Amorevoli Cure
«Come mai Gray non è ancora arrivato?» domandò Lucy,
vedendo che era pomeriggio e del mago del ghiaccio non s’era vista l’ombra.
«Gray-sama non si sentiva bene, Lluvia pensa che abbia il
raffreddore.»
«Gray non prende mai il raffreddore! È impossibile!»
esclamò Natsu, stupito da quella risposta.
«Non è immune dai virus!» replicò Levy, seduta accanto
alla maga stellare.
«Lluvia è passata a trovarlo, stasera starà sicuramente
meglio!» dichiarò Lluvia, rassicurando gli animi e provocando alcuni sorrisetti
tra le ragazze, che però non dissero nulla e si limitarono a ridacchiare in
silenzio, in attesa del momento giusto.
Come previsto dalla maga, Gray comparve alla gilda verso
la sera, con il naso ancora rosso e gli occhi leggermente lucidi.
«Faresti meglio a stare a letto.» lo redarguì Erza, non
appena lo videro.
«Sto bene.» borbottò lui in risposta.
Cana sogghignò e si avvicinò a Gray e Lluvia.
«Lluvia ha fatto la brava infermiera?» chiese, bevendo
l’ennesimo sorso di sakè, battendo una mano sulla spalla della maga ed
ammiccando.
I due arrossirono di colpo, mentre Mira si impegnò a
rincarare la dose: «Si sa che le influenze guariscono meglio grazie alle cure
di amorevoli mani di fata.»
«Lluvia è passata semplicemente a vedere come stava Gray-sama!
E gli ho cucinato il pranzo.» protestò la maga, agitando le mani davanti a sé.
«Gray ha cibo dentro casa?» chiese Natsu, interferendo
con l’aria maliziosa che avevano creato le due maghe.
«No, è uscita a comprare da mangiare.» rispose il mago,
starnutendo.
«Gray-sama devi rimetterti a letto.» lo rimbrottò Lluvia,
tentando di convincerlo.
«E tu vai insieme a lui!» gridò Cana, facendo ridere
tutti gli altri.
Gray era diventato di nuovo rosso, confuso se fosse colpa
delle allusioni o della febbre. Iniziando a vederci doppio, pensò che forse
aveva ragione Lluvia ed uscì dalla gilda, seguito dalla maga e dai fischi di
approvazione degli altri.
Lei lo accompagnò, ignorando le lamentele di Gray che
sosteneva di non aver bisogno di nessun aiuto.
Tuttavia, poggiando la testa sul cuscino e sentendo
Lluvia che trafficava in cucina per preparargli qualcosa di caldo, non si sentì
poi così tanto disturbato dalla sua presenza.
Dopo un giorno, il mago del ghiaccio si era completamente
ristabilito ed era ritornato frizzante – e nudo – come al solito.
Cana e Mira, incitate anche dalle altre, avevano tentato
di lanciare qualche altra battutina ai due maghi, ma senza nessun esito
positivo.
Evidentemente le mani e le cure di Lluvia si erano
limitate a preparare brodini e impacchi, constatò Mira, sospirando.
Eppure guardando le guance arrossate della maga e il
finto disinteresse di Gray, nessuno dei due pareva scontento di aver passato
del tempo insieme per sventura – o per fortuna – di quel virus.
Alcune settimane dopo, a notte inoltrata, Lluvia bussò
alla porta di Erza.
La rossa le aprì dopo qualche secondo e prese l’oggetto
che la maga dell’acqua era venuta a riportarle.
«Grazie Erza-san.» disse Lluvia
arrossendo.
«Figurati! Hai collaudato la mia armatura modello “Infermiera
Sexy”, visto che io ancora non ho avuto occasione di provarla!»
«È molto bella!» confermò Lluvia ridendo e salutando
Erza.
Le guance le si imporporarono nuovamente di rosso, mentre
constatava che, grazie a quell’influenza, avevano potuto mettere in pratica
idee molto fantasiose ed interessanti.
Fine.
Salve :D
Ve l’avevo detto che non
ero scomparsa u.u
Chi l’ha detto che le
influenze non possono portare conseguenza positive :P
Virus che fa scattare la
scintilla, armatura che la rende ancor più arzilla (?) xD
Beh, che aggiungere u.u spero vi sia piaciuta questa piccola fic senza pretese e che mi facciate qualche piccola
recensione :*
Un bacio :*
EclipseOfHeart