Brittana
Week
Day
1- Family/Future
Don't
forget me
Un
pianoforte.
Infiniti
accordi strimpellati da mani delicate.
Tutto
è
buio intorno a te. Sei confusa, sei sola, sei terrorizzata. Ti senti
spaesata, smarrita e odi quella sensazione d’impotenza che ti
pervade ogni volta che non riesci a vedere cosa ti circonda.
Non sai cosa
fare. Non hai nessuno vicino a te che possa indirizzarti la strada
giusta.
Sospiri
profondamente e cerchi di farti coraggio da sola.
Muovi appena
un passo quando improvvisamente una fioca luce soffusa
s’illumina
su di te, permettendosi di vedere.
Capisci di
essere nel corridoio centrale dell'auditorium del McKinley e ti
chiedi come sia possibile visto che solo fino a pochi minuti prima
eri comodamente avvolta nelle calde coperte del tuo letto.
Ti rendi
conto di non indossare più il tuo amato pigiama blu con le
paperelle
gialle che ti aveva regalato Lord Tubbington.
I tuoi
capelli sono liberi dagli elastici stretti delle trecce che con tanta
cura e dedizione – e soprattutto con l'aiuto delle tue
magiche
fatine – avevi attorcigliato prima di andare a dormire.
Osservi il
tuo corpo: è fasciato da un meraviglioso vestito viola che
mette in
risalto il tuo corpo statuario, accarezzi i tuoi capelli lisci e
profumati e ti domandi del perché sei così
elegante.
Sollevi lo
sguardo e ti rendi conto che c'è il nulla intorno a te.
Tante sedie
vuote e un palcoscenico coperto dal tendone rosso.
Muovi un
altro passo e ti sembra ascoltare di nuovo quella lenta melodia del
pianoforte. Ti stai chiedendo chi sia il pianista, se sei realmente
sola in quell'auditorium buio e freddo.
Ma
soprattutto, ti stai chiedendo se ci sia qualcuno ad aspettarti
dietro quell'enorme tenda rossa.
Avanzi verso
il palcoscenico e senti le note del pianoforte suonare sempre
più
forte in un continuo crescendo finché non sali quei pochi
gradini
che ti separano dalla verità. Sfiori la tenda vellutata con
le dita,
incerta se voler scoprire davvero cosa ti stava aspettando.
Ma la tua
curiosità è troppo grande per resistere. Con
molta cautela separi i
due lembi del sipario e ti affacci in quel lato oscuro.
Non riesci a
vedere nulla, ma nonostante il buio fitto c'è qualcosa che
cattura
la tua attenzione.
Puoi sentire
appena appena una piccola vocina chiamarti, ma la musica del piano
è
troppo forte per poter distinguere le parole. O la persona.
Le tue mani
si stringono attorno al bordo del tuo vestito e non sai cosa fare. Il
tuo viso è contorto in una smorfia confusa e come al solito
non sai
cosa sia più giusto o sbagliato, non hai nessuno che possa
decidere
per te, non hai neanche il tuo amato gatto a cui chiedere consiglio.
Pensi che
tornare indietro sia la scelta migliore, magari se solo attraversassi
la soglia dell'uscita dell'auditorium ti ritroveresti di nuovo al
calduccio nel tuo letto.
Ma quella
voce. La senti chiamarti ancora.
Quella voce
smuove qualcosa dentro di te e senza neanche rendertene conto ti
ritrovi dall'altra parte del palco, dietro il sipario.
Ed eccola
che compare davanti a te.
Una nuova
luce, più forte e chiara di prima, illumina il centro del
palcoscenico e tu puoi studiare quella piccola sagoma muovere passi
di danza classica al ritmo della melodia del piano.
I suoi
movimenti sono fluidi, precisi, perfetti e ti sorprendi come una
piccola bambina possa essere così brava. Non riesci a vedere
il suo
viso, ma sei curiosa di porle delle domande che speri possano trovare
delle risposte.
Ma è
così
piacevole vederla ballare che interromperla sarebbe un reato, anzi
... vorresti solo unirti a lei e lasciare che le tue gambe si muovano
da sole a ritmo di musica.
Il tuo
sorriso di ammirazione sparisce nel momento in cui ti accorgi che i
movimenti della piccola ballerina diventano sempre più lenti
fino a
fermarsi del tutto, che la musica diventa sempre più fievole
fino
sfumare nel silenzio quegli ultimi accordi.
La bambina
si volta lentamente verso di te e senti il tuo cuore scoppiare per
quell'immagine così tenera.
Adori i
bambini tanto quanto i gatti, ma devi ammettere che quella è
la
creatura più bella e dolce che tu abbia mai visto in tutta
la tua
vita.
Deve avere
all'incirca 5-6 anni, i suoi capelli castano chiaro sono legati in
uno chignon e due ciocche ribelli contorano il suo viso delicato
dalla carnagione color caramello. I suoi occhi castano chiaro dalle
sfumature verdi rese più evidenti dalla luce ti osservano
incantati
ma allo stesso tempo tristi.
Ti avvicini
a lei lentamente come se avessi paura di spaventarla, ma la bambina
non sembra altro che aspettarti.
“Ciao.”
Ti pieghi sulle ginocchia per poter stare alla sua stessa altezza.
“Ti
stavo
aspettando.” Il tuo viso si contrae in una smorfia confusa e
ti
chiedi per quale motivo ti stesse aspettando, ma la piccola creatura
ti anticipa con una rivelazione lampo. “C'è ancora
tempo.”
“Tempo
per
cosa?” Chiedi arcuando le sopracciglia.
“Per
essere felice con Santana.”
