Speak Now

di CarlottaBeth
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L'abbraccio

 

 Fu il momento più bello della mia vita. Cantare le canzoni, piangere e piangere perchè il tuo sogno si è avverato.
Finito il concerto sentii un vuoto, il momento più bello della mia vita era finito, ma me lo ero goduto al meglio. (Fearless Tour)
 
Arrivai nella mia nuova casa in affitto (molto carina), sarei dovuta rimanere lì un anno, per studiare. Ripensavo al concerto sdraiata sul letto, sentendo il cd di Fearless a tutto volume, e, sentite due canzoni decisi di uscire, una così bella giornata non poteva essere sprecata, in più sapevo che Taylor si aggirava da quella parti, anche se una come me non avrebbe mai potuto incontrarla. 
 
Andai in un bar, ordinai un caffè. Nel tavolo accanto a me c'era una ragazza, mi avvicinai a lei, era bionda, occhi azzurri... Era Taylor. Lanciai un urlo, assordò tutti. Il mio idolo così vicino a me, e tutto questo in un semplice bar. La Swift, per lo spavento, mi versò l'acqua addosso.
-"Scusamiii"- disse.
Non riuscivo a rispondere, in quel momento avrei potuto solo balbettare sillabe senza senso.
-"Ciao, mi chiamo Taylor."- affermò con aria gentile e...  molto normale per una ragazza come lei.
Scoppiata in lacrime dissi: -"So benissimo chi sei. Grazie, per tutto."-
Lei mi abbracciò. Volevo che quel momento non finisse mai, ho sempre sognato un suo abbraccio... I suoi capelli biondi erano sulle mie spalle, non avrei mai immaginato di toccarli. Sentivo il suo profumo. Una mia lacrima le scese sul vestito.
 
Aveva capito che ero una swiftie e mi fece un autografo. 
Riuscii a parlare e chiesi -"Possiamo farci una foto?"-
-"Certo." rispose. Avevo finalmente una foto con lei.
 
Dopo gli offrii un caffè e iniziammo a parlare del più e del meno. Mi invitò a casa sua, affermando che ero molto simpatica e che, però, venendoci avrei rischiato i paparazzi. A me non importava affatto che la mia vita cambiasse, da quando l'avevo incontrata era già cambiata. Non potevo ancora crederci, l'avevo abbracciata, e ora sarei stata anche nella sua casa. Piansi ancora.
 

Continua...
 




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