.~Zanne,
ossa, lame e viole ~.
Quella ke stava per
cominciare era una settimana importante; in quel periodo si sarebbe
tenuta una festa per celebrare l'alleanza fra Konoha e Suna. il
villaggio della foglia, per l'occasione era stato riempito di addobbi e
la via principale era piena di bancarelle che vendevano le piu svariate
cose e intrettenevano la gente con tiri al bersaglio e pesca di pesci
rossi. Il lunedì sera il Quarto kazekage arrivò
accompagnato, oltre ke da svariati jonin, dai suoi due figli, Temari,
la maggiore ke aveva 10 anni, e da Kanuro di 9 anni. Del terzogenito,
Gaara, n se ne vedeva traccia, il kazekage si comportava come se lui
avesse solo 2 figli.
Martedì
sera si tenne un banchetto collettivo per celebrare gli ospiti e per
dare il via alla festa ke si sarebbe protratta fino a domenica. Le
strade erano piene di bambini ke si rincorreveno e...litigavano.
"Rukia
smettila!!!Ti ho detto ke non potete giocare co noi!!!!"
urlò un bambino di circa otto anni alla sorellina ke aveva
di fronte a se: sul volto, incorniciato da una massa di capelli
castani, erano tatuati dei triangoli rossi simila a zanne.
"Perchè
NO, Kiba?" ulrò di rimando la bambina, che aveva all'incirca
sette anni: come il fratello possedeva dei tatutaggi a forma di zanne
sulle guance, i suoi capelli erano, però più
scuri di quelli de fratello, più lunghi tenuti in una coda e
i suoi occhi erano azzurri.
Dietro di lei
c'erano due bambine ke avevano la sua età: una aveva i
capelli castani tenuti insieme in tantissime treccine e gli occhi color
del ghiaccio tipici del Clan Hyuga; l'atra aveva capelli neri e lucidi
come il petrolio e occhi dello stesso colore.
"Perchè
siete solo delle mocciose ke devono ancora iniziare il primo anno
all'accademia, mentre noi siamo già al secondo........e poi
voi siete in 3 e noi in 4!!!!" gli rispose per le rime un bambino
dietro il fratello: i suoi occhi erano come quelli di Rukia, i capelli
biondi e aveva come dei disegni a mo' di baffi sulle guance;
vicino a lui stavano un bambino cicciottello e un altro con i capelli
legati in una coda e l'aria estremamente annoiata.
"ma sta zitto
Naruto-chan!!!!! tu non vali niente riesco a batterti persino io con
facilità!!!!" gli gridò addosso Rukia.
"COME TI
PERMETTI MOCCIOSA!!! ORA TI...."
"Naruto, Rukia
non ha utti i torti..." provò a dire il bambino con la coda
"Insomma
Shikamaru le dai anche retta??" gli chiese il biondo Naruto.
".......si"
rispose il codato Shikamaru.
"Ok ora basta.
dividiamoci: Shikamaru tu vai con Chouji; Naruto.. tu starai in coppia
con me.... vedi di non intralciarmi." disse Kba "In quanto a voi tre,
quando troverete una quarta persona potrete giocare con noi."
continuò rivolto a sua sorellina.
"Perchè
mi trattate tutti così male? Io diventerò il 5
Hokage non dimenticatelo!! E allora......" disse sconsolato il biondino.
"Ci farai
pagare tutte le volte che ti abbiamo trattato male e bla bla bla che
paura di spavento....... non sai dire niente di meglio? Dai andiamo a
giocare da qualche altra parte." propose la bambina dai capelli neri.
"Dai andiamo
ci sarà senz'altro qualcosa di meglio da fare"
concordò la ragazzina dagli occhi bianchi.
"Va bene
andiamo a fare un giro"
I gruppi si
divisero: i maschi andarono verso il parco, mentre le bambine si
diressero verso le bancarelle.
Girarono per
un pò quando notarono un piccolo treatrino delle marionette:
intorno al piccolo palcoscenico si era radunata una folla di bambini
piccoli ke seguivano la vicenda affascinati. In un angolino leggermente
in disparte stava un ragazzino coi capelli corti e castani ke fissava i
burattini come se volesse farli muovere contro la volontà
dei burattinai ke le reggevano; ad un certo punto una delle marionette
schizzo verso il pubblico come se volesse afferrare con le sue manine
il collo di qualche bimbo, terrorizzandoli. Il ragazzino, invece,
scopiò a ridere malevolmente.
Era
incredibile: quel ragazzino era riuscito a muovere le marionette con la
fozra del pensiero........no gli era bastato muovere leggermente le
dita della mano sinistra per provocare quel parapiglia, ke tecnica
affascinate, pensò Rukia.
"Come si
è permesso di fare una cosa del genere?" sbottò
la bambina dai capelli neri abbastanza forte in modo ke il ragazzino la
sentisse. Si capiva lontano un miglio ke aveva voglia di suonargliene
di santa ragione.
"Cosa vuoi
fare? Mi vorresti malmenare!! Tu non puoi sfiorarmi neanche con un
dito...." disse maligno il ragazzino.
"E
perchè?" chiese lei alterandosi sempre di più.
