scambio culturale
-
-Capitolo 1- Voglio andare via!
Dedico questo capitolo a me stessa, sperando che
riuscirò a studiare fuori.
L'ultima cosa che poteva interessare a Fred Weasley era
un'altra gira scolastica a quella cavolo di Hogsmeade, dove andava ogni santo
giorno. Lui aveva bisogno di svagarsi, cazzo! Non poteva marcire per l'eternità
dei suoi bellissimi ed elegantissimi 16 anni tra Hogwarts e hogsmeade.
Decise quindi di chiedere alla
McGranitt dello scambio culturale.
- Signor Weasley, per l'eventuale
scambio che avevamo in mente, lei dovrebbe studiare per riuscire a passare i
test, e le giuro che vi parteciperanno tutti i più bravi studenti di questa
scuola.- aveva affermato quella vecchia megera.
Cosa voleva insinuare? Che Fred non
avesse le capacità giuste per poter partecipare a quello scambio culturale? No,
impossibile, lui ci sarebbe dovuto riuscire.
Si sedette a peso morto su una
poltrona rivestita di stoffa rossa, comoda, davanti al
camino.
Una testa rossa, che l'aveva visto,
gli si era avvicinato e si era seduto a gambe incrociate davanti a
lui.
- Allora, fratello, che ha
detto?-
Fred guardò la faccia del gemello e
fu come se si stesse specchiando. Stessi occhi verdi, capeli rossi lunghi
gettati alla rifusa sulle spalle, naso dritto e suardo
birichino.
- Che è una che avrebbe tanta voglia
di farselo mettere dietro, fratello- disse con un ghinetto divertito, che vide
subito spuntare anche sul viso dell'altro.
-Chi ha voglia di farselo mettere
dietro?- chiese una voce dietro di loro.
Fred alzò la testa e vide il
fratello più piccolo che, incuriosito, si era avvicinato ai due
fratelli.
- Oh, Ronnie, ciao...- biascicò
George alzandosi e andando a mettergli la mano sulla spalla. -Vieni vieni...così
impari finalmente qualcosa, perchè se aspetti alla Granger, hai voglia di
aspettare!-
I due gemelli ghignarono
divertiti.
Ron alzò un sopracciglio, ma si
sedette accanto a loro.
- Allora, mi volete spiegare di chi
stavate parlando?-
George iniziò.
- Devi sapere, caro Ronald, che le
donne cercano sempre e solo una cosa...-
- Sai dire cosa?- chiese Fred,
finendo la frase del gemello.
- L'amore?- rispose Ron,
titubante.
I gemelli si scambiarono una veloce
occhiata.
- Oh, povero
piccolo....-
- allora
proprio...-
- no, non lo sa, ma
come...-
- eppure credevo che con
Hermione...-
Ron li guardava girando la testa,
una volta l'uno, una volta l'altro, ma più si girava e si concentrava a doversi
girare ad ogni cambio di battuta, più il suo cervello si impappinava su quelle
semplici cose basilari.
-Oh insomma!- sbottò infine -Se non
è quello che ho detto, ditemela voi la soluzione!-
Fred lo prese per le
spalle.
- Sei sicuro, amoruccio della mamma-
e scimmiottò la signora Weasley.
- ...patatino mio- continuò
l'altro.
- Oh, avanti!- disse Ron, al limite
della sopportazione
George fece agitare la bacchetta
creando il suono di un rullo di tamburi.
- Ma il pesce naturalmente!- esclamò
alla fine Fred.
Ron lo uardò con un sopracciglio
alzato, non riuscendo a capire.
- Il pesce? Eppure alcune di loro
preferiscono la carne, o i latticini...ma il pesce, proprio non saprei...- fu la
brillante uscita del più piccolo.
I due più grandi si guardarono e
iniziarono a ridere a crepapelle, piangendo a tratti.
- Dai Ronald! Non puoi essere così
scemo...-
- I latticini...questa è
buona!-
Ron continuava a non
capire.
George lo scosse
violentemente.
- Il sesso, fratello, il sesso.
Questo vogliono!-
Ron si raddrizzò e spalancò gli
occhi, facendo una smorfia con le labbra.
- Davvero???- chiese
incredulo.
Fred si alzò.
- Basta, questo è troppo! Persino la
Lovegood avrebbe capito-
George lo
imitò.
- Si, corriamo via prima di esserne
infettati-
Ron li guardò andare via. Era sempre
stato convinto che alle donne importasse solo l'amore, che comportava il sesso.
Ora non riusciva a capire come fosse diventato il
contrario.
Scosse la testa e fece
spallucce.
- Donne e tempi...cambiano alla
velocità della luce- fu la sua brillante uscita.
Poi finalmente capì cosa avesse
voluto dire Fred con "il pesce". Divenne tutto rosso, tanto che la faccia
sembrava una pluffa tremendamente tonda, e, sconvolto, cercò Harry per
riferirgli la sua grande scoperta.
Ma tornando ai due gemelli, bisogna
dire che erano molti uniti, vero, ma George non era mai stato attratto da questo
scambio culturale, anche perchè la sua Helen non avrebbe potuto vivere senza di
lui.
Helen Edgar era una fanciulla
graziosa di un anno in meno a lui, di Tassorosso, che quando camminava sembrava
che volasse da terra.
Ritornarono al discorso che avevano
preso prima, e Fred gli rivelò tutto quello che la McGranitt gli aveva
detto.
- Accipicchia!- esclamò l'altro -
Questa proprio non ci voleva...dovrai studiare un po'-
Fred scosse la
testa.
- Quello che mi preoccupa non è
studiare, è sapere se la Granger vuole partecipare a questo
scambio.
- Ma scusa, Fred, non si sa quanto
devi stare, quando devi partire, e , cosa più importante, dove devi andare- gli
fece notare lui.
- Ovunque, purchè mi faccia la
testa. Non ce la faccio più di tutte queste gonnelline verdi, rosse, blu e
gialle che svolazzano ovunque, di ragazzine che si danno facilmente e di tutto
l'ambiente, pieno di presunzione e ignoranza...-
George lo guardò come se stesse
bestemmiando.
- E perciò vuoi partecipare a questo
scambio? Ma perchè non fai uno scambio culturale con la Abott, che ti
guarda sempre come se le stesse uscendo qualcosa appena ti
vede.-
- Ancora?- chiese spazientito il
gemello - Ti ho detto che ne ho abbastanza!-
- Fratello, non è che sei gay?- si
preoccupò mettendogli una mano sulla fronte -Ti prego, torna in
te!-
Fred si alzò e strinse i
pugni.
- George!- chiese
disgustato.
Poi fece gli occhi a cerbiatta e con
voce femminile gli disse:- Caspiterina, birbantello, come l'hai capito? Adesso
vieni qui dalla tua polpettina...- e gli si buttò addosso, cercando di baciarlo,
ma quello si muoveva e cercava di toglierselo di dosso.
Hermione, che era appena entrata
nella sala comune, si girò verso l'angolo da dove provenivano i rumori di una
lotte e vide un Fred Weasley avvinghiato ad un George Weasley che cercava di
sfuggire ai baci del fratello.
Rimase lì impalata con gli occhi
sbarrati di terrore, disgusto e chi più ne ha, più ne
metta.
- Ma insomma!- esclamò indignata,
guardandoli dall'alto in basso (veramente solo in basso dato che stavano
sdraiati per terra)- Non vi vergognate? Se proprio non ci riuscite, a
trattenervi, andatevene nel dormitorio!-
I due gemelli la guardarono e Fred
si alzò. George lo imitò e lo guardò per un attimo.
- Sai- iniziò- che ti sei fatta
proprio una bella ragazza Granger?-
Hermione distese il viso, senza
cascarci del tutto.
- Già, già...- disse Fred
avvicinandola e cingendole le spalle con un braccio. -Che ne diresti se noi
tre...?- e indicò i tre.
- Sì, dai, Granger. Ti insegneremo
cose che le tue amichette nemmeno si immaginano. Ti devirtirà,
dai...-
- E ti piacerà
soprattutto-
Hermione li guardò con disgusto e si
liberò dalla stetta di Fred.
- Andate a fare in culo, entrambi
voi, pervertiti!- e scapò via, avvicinandosi a Ron.
I gemelli continuarono a
sghignazzare.
- Dai, Fred, non
andare-
Fred guardò l'altro rosso, scuotendo
la testa.
- Non è sicuro...devo prima passare
il test.-
Detto questo, lasciò al gemello il
compito di chiedere ad Hermione se partecipava allo
scambio.
Intanto scese giù e controllò ancora
una volta la lista. Nessuno aveva dato ancora la propria partecipazione. Fece
spallucce e prese la penna d'oca che stava appesa lì accanto. Posò la punta sul
foglio immacolato e tracciò le lettere del suo nome. Come d'incanto,
l'inchiostro scese da solo dalla penna sul foglio.
Frederick
Weasley.
Questo l'unico nome che si vedeva in
cima alla lista.
This
Web Page Created with PageBreeze
Free Website
Builder
|