l’amica. L’aveva vista
piangere più volte davanti a lui e si era ripromesso di renderla felice, e
invece l’aveva fatta soffrire lui stesso.
Era un imbranato e un bambino. In fondo Josh non aveva torto
a definirlo bambino. Ora capiva le sue parole.
Doveva accettarlo…nel cuore di Misty non ci sarebbe stato
spazio per lui…
Si asciugò qualche lacrima con il braccio, poi guardò dietro
di lui. Dalle finestre dell’ hotel, si poteva vedere Rubino City avvolta dal
buio della sera.
Avevano ragione i suoi amici…era davvero tardi. Litigio o
no, lei restava pur sempre la sua amica.
E poi non tutto era perduto. Ci sarebbe stato ancora una
cosa che avrebbe potuto fare…avrebbe potuto scusarsi e salvare almeno la loro
amicizia.
Senza pensarci oltre, uscì di fretta dall’hotel e iniziò a
correre un po’ a caso, alla ricerca dell’amica. Anche se non aveva la minima
idea di dove si trovasse, si affidò al suo classico sesto senso. L’avrebbe
trovata.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
-
Ehi ragazzi…mi è parso di vedere Ash uscire dall’hotel- disse
Max.
-
Eh? E perché mai?- disse May incredula.
-
Forse a cercarla- disse Brock con un sorriso.
-
Però…- disse Dawn incerta- Come la farà a trovare? Non sa
neanche lui dove cercarla.
-
Diciamo che, conoscendo Ash…si affiderà al suo proverbiale
sesto senso.
-
Ah, sì?- i ragazzi si guardarono curiosi.
Poi un botto improvviso li zittì. Si girarono tutti insieme
a guardare fuori dalla finestra.
-
Fuochi d’artificio- disse May estasiata.
-
Devono provenire dal Luna-Park- disse Drew- Avevano avvertito
che intorno a quest’ora avrebbero lanciato i petardi.
-
Che magnifico spettacolo- disse Dawn affacciandosi alla
finestra.
-
Chissà se anche Ash e Misty stanno guardando lo stesso
spettacolo.
In quel momento, una ragazza dai capelli color arancio, alzò
lo sguardo in alto. Il cielo era pieno di giochi di luce e i botti si
susseguivano uno dopo l’altro. Le luci colorate illuminavano il suo viso.
Era uno spettacolo così bello…era valsa la pena di venire
così vicino a vederli.
-
Misty!
La voce la fece sussultare e si voltò. Non molto lontano,
una ragazzo l’aveva raggiunta.
Lei si limitò a sorridergli e tornare a guardare il cielo.
-
Belli, eh? Mi ricordano i fuochi d’artificio di Cerulean…c’eri
anche tu quella volta, vero?
-
…sì- lui si avvicinò lentamente a lei ed alzò la testa per
guardare lo spettacolo- Era in occasione di una festa.
I due rimasero in silenzio per un po’, mentre lo spettacolo
andava avanti.
-
E’ un peccato che i giorni siano passati così in fretta- disse
lei- Domani dovrò tornare alla Palestra. Non immagino i disastri che avranno
combinato le mie sorelle- ridacchiò.
Il ragazzo la guardò, ma non disse niente.
-
Sono contenta che ti sia ricordato dei fuochi d’artificio e
che mi tu abbia raggiunto…- sorrise- Anche se la giornata non è andata nel
verso giusto, conserverò questa notte con affetto.
Tornò il silenzio.
-
Anche io conserverò questo ricordo, quando riprenderò il mio
viaggio…- disse lui- Mi dispiace solo di essere stato io a rovinarti la
giornata…anche se il mio intento era quello di proteggerti, ti ho solo arrecato
dolore. Ora non mi resta che chiederti scusa e sperare in un tuo perdono. E
anche se non lo farai e non vorrai più vedermi, ti capirò- cercò di sorridere-
Ti auguro di essere veramente felice…con chiunque sarai- si voltò intento ad
andarsene.
-
…finisce così?
