Pazzia di un terrore malato

di Luna Crescente
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Pazzia di un terrore malato
 
I suoi occhi mi fissavano e a ogni sguardo il mio cuore, il mio sangue si raggelava come ghiaccio.
Occhi insidiosi, penetranti e ipnotizzanti pur essendo vuoti d’anima e compassione, vuoti di vita e umanità.
I miei invece, ormai stanchi di piangere, impossibilitati a restare aperti ma allo stesso tempo impossibilitati a chiudersi, ipnotizzati da quell’orrore malefico che mi congelava il cuore, l’anima.
Un solo respiro, gemito o sussurro poteva uccidermi in quell’istante, il suo respiro, lo aveva già fatto da tempo. I passi si facevano meno pesanti, meno frequenti ma sapevo che mi si stava avvicinando, lo sapevo benissimo.
Un leggero fruscio mi distolse per un istante dal terrore che fino a quel momento mi aveva ipnotizzato la mente, annebbiato il buon senso e la ragione che fino a pochi minuti, ore fa, faceva di me un essere umano.
La maniglia dell’armadio, inizio ad ondulare leggermente. Il mio cuore in quell’istante smise di battere definitivamente. I pensieri nel mio cervello si fecero frenetici e confusi, volevano correre nella mia mente, ripercorrere la mia vita, i momenti più belli della mia misera esistenza. Infondo avevo solo 16 anni.
Infondo ero solo curiosa, troppo curiosa da dover cercare di tutto, anche quello che non sarebbe dovuto esistere. Troppo curiosa, o forse troppo stupida per capire che quando uno ti dice “lascia stare” o “non andarci, mai!” c’è un motivo. Eccome se c’è, se c’era.
Gli occhi continuavano a fissarmi, a tenermi con il cuore in gola, con il respiro raccolto, con le lacrime agli occhi, con la mente annebbiata, con la pelle d’oca, con i muscoli in tensione.
Tutto sembrava stesse per finire, il dolore, il terrore! La mia vita, tutto.
I suoi occhi mi fissavano e a ogni sguardo il mio cuore, il mio sangue raggelava come il ghiaccio.
L’armadio si aprì. La mia vita stava per finire?
Il cuore si raggelò, i muscoli si bloccarono e le lacrime con loro. La fine ara arrivata?
Un respiro pesante mi sfiorò il viso pallido e i sensi iniziarono a vacillare, la ragione svaniva come il ghiaccio al sole, come il mio cuore alla vista del nulla. Tutto nella mia mente?
La pazzia si impossessò del mio cervello, il terrore, quegli occhi senz’anima. 





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