Ragazza dai Capelli Rossi
Titolo:
Ragazza dai Capelli Rossi
Autrice: Loreley
Genere: Intrispettivo, Romantico
Personaggi: Harry Potter, Ginny Weasely, Draco Malfoy, Hermione
Granger, Severus Piton
Pairing: Harry/Ginny (cenni), Draco/Ginny, Severus/Lily(cenni),
Hermione/Ron(cenni)
Rating: Giallo (per ora)
Piccola
Nota Introduttiva: Questa
Fanfiction è nata per puro caso e, devo confessare, non sono
sicura di sapere come andrà a finire. E' un Working
Progress, un
piccolo esperimento che sto facendo sui alcuni dei personaggi che mi
intrigano maggiormente. Di solito non posto mai prima di aver finito di
scrivere ma questa volta ho deciso di fare uno strappo alla regola
(come ho detto, un piccolo esperimento). Per questo non sono sicura sul
rating da assegnare, al limite lo cambierò procedendo.
Grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno. Sono graditissimi
suggerimenti e recensioni.
Loreley
Ragazza
dai Capelli Rossi
by Loreley
..
La tela candida era l'inizio di tutto per lui.
Il mondo dev'essere stato creato così, pensò, con
pennelli e colori ad olio.
Si morse il labbro, accomodandosi sullo sgabello. Si prese tutto i
tempo di cui aveva bisogno per osservare quel bianco infinito, per
calibrare gli spazi, per evocare il soggetto.
Il soggetto...
Così come la ricordava.
Cappello elegante e gonna alzata dal vento.
Tutto intorno erba e cielo, certo. Ma che importanza avevano quegli
elementi? Nessuna. Non finchè c'era lei.
E i capelli?
Sorrise.
Sciolti.
E poi?
Rossi
Naturalmente.
Afferrò la tavolozza con una determinazione nuova.
La creazione del mondo aveva inizio.
...
Hogwarts.
Angoli Bui.
Corridoi labirintici.
Viciferare e silenzi rimbombanti.
E quei quadri, quegli occhi che la seguivano in ogni dove, lucidi,
immortali, iquietanti. Occhi di uomini e donne dipinti, a quest'ora
probabilmente morti, che osservavano impassibili la sua ombra
strisciare sui muri secolari.
"Spioni! Spioni! Fatevi gli affari vostri!" Avrebbe voluto urlare, ma
non lo faceva. Lei era solo una piccola ombra, loro erano opere d'arte.
Ancora corridoi e scale confusionarie e torri misteriose. Brividi lungo
la schiena.
Hogwarts era talmente spaventosa, all'inizio.
Troppo, per lei. Troppo per i suoi undici anni, i capelli rossi
scompigliati, le braccia sottili affaticate dal peso dei libri,
l'uniforme di terza mano che riusciva a farla sentire ancora
più
a disagio, più goffa, più scialba.
Quell'anno, il suo primo anno, era stato un incubo. Si era sentita
così sola e persa e confusa. Si era sentita così
tragicamente Ginny Weasley da abbandonarsi sconsideratamente anima e
corpo tra le braccia di uno sconosciuto. Uno sconosciuto dalla grafia
elegante e dalle belle parole. Il suo incubo, Tom Riddle.
Non voleva pensare a lui, ora. Era passato così tanto tempo.
Erano ancora gli stessi corridoi, gli stessi angoli, gli stessi quadri
ora ma lei non
era più quella ragazzina impaurita. Non più.
Aveva giurato a se stessa e a lei
che sarebbe cambiata, che non avrebbe più permesso a nessuno
di
incantarla, di incatenarla con false promesse e vacue parole.
Indipendenza; sicurezza; continuava a sillabare quelle parole nella
testa, disperatamente, come una nenia, un incantesimo antico e potente.
Come da piccola, quando desiderava qualcosa ardentemente, e si sedeva a
terra con le mani premute sulle orecchie e gli occhi chiusi e ripeteva
a voce alta il suo desiderio finchè le lettere si
confondevano
tra loro e le parole perdevano il loro senso.
Se lo ripeto, se ci
credo, si avvererà.
Aveva sette anni, allora ed era tutta lentiggini e
parlantina.
"Se ci credo, si avvererà"
Lo mormorava sottovoce anche adesso, percorrendo quei corridoi che dopo
cinque anni aveva imparato a conoscere, aveva smesso di temere.
Perchè si può davvero cambiare se lo si vuole.
Poi ci sono cose che restano sempre invariate e infatti Ginny, i
quadri, gli odiava ancora. Tutti tranne uno.
Tutti tranne lei.
Si fermò davanti al ritratto il tempo di
prendere fiato,
l'aveva guardato così tante volte che avrebbe potuto
dipingerlo
a memoria. La placca d'oro sull'elegante cornice barocca recava lettere
in corsivo dallo stile raffinato: "Ragazza dai Capelli Rossi"
Era stata lei,
la ragazza del
quadro, ad ispirare veramente il suo cambiamento. Era lei qualle da
ringraziare. Ginny questo non l'aveva mai confessato a nessuno, neppure
ad Hermione che pure l'aveva aiutata così tanto, le aveva
dato
buonissimi consigli. Ma la ragazza del quadro aveva fatto di
più. lei l'aveva ispirata.
Qello sguardo sbarazzino e caloroso, così diverso dagli
occhi
freddi e vuoti degli altri quadri. Quei capelli scompigliati, la risata
pronta e squillante, la sua posizione: immobile e regale in mezzo al
prato, le vesti agitate dal vento e la testa alta. Orgogliosa, fiera,
sicura di se'. L'aveva visto per la prima volta quattro anni
fa,
quel quadro, al suo secondo anno di scuola. Ne era rimasta incantata,
letteralmente.
"E' così che voglio essere."
Il pensiero l'aveva colpita come uno schiaffo. Non riusciva a pensare
ad altro.
"E' così che voglio essere."
Well her face is a map
of the world, it's a map of the world
You can see she's a
beautiful girl, she's a beautiful girl
And everything around
her is a silver pool of light
People who sorround her
feel the benefit of it
[...]
Suddenly I see
This is what I wanna be
Suddenly I see
Why the hell it means so
much to me
K.T Tunstall. Suddenly I see
Lo
riguardò, attenta e appassionata come la prima volta.
Ci era riuscita? Ci era davvero riuscita?
O era ricaduta nella trappola? O Si era illusa e fidata ancora una
volta della persona sbagliata? Dell'uomo sbagliato? No, non
questa volta. Questa volta tutto sarebbe andato per il meglio. Povera,
piccola Ginny Weasely. Quanto ottimismo scarsamente giustificato
può illuminare i tuoi occhi prima di soccombere
definitivemente alla realtà? La speranza è
l'ultima a morire, lo diceva sempre anche sua madre.
Harry era la sua speranza, ma era anche la speranza di tutti gli
innocenti, dei deboli, degli indefesi. Harry Potter, il Bambino
Sopravvissuto. Neppure per lei era più semplicemente Harry e forse non
lo era mai stato. Ma non era del tutto pronta ad ammetterlo.
Ginny
Weasley sospirò e tornò a sfidare il
corridoio.
Fine Prima Parte
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