Il tuo cuore
perde un battito. Poi un altro e un altro ancora. Poi riprende a
pulsare il sangue nelle tue vene così forte che hai paura
possano
scoppiare per la troppa pressione.
Come fa a
conoscere Santana? Come fa a sapere di voi?
“Santana?
Io n-non c-capisco.” Ti ritrovi a balbettare, mentre la
bambina ti
guarda dritto nei tuoi occhi con uno sguardo malinconico. Il solo
sentire quel nome riesce a farti tremare il cuore, a rinchiuderti in
un vortice doloroso di ricordi ed emozioni.
Ed in un
secondo ti ritrovi a pensare a tutto ciò che hai vissuto con
lei,
tutto ciò che insieme avete deciso di perdere.
“C'è
ancora una speranza per voi, non sprecarla. Puoi ancora avere un
lieto fine con lei.” Quelle parole pronunciate con tale
dolcezza ti
fanno vibrare l'anima come una corda di violino pizzicata.
“Come
fai
a dirlo?” Ti ritrovi a sussurrare, sentendo i tuoi occhi
azzurri
diventare improvvisamente lucidi.
“Perché
non sarei qui altrimenti.” La bambina ti sorride e tu
comprendi.
Realizzi
cosa sta accadendo attorno a te, capisci che ciò che stai
guardando
con tutta l'amorevolezza che hai in corpo non è altro che il
frutto
dell'amore che unisce te e la persona più importante della
tua vita.
Ti senti
scombussolata, confusa, felice, terrorizzata, sul punto di scoppiare
per le troppe emozioni contrastanti che provi.
Balbetti,
non sai cosa dire. Non sai cosa fare.
“Proprio
in questo momento Mami sta fingendo che tutto vada bene, ma non
è
così.” Una morsa ti stringe il cuore alla
consapevolezza che
Santana è distrutta tanto quanto te e che neanche il suo
orgoglio o
la sua forza possono nascondere la tristezza nei suoi occhi. Immagini
Santana nella sua casa a New York piangere quando Kurt e Rachel sono
fuori, stringere al petto una delle vostre foto insieme prima di
dormire, fissare lo schermo del telefono in attesa di una telefonata
che non arriverà mai.
Riesci a
immaginarlo perfettamente perché è ciò
che fai tu stessa ogni
maledetto giorno da quando avete messo fine alla vostra relazione.
“Ha
bisogno di te.” Continua quella dolce creatura, stringendoti
il
cuore in una nuova morsa di dolore.
Abbassi lo
sguardo per nascondere i tuoi occhi pieni di lacrime. Improvvisamente
ti senti colta da un senso di paura e di nausea nei tuoi stessi
confronti, ti senti responsabile per essere la causa del suo dolore.
Ti senti
sbagliata. Ti senti una cattiva, sporca, ti addossi tutte le colpe
perché in questo momento la persona che ami di
più sta soffrendo a
causa tua.
Ti senti
colpevole per aver scelto Sam a lei,
colpevole per amarla così tanto da lasciarla andare via da
te solo
per permetterle di realizzare i suoi sogni, colpevole di amarla
ancora come il primo giorno, colpevole di provare rimpianti mentre
baci delle labbra che non sono le sue,
colpevole per dire 'Ti amo' alla persona sbagliata mentre immagini
che sia lei a
sussurrarti quelle parole magiche dopo aver fatto l'amore.
“Tu
la
meriti, mamma, e meriti di avere me e tutta la felicità di
questo
mondo.” Senti quelle mani piccole e morbide posarsi sulle tue
guance per costringerti ad alzare lo sguardo. Non hai vergogna di
mostrare le tue lacrime, non hai vergogna di lasciarle asciugare via
da quelle piccole dita delicate.
“Il
vostro
amore è puro, non dimenticarlo. Siete destinate a stare
insieme
perché siete anime gemelle. Niente e nessuno
potrà mai separarvi
perché vi appartenete l'una all'altra.”
Ti ritrovi a
sorridere a quelle parole così vere e sincere e tutta la tua
vita
viene messa in discussione.
Accarezzi le
sue mani con le tue, fino a farle sparire nella tua dolce presa e in
un attimo nella tua mente si proietta il futuro che sempre avevi
immaginato … il futuro che vi aspettava.
“Britt,
hai per caso visto dove ho messo le salviette imbevute?”
Chiede
Santana sull'orlo della disperazione, mentre cerca di tenere ferma la
piccola Sugar sull'apposito box. Cambiare i pannolini non è
mai
stato il suo forte.
Odia
il
cattivo odore, odia dover sgridare la sua piccola principessa che
continua a fare i capricci, odia doverla pulire. E' sempre stato un
compito adatto ad una persona calma e tranquilla come Brittany.
Ecco
perché decidi di correre in suo soccorso, nonostante la
scena fosse
particolarmente esilarante.
“Sono
proprio accanto a te, San.” Le fai notare con un sorriso,
mentre la
osservi dimenarsi per prendere il pannolino pulito. La vedi sbuffare
stanca, quasi piagnucolare per essere così incapace in
quegli atti
quotidiani con la vostra bambina e trovi che quella sia la cosa
più
adorabile del mondo.
Non
riesci a smettere di fissare le due donne più importanti
della tua
vita con ammirazione, devozione, amore. E non riesci a credere quanto
tu sia stata fortunata ad avere Santana nella tua vita.
“Britt
...” Senti la sua voce distrarti dai tuoi pensieri.
“ … fa
qualcosa.” Non puoi fare a meno di ridere a quella disperata
richiesta di aiuto.
“Eppure
ti ho mostrato tante volte come si fa, San.” La riprendi
giocosamente, prima di avvicinