Con me non devi essere niente

di justalittlepatience
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Il tuo nome
ho pensato che fosse esattamente quello che un duomo non può sostituire
caramellarti
scusa.
Mi sono sentita impotente
e ho pianto.
Quando è entrato nella stanza e ha visto le mie lacrime laterali pensava che fosse la mia schiena
ancora
e io gliel'ho lasciato credere.
Era così duro
doloroso
ma scrivi benissimo
e vorrei solo proteggerti.
Ho pensato alla tua chioma fulva
capelli sottili
che ti vanno sempre in bocca
e non riesco a capire come faccia tu a non accorgertene
ai tuoi occhi verdi
più verdi
quando ti svegli
me lo ricordo
al modo in cui ti trucchi
i tuoi jeans che hanno sempre qualcosa che non va
e penso che tu sia l'unica persona al mondo che si sfila la camicia senza slacciarsela prima
sempre l'ultima
sempre ultime
ma non ti preoccupare, ti metto le cose nello zaino
lei è troppo veloce
e poi
salire
lentamente
chiacchierando
ti ricordi come ci siamo prese cura di lei quella volta?
E psicanalizzarla.
Zeno Cosini.
Fermarsi a parlare
vuoi la panchina al sole
perché hai freddo
spaventi i bambini
ti ammiro perché  fai e dici e chiedi cose che io non ho mai il coraggio di
fare, dire e chiedere.
E poi c'è il tuo disordinatissimo banco
il tuo quadernino
non lo leggo stai tranquilla
bird watching
e farti ridere perché dici che faccio facce da posseduta
nessuno ha mai riso per quelle espressioni
ma mi piace vederti ridere
e le tue orecchie strane
la copertina
forse rossa e bianca
forse bianca e rossa
le tue lezioni di vita sulla fatidica città
ne terrò conto grazie
non te ne andare
sei così espressiva
salti leggermente sulla sedia quanto ti infervori
la tua espressione assorta
con le sopracciglia inarcate
e non stai certo lì a grattarti  culo.
Ti avvicini e ci chiedi chi è il tizio col rasta che ci piace.
Arrivi
col tuo lunghissimo giubbino blu
il tuo zaino
la tua cintura di castità
getti tutto a terra
e poi vieni
sempre qualcosa da dire
qualcosa da raccontare
parlami
frizzantina
con i capelli in bocca
e almeno quando ti siedi in braccio a me non posso non toglierteli.
Secondo me stai bene anche castana
Le tue efelidi sul naso
tutta la tua delicata
eterea

sottile
bellezza.
Mani strane
geloni ad aprile
tante belle parole
l'hai detto anche tu
ma ti voglio ascoltare
ti voglio capire
parlami
ci sono.







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