Give me some hope.

di Charlotte_Insane
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Chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi ed ignorare quella voce, quelle urla, erano assordanti, non le sopportava, le detestava.
Ma, non ci riusciva, erano troppo forti, pulsavano nella sua testa senza darle tregua, era un continuo.
"Dovrei starmene qui, zitta e in silenzio a subire secondo te?!" sospirò fra se e se, piano, quasi con la paura che qualcuno potesse ascoltarla di nascosto.
Spostò lo sguardo sul braccio destro, era gonfio, ed era certa che che le sarebe spuntato un bel livido l'indomani.
"Perché è tutto così.. difficile.. perché devo sopportare tanto.." si chiese trattenendo a stento qualche lacrima, ed i singhiozzi, silenziosi, ma che comunque tentava di reprimere.
Quando le urla cessarono era già tardi.
Lei, sgattaiolò in bagno senza farsi notare e cercò un oggetto familiare, forse fin troppo a dire il vero..
Afferrò l'oggetto metallico, era nuovo e lo avrebbe inaugurato subito.
Si scoprì le gambe e trattenne il fiato mentre la sua pelle si colorava di rosso a causa del sanque che scorreva.
Aveva smesso di tagliarsi i polsi, era più facile che qualcuno scoprisse le sue cicatrici, invece per le gambe era diverso, poteva nasconderle più facilmente.
Sospirò mentre il dolore aumentava, diventando sempre più forte.
Stava sbagliando, lo sapeva.
Quello non era il modo giusto di affrontare i problemi, ma non ne conosceva un altro.
Così continuava, mentre le cicatrici aumentavano, mentre soffocava il dolore, piano, piano andava meglio.
O almeno, lei, aveva l'illusione che fosse così.




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