racconto
their dream
La nostra storia ha inizio durante il periodo
invernale.
Nella città di Osaka
Siamo a dicembre ma le scuole non sono ancora
chiuse e i ragazzi sono costretti a stare chiusi in classe anche quando fuori
c’è uno spettacolo mozzafiato.
Erano anni che non si assisteva ad un
fenomeno del genere. L’intera città era ricoperta da un candido manto di neve
fresca,caduta durante la notte.
In una delle scuole private
più prestigiose,due ragazze si erano trattenute oltre
l‘orario delle lezioni per via del loro turno di
pulizie.
Erano entrambe alte,slanciate,con un corpo
perfetto. Facevano invidia a molte altre ragazze ma loro non se ne vantavano
per niente.
Sango, la più grande e Kagome, la più giovane
erano sempre gentili e disponibili con tutti e non si mettevano mai in mostra.
Sango aveva i capelli castani lunghi e gli
occhi di un marrone tendente al rossiccio.
Kagome, invece, aveva anche lei i capelli
lunghi ma corvini e gli occhi dello stesse colore del cacao
Avevano solo un anno di differenza e si
conoscevano da quando erano bambine.
Avevano sempre fatto tutto insieme, da i
primi giochi di infanzia, a i vari sport.
Tra
quelli che avevano provato, solo uno le aveva veramente coinvolte e
appassionate: il pattinaggio su ghiaccio.
Fortunatamente nella loro città c’era più di
un palaghiaccio dove esercitarsi.
Ogni
pomeriggio, dopo la scuola, le due ragazze andavano a provare nuove coreografie
o a distendersi per eliminare la tensione accumulata a scuola.
Il
loro grande sogno era diventare delle pattinatrici professioniste e magari
girare il mondo per partecipare ad importanti gare come le olimpiadi.
Finite le pulizie Sango e Kagome decisero di
andare ad allenarsi.
Arrivate al palaghiaccio lo trovarono
completamente deserto, proprio come piaceva a loro.
Si
diressero subito verso gli spogliai dove indossarono i pattini che portavano
sempre con loro
Sango, che conosceva bene il custode,lo
convinse a mettere la loro canzone preferita
Appena comiciò la musica, entrambe
cominciarono a pattinare lungo il perimetro della pista per
riscaldarsi.
Listen to your
heart
I know there's
something in the wake of your smile
I get an notion from
the look in your eyes...yeah
You've Built a love
but that love falls apart
Your little piece of
heaven turns to dark
CHORUS
Listen to your heart
when he's calling for you
Listen to your heart
There's nothing else
you can do
I don't know where
your going, and i dont know why
But listen to your
heart before
You tell him goodbye
Sometimes you wonder
if this fight is worthwhile
The precious moments
are all lost in the tide..yeah
They're swept away
and nothing is what it seems
The feeling of
belonging .. to your dreams
CHORUS
Listen to your heart
when hes calling for you
Listen to your heart
Theres nothing else
you can do
I dont know where
your going, and i dont know why
But listen to your
heart before
You tell him goodbye
And there are
voices, that want to be heard
So much to mention
but you cant find the words
The scent of magic
the beauty thats been
When love was
wilder..then the wind
CHORUS
Listen to your heart
when hes calling for you
Listen to your heart
Theres nothing else
you can do
I dont know where
your going, and i dont know why
But listen to your
heart before
you tell him goodbye
Listen to your heart
I dont know where
your going and i dont know why
But listen to your
heart before
you tell him
goodbye
Le due ragazze volteggiavano e si muovevano
con estrema leggerezza.
Erano bravissime e ogni volta che il ritmo
della musica cambiava, esse cambiavano anche quello della pattinata.
Non
seguivano una coreografia precisa, le ragazze seguivano
semplicemente la musica e improvvisavano
tutti i movimenti.
Tuttavia erano coordinatissime e perfino il
custode del palaghiaccio rimaneva affascinato quando Sango e Kagome si
esibivano.
“ kagome proviamo l’esercizio 12”
“
d’accordo!”
Le ragazze cominciarono a percorrere la pista
in direzioni opposte.
Dopo mezzo giro si diressero entrambe verso
il centro dove
provarono,con la rincorsa,a fare un triplo
salto coordinato che prevedeva,alla fine, di fermarsi esattamente parallele
l’una di fianco all’altra.
Ad un tratto però kagome,dopo il triplo
salto, mise un piede in fallo,perse l’equilibrio e scivolò.
Sango, accortasi che l’amica era a terra,
corse subito ad aiutarla.
“ kagome!!! Stai bene?”
“ si
Sango, tranquilla ma fa solo un po’ male la caviglia,ma niente di grave”
“Sicura?”
“
si. Dai ora è meglio andare,si è fatto tardi”
“
d’accordo ”
Kagome e Sango si andarono a cambiare negli
spogliatoi dopodichè uscirono e si diressero verso le rispettive case.
note dell'autrice: mi dispiace per il
capitolo,forse,un pò corto. ma mi serviva più come introduzione alla
stroria
aspetto tanti commentucci da parte vostra mia raccomando ^__^ un
kiss a tutti.
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