Il ragazzo si bloccò e si girò, per guardare l’amica che gli
stava di spalle.
-
Come?
-
…te ne andrai nuovamente e tornerà tutto come prima? E’ questo
quello che vuoi?
-
Io…non so- disse lui abbassando lo sguardo.
-
In tutti questi anni, non hai fatto altro che tornare e
andartene di nuovo. Non ti sei mai fermato a chiederti quello che provavo…
Lui alzò lo sguardo sorpreso.
-
…cosa provavi?
-
Non sai quante volte ho provato ad odiarti, a cancellarti
dalla mia testa…e quando finalmente ci riuscivo, tu tornavi da me con quel tuo
caratteristico sorriso. Mi sembrava di percorrere un tunnel buio senza uscita.
Ho provato a sperare che un giorno tu ti accorgessi di me, ma questo non è
successo- chinò la testa- Ero disperata. Volevo che tu rimanessi con me, ma
allo stesso tempo volevo solo il tuo bene, che raggiungessi il tuo sogno. Mi
dicevo che era la cosa giusta, lasciarti andare senza dirti niente, però
continuavo a soffrire in silenzio- alzò la testa- Fu lì che presi la decisione,
che se volevo veramente dimenticarti, dovevo cercare un'altra persona da voler
bene. E conobbi Josh. Conosceva i miei sentimenti per te, però mi chiese lo
stesso di stare insieme a lui- si strinse le spalle- Non capisci? Era l’unico
modo per uscirne fuori…con lui avrei trovato la tranquillità e avrei smesso di
aspettarti. Josh era l’unico che poteva amarmi, che poteva rimanere al mio
fianco. Per questo…per questo…- singhiozzò-…anche se sapevo che si vedeva con
altre ragazze, lo perdonavo. Lo facevo solo per un mio capriccio.
-
Misty…
-
Però poi tu sei tornato nuovamente e mi hai stravolto. Non
capivo più niente. Ti comportavi come un'altra persona e anche se lo facevi per
pietà nei miei confronti, ero felice comunque. Anche quando mi hai baciato,
sapevo che non lo facevi per amore…eppure…- il suo corpo tremò leggermente-
eppure ho creduto lo stesso che le cose sarebbero cambiate.
-
Perché…perché non me lo hai mai detto?
-
Che avresti detto se d’improvviso ti avessi dichiarato i miei
sentimenti? Mi avresti preso per sciocca o peggio ancora, la nostra amicizia si
sarebbe incrinata. Non volevo perderti del tutto…
-
E’ vero…io mi sono sempre comportato come un bambino egoista e
non vedevo quello che accadeva. Quando però tu ti sei presentata con Josh, ho
iniziato lentamente a sentirmi male. Ero confuso…non capivo perché lo
consideravo un intruso- si toccò il petto- E questi sentimenti sono aumentati
man mano che ti vedevo in sua compagnia. Però avevo paura di analizzare quei
sentimenti…e se avessi scoperto qualcosa che mi avrebbe fatto soffrire? L’unica
cosa che potevo fare, era starti accanto come amico e andare avanti senza
guardarmi indietro. Non lo facevo per pietà, io tengo molto a te e credevo che
fosse la cosa giusta da fare…eppure quando Josh mi aveva detto che sarebbe
tornato con te, non ci ho visto più. Fremevo di gelosia e non volevo che ti
stesse vicino, per questo ho fatto di tutto per tenerti lontana da lui. Sapevo
che ti avrebbe fatto nuovamente soffrire- si toccò la bocca- Però solo dopo mi
sono accorto che stavo sbagliando. Per averti vicina, ti stavo mentendo. Ma non
riuscivo più a mettermi un freno quando ti ho baciato. Solo in quel momento ho
capito di amarti…amarti per davvero.
-
…perché non me l’hai detto?
-
Perché tu eri ossessionata da Josh. E poi quando mi decidevo a
parlarti, appariva lui.
-
…sei uno sciocco- disse lei.
-
Già, un gran sciocco- disse lui alzando le spalle e
sorridendo- Ma ormai dovresti conoscermi…per me l’amore è sempre stato un mondo
a parte.
-
Sì…- si girò verso il ragazzo. Lui vide delle lacrime agli
occhi della ragazza- Sapevo che eri così e avrei dovuto capirlo che qualcosa
non andava. Però avevo paura di ricevere un’altra delusione. Sono stata una
sciocca anche io.
-
Forse nel nostro caso, non cambieremo mai…
-
Chissà…- alzò le spalle- O forse siamo già cambiati e non ce
ne accorgiamo. Anche se mantieni quella tua espressione caratteristica di
fanciullo, non posso fare a meno di vedere come sei cresciuto. Non sei più un
bambino, ma un splendido ragazzo- sorrise.
Il ragazzo arrossì a questa affermazione.
-
Spero che tu possa trovare un bell’amore, perché te lo meriti.
Questo sarà il nostro ultimo ricordo insieme…da domani io sparirò dalla tua
vista e rincominceremo le nostre vite separate- s’incamminò e lo supererò-
Grazie per la giornata.
-
…e finisce così?- adesso era il suo turno di fare la domanda-
Non mi dicevi spesso che gli amori erano destinati a durare per sempre?
-
Gli amori alla tivù…- disse lei- Nella vita reale, non è mai
come si spera che sia.
-
Però…bisogna pur provare, prima di piantare tutto. Non mi hai
sempre spronato a non mollare mai per le cose importanti?- la guardò- E tu sei
la persona più importante nel mio cuore. Sono disposto a lottare, a farti
lasciare da Josh, pur di riaverti- La fissò negli occhi- Solo se è quello che
vuoi…solo se provi ancora quei sentimenti per me.
Lei guardò stupita la determinazione del ragazzo.
-
Devi solo rispondere alla mia domanda e poi non ti chiederò
nient’altro…mi ami?- le sue guance arrossirono, nonostante con il buio si
vedesse poco- Perché io sì, ti amo…
La ragazza rimase silenziosa a guardarlo, mentre il cuore
del ragazzo batteva all’impazzata. Serrò le mani, impaziente di una sua
risposta. Lo stava uccidendo quel silenzio.
Ma lei non aprì bocca e lo guardò triste. Lui allora abbassò
la testa e lasciò andare le mani. Era finita. Doveva rassegnarsi.
Però non si accorse dei passi della ragazza, che si
avvicinarono a lui, prendendolo per il viso e baciandolo.
Lui spalancò gli occhi dalla sorpresa, poi riprendendosi
chiuse gli occhi e la strinse a sé. I due continuarono a baciarsi, senza
volersi staccare, però la ragazza non poteva più tacere.
-
Ash…- disse allontanando il suo viso a quello del ragazzo- Ti
amo…e voglio stare con te.
-
Allora resta con me- lui la guardò con occhi supplichevoli-
Non separiamoci un’altra volta.
-
…non è possibile, Ash- disse lei triste, abbassando lo
sguardo.
-
E’ per Josh? Perché ora stai con lui? Se è così, io farò di
tutto per portarti lontano da lui- disse serio.
-
No, Ash- sorrise imbarazzata per la sua affermazione- Io e
Josh non stiamo insieme.
-
Ma come?- disse sorpreso il moro- Pensavo che aveste parlato e
che tu avessi ceduto alle sue lusinghe…
-
Sì, abbiamo parlato, però…- lo guardò- Quando mi hai baciato,
ho capito di non amarlo…L’unica persona che abbia amato e che continuerò ad
amare, sei tu.
Ash sorrise contento.
-
Ma allora, perché…?
-
Per lo stesso motivo per cui ci siamo ridotti così…Entrambi
abbiamo i nostri sogni a cui non possiamo rinunciare.
Il ragazzo abbassò lo sguardo triste. Aveva ragione lei.
Maledisse per un momento il suo sogno di diventare Maestro Pokèmon. Ma ormai
era la strada che aveva intrapreso e Misty sapeva quanto importante era per
lui.
-
Però, questo non vuol dire che sia finita qui- disse lei
sorridendo- Ora che so quel che provi per me, sono in grado di aspettarti. E
poi, ci saranno tante altre occasioni di rivederci…Non è un addio il
nostro…solo un arrivederci.
Ash alzò lo guardò timidamente e la baciò.
-
Se è l’unica alternativa per stare con te…io la accetto.
Si sorrisero e si abbracciarono, mentre nel cielo fu
lanciato l’ultimo petardo, illuminando per l’ultima volta la coppia.
Continua…
÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷
Uhhh…che teneri…
Josh: Che rabbia.
Ehh, invidioso, eh?
Josh: No, no. Sono arrabbiato perché non sono riuscito a
vedere i fuochi d’artificio.
Era meglio non chiedertelo. Hai rovinato l’atmosfera.
Comunque, un complimenti ad Ash!
Ash:…
Davvero, diventi sempre più bravo! E poi quelle frasi…se non
le avessi scritte io, avrei creduto che ti fossero venute spontanee.
Ash:…
Mh? Perché non dici niente?
Ash: Che dovrei dire…assassina!
Ancora arrabbiato per quel piccolo volo?
Ash: Piccolo?!
Dai, su, che sarà mai qualche storta…
Ash: Niente, se sarei rimasto fermo…ma tu no, addirittura mi
hai fatto correre per cercare Misty! E come chicca sulla torta, ci si mette
Gary che mi dà un calcio!
Gary: Non fare la vittima Ash. L’ho fatto velocemente e
indolore.
Ash: Però all’autrice non andava bene e abbiamo girato
quella scena ben dieci volte!
E’ incredibile come il dieci torni nella storia. Dieci
piani, dieci calci…
Ash: Non fare finta di niente! E’ colpa tua!
Suvvia Ash, questa è la tua ultima fatica…dopo sarà tutto
riposo. Senza contare che forse così ti sei conquistato le simpatie delle fans.
Gary: Secondo me, lo linceranno.
Tracey: O lo manderanno al rogo.
Brock: O peggio ancora, Violet scoprirà il colpevole del suo
cristallo frantumato.
D’accordo, d’accordo, il concetto è chiaro. Non deprimete
ulteriormente Ash.
Dawn: E’ il momento della domanda!
Di nuovo?
Dawn: E’ doveroso saperlo! Cos’è questo famoso sesto senso
di Ash?
Vedi, cara Dawn, tu non lo sai perché sei nuova. Si attiva
ogni volta che Ash combina qualche pasticcio. E lo intuisci quando ad Ash gli
crescono delle lunghe orecchie, ha dei grossi occhi, dei denti affilati, un
antenna sulla testa…
Dawn: Ahhh! Che impressione!
Ash: Mi stai descrivendo come un mostro!
Un mostro d’intelligenza. Sei riuscito addirittura a trovare
Misty nel buio. Perché credi che Josh non sia intervenuto in quella scena?
Perché non vedeva niente nel buio e si era perso.
Ash: Ma se non ha il senso dell’orientamento. Oggi l’ho
trovato chiuso in bagno e credeva che quello fosse casa sua!
Gary: Forse è semplicemente scemo.
Josh: Guarda che ti sento…
Gary: Appunto per questo.
Comunque, riguardo alla storia…La canzone utilizzata questa
volta, è quella di Crystal Kay, tradotta da me. Niente linciaggi, prego.
La storia sta volgendo al termine, infatti ci manca giusto
un capitolo…lo definirei l’epilogo. Snif, snif, il più tragico…Ash che va a giocare
in Borsa.
Misty: Ma che dici! Non c’è una scena simile!
Ash: E poi…perché dovrebbe essere così terribile?
…
Misty:…
Bella giornata, non credi Misty?
Misty: Già, già…
Ash: E non ignoratemi!
Ci vediamo al prossimo capitolo cari lettori!
Ash: Non fare finta di niente! Ti ho fatto una domanda!
Bye, bye!
Ash: Ehi!
By Ya-chan