Rukia aveva
capito il perchè: la pelle di lui sapeva di sole, sabbia,
vento...........di deserto; era del villaggio di Suna e l'unico
ragazzino che si trovava a Konoha e ke proveniva da lì
era.........
"Perchè
sono Kankuro, il secondogenito del Quarto Kazekage. Se provi a torcermi
un capello te la vedrai con lui"
Rukia e la
piccola Hyuga decisero di allontanarsi trascinandosi dietro la loro
amica.
" Dai andiamo
da un'altra parte"
"grrr...ok."
Alla fine,
vista l'ora tarda, le sue amiche tornarono a casa mentre Rukia decise
di finire il giro delle bancarelle; magari avrebbe trovato qualcosa di
interessante come................"Pesci rossi!!!!!!" disse fra se e se
mentre si dirigeva verso una bancarella dove se vincevi potevi portarti
a casa un bellissimo pesce rosso: Rukia pagò e il tipo della
bancarella le diede 10 retini di carta con i quali doveva riuscire a
pescare il pescolino; ci provò per un bel pò, ma
i retini continuavano a rompersi.
Aveva il
morale proprio a terra: quella sera sembrava non voler smettere di
andare male; non era neanche riuscita a pescare un solo pescolino!!! Il
ragazzino vicino a lui, invece, era riuscito a pescarne ben due!!!! Il
bambino a quel punto alzò gli occhi e incrociò il
suo sguardo: dietro degli occhiali da vista spiccavano due occhi
nocciola e il volto era incorniciato da dei riccioli castani. Il
ragazzino sorise e le porse uno dei sacchetti con i pesciolini: dentro
c'era il pesce rosso che Rukia aveva tentato inutilmente di catturare.
"Questo
è il pesciolino ke tentavi di catturare vero? se vuoi te lo
regalo...."
Rukia
mormorò un grazie mentre, abbassando gli occhi prese il
sacchetto; poi guardando in faccia disse "il mio è Rukia e
il tuo?"
"Io sono
Konoha no Ristukarudo, piacere di conoscerti Rukia-chan."
I due poi
trascorsero il resto della serata andando in giro insieme per
bancarellle, fin quando, notando l'ora notevolmente tarda, decisero di
tornare a casa con la promessa di ritrovarsi l'indomani. Rukia corse a
casa e, dopo essersi sorbita la ramanzina della sorella sul fatto di
essere arrivata in ritardo, mise il pesce rosso in una boccia che
posizionò sul proprio comodino nella stanza ke divideva col
fratello notando ke lui non era ancora rientrato; sorridendo al
pensiero del cazziatone ke lui avrebbe ricevuto si
coricò. Forse non tutto, quella sera era andato male.
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La mattina
dopo Rukia, alzandosi, notò ke il letto del fratello era
vuoto e intatto dalla sera prima. Con un ghigno stampato sulla faccia,
la bambina scese in cucina dove trovò il fratello in piedi
ke cercava con tutte le forze di rimanere sveglio controllato a vista
dal feroce Kuromaru, il cane della loro madre: ciò
significava ke Kiba era arrivato talmente in ritardo ke ad attenderlo
non c'era più Hana, la sorella maggiore, ma la loro madre,
Tsume, donna alquanto severa, ke puniva i ritardi dei figli non
facendoli andare a dormire per tutto il resto della notte, fino alla
sera dopo.
"Buongiorno
nii-san hai dormito bene?"
Kiba
mugugnò qualcosa riguardo al fatto ke doveva stare zitta, ma
Rukia non gli dava già più retta,
perchè le sue amiche la stavano chiamando da fuori.
Uscì in cortile dove le trovò.
"Era ora!!!!
Ti sembra il modo di trattarci, cane?" chiese la bambina dai capelli
neri.
"Neko-chan ti
ha mai detto nessuno ke sei simpatica quanto un virus intestinale?"
"Mi sembri in
ottima forma; sei tornata a casa prima di Tsume-san allora?" chiese la
piccola Hyuga.
"Io si, Nami,
ma Kiba no!!!!" Rispose ridendo Rika "Adesso è cucina curato
a vista da Kuromaru, quel baka!"
Ridendo
spensieratamente, le tre si diressero verso uno dei tanti parchi del
villaggio, per la precisione quello che comprendeva tra le varie cose
una grande piscina con scivoli e trampolino; sebbene fossero
solo le undici di mattina il parco era pieno gente; tra le varie
persone Rukia riconobbe un viso famigliare e si diresse verso di esso.
"Ristukarudo-kun!"
"Rukia-chan!
Che bello rivederti come va?"
"Bene grazie!"
poi indicando le sue amiche: "Loro sono le mie amiche: Nami"
Nami agitò una mano in segno di saluto "e lei..........
è un gatto!"
"Rukia......"
La avverti Neko-chan
" Si insomma
lei si chiama Neko-chan!"
"Piacere di
conoscervi!".
Note dell'autrice:
Konnitiwa!!!
Spero ke questo capitolo non vi abbia annoiato più di
tanto!!! Questa raccolta ce l'avevo in mente da un
bordello di tempo, ma temo di non averla messa giù tanto
bene ç_ç...... inoltre la prima volta
ke lo messa sul sito era uscita una mezza schifezza xk non sapevo come
usare l'html mannaggia!! Adesso sembra leggermente migliore........
sperem^_^
Saionara!!!!
Rukia
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