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Ho
sentito dire che è meraviglioso in California
La vita di due
giovani donne di nazionalità diversa
s’incrocerà in una giornata estiva, e la loro vita
cambierà da un giorno all’altro.
Jade Liza
Dubois, o semplicemente Jade, è una ragazza francese, con
lunghi capelli castano scuro e gli occhi azzurri, alta 1.65 cm, e nata
a Parigi il 13 novembre 1994.
Jade ha una
sorella minore che si chiama Vic, nata a Parigi l’11 maggio
1999.
Insieme alla sua
famiglia si è appena trasferita a Los Angeles, per motivi
lavorativi del padre.
La famiglia
Dubois ha come seconda lingua l’inglese, perché
Jen, la madre di Jade e Vic, è inglese, più
precisamente di Londra.
Jessica Ashley
Biddle, o semplicemente Jessy o Jess, invece, è una ragazza
californiana, con lunghi capelli castani, occhi azzurri e verdi, alta
1.72 cm, e nata a Los Angeles il 23 febbraio 1994.
È
domenica 12 giugno e la famiglia Dubois è appena arrivata
all’aeroporto di Los Angeles. Scesi dall’aereo si
sentono sollevati, dopo tutte quelle ore di viaggio.
<<
Non ci credo che siamo arrivati a Los Angeles. Non vedo l’ora
di vedere la nostra nuova casa. >> salta su Jade.
<<
Dev’essere una meraviglia. È stupenda in foto, non
oso immaginare dal vivo. >> dice Vic, la sorella minore
di Jade.
<<
Io mi preparo già a rimanere con la bocca aperta, nel vero
senso della parola. >>
Più
tardi: la famiglia Dubois arriva davanti alla villa e parcheggiano la
macchina. Scendono e si guardano intorno.
<<
Dove sono le chiavi, papà? Voglio entrare subito.
>> domanda Jade.
Il padre di Jade
lancia le chiavi alla figlia, che si dirige subito verso la porta
insieme alla sorella. Aprono la porta ed entrano, dopo aver tolto le
chiavi dalla serratura. Appena entrate guardano meravigliate
l’enorme ingresso.
Vic alza la
testa e vede l’enorme lampadario sopra le loro teste e
esclama:
<<
Oddio! Guarda che lampadario, Jade. >>
Jade alza subito
la testa e dice:
<<
Oddio, è enorme. >>
Vic guarda nella
stanza accanto all’ingresso e nota anche lì
c’è un lampadario enorme ed entrano subito.
Iniziano a girare per tutta la villa e arrivano al piano di sopra.
Guardano le camere da letto e ognuna sceglie la sua.
Poco dopo, le
sorelle Dubois portano le proprie cose nelle loro stanze. Jade gira per
la sua camera e apre la porta-finestra ed esce sulla terrazza. Osserva
il panorama per qualche minuto e dopo rientra. Mentre continua a
sistemare le sue cose, arriva sua madre, che le chiede:
<<
Tesoro, come sei messa con la sistemazione delle tue cose?
>>
<<
Bene, dai. >>
<<
Va bene se andiamo fuori a pranzo? Dobbiamo fare la spesa e quindi non
c’è niente in casa. >>
<<
Sì, va benissimo, così giriamo anche la
città intanto. >>
<<
Okay. Allora tra un po’ possiamo uscire. >>
È
martedì 14 giugno e le sorelle Dubois sono in spiaggia, a
Santa Monica. Jade e Vic sono sdraiate sui loro sdrai e stanno
ascoltando la musica, mentre prendono il sole. A pochi metri di
distanza un gruppo di ragazzi sta giocando a pallavolo e,
all’improvviso, la loro palla arriva accanto a Jade. Apre gli
occhi e vede un ragazzo chinato accanto a lei, che recupera la palla.
Lui la guarda e lei, a sua volta, lo guarda. Il ragazzo le dice
qualcosa, ma lei non capisce, avendo le cuffiette alle orecchie,
così se ne toglie una e chiede:
<<
Come, scusa? >>
Il ragazzo si
alza in piedi, con la palla in mano, e, guardandola, le dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
<<
Ti ho per caso dato fastidio? >> le chiede lui.
<<
No, assolutamente no. >>
Il ragazzo le fa
un sorriso e aggiunge:
<<
Okay. È che la palla è andata a finire vicino al
tuo sdraio e così la sono venuta a recuperare.
>>
<<
Okay. Ma non ti preoccupare, non mi hai disturbata. >>
Mentre Jade e il
ragazzo si guardano, un amico di lui gli chiede:
<<
Hey, Louis, ritorni qui con quella palla o no? >>
Il ragazzo si
volta e lancia la palla al suo amico, e un altro suo amico gli chiede:
<<
Non torni qui? >>
<<
Arrivo! >>
<<
Quindi ti chiami Louis? >> chiede lei.
<<
Sì. E il tuo qual è? >>
Lei, porgendogli
la mano, dice:
<<
Jade. Piacere. >>
Louis,
stringendogliela, risponde:
<<
Piacere mio. >>
Jade si volta
per un attimo verso la sorella, che è seduta sullo sdraio, e
rivoltandosi verso Louis, dice:
<<
Lei invece è mia sorella minore, Vic. >>
Vic si alza
subito e intanto Louis le porge la mano e le dice:
<<
Piacere, Louis. >>
Vic,
stringendogliela, dice:
<<
Vic. >>
<<
Non sei inglese, vero, Jade? >>
<<
No, sono francese. >>
<<
Francese? Wow. E cosa ci fai qui a Los Angeles? >>
<<
Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti per motivi lavorativi di mio
padre. >>
<<
Avete fatto bene. Los Angeles è una città
bellissima, io l’adoro. E ho sentito dire che è
meraviglioso in California. >>
Jade gli sorride.
<<
Da quant’è che vi siete trasferiti?
>>
<<
Due giorni. >>
<<
Ah, da pochissimo. E come ti è sembrata? >>
<<
Non lo so. A dire la verità non abbiamo visto molto in
questi due giorni, ma scommetto che è bellissima.
>>
<<
Lo è. In che quartiere state? >>
<<
Pacific Palisades. Tu? >>
<<
Qui a Santa Monica. Infatti, sono spesso in questa spiaggia.
>>
A un certo
punto, uno degli amici di Louis, raggiunge l’amico e, quando
arriva lì, gli chiede:
<<
Hey, Louis, ci raggiungi? >>
Louis si volta
verso l’amico e risponde:
<<
Sì. >>
Si gira verso
Jade e le dice:
<<
È stato un piacere conoscerti Jade. Se anche domani torni in
questa spiaggia possiamo farci un’altra bella chiacchierata.
>>
<<
Tornerò. >>
<<
Perfetto. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
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