Spiacevole incontro con l'ape Maya

di La Fenice
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Stai tranquillamente leggendo un libro, in pace con te stesso, spaparanzato sul letto. Sfogli le pagine con delicatezza e senza fretta, godendoti una di quelle rare giornate di pace, in cui sei convinto che nulla e nessuno potranno interrompere quel momento paradisiaco.
Ovviamente, parli del diavolo, e spunta ...

Un’ape.

Ma guardate un po’. L’ape Maya è venuta a farvi una visita. Che cosa vuole? Provate a chiederle qualcosa.

“Ciao ape Maya”

“…”

“Come va?”

“…”

“Che ne pensi del calendario Maya?”

“…”

“E’ una bella giornata, no?”

“…”

“Perché non mi consideri?!”

“…”

“Ti senti tanto superiore, eh??”

“…”

“Bastarda. Pagherai per quello che hai fatto.”

“…”

Siete tanto arrabbiati con quell’ape che neanche avete preso in considerazione l’idea che le api non sanno parlare. Ma, dopotutto, se i monti sorridono e le capre fanno ciao, perché le api non dovrebbero parlare?

Logico.

Iniziate a inseguire l’ape con il vostro libro.
Maya usa azione.
Usate scudo. L’attacco non provoca danni.
Maya usa pungiglione pungente.
Usate botta di culo. L’attacco non provoca danni. Passate al contrattacco.
Maya schiva.
Prendete il libro e glielo lanciate addosso.
Maya usa botta di culo, ma non funziona.

Maya cade a terra morta, defunto insetto solo perché non sapeva parlare.
Ma voi siete contenti, così iniziate a cantare:

E’ MORTA, E’ MORTA, E’ MORTA, E’ MORTA L’APE MAYAAAAAA
 





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