Se

di Duca di Curadore
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Se questo perso fumo
dissipato in soffi,
terso nella caligine,
avesse vita e forze
e prendesse le forme
di sogni miei sospesi
in nubi e cristalli,
come castelli d'aria.
Se i contorni tetri
e colmi di cancrena
su idee languide,
non trovassero freni,
ma solo l'abbraccio,
di solidi luminosi,
cinto da fatti viventi,
e non carte fragili,
che ardono brevi,
su vaque strette fugaci,
così poco fiere e molli,
prima del rosso zampillo,
traghetto ultimo,
dalla brace alla cenere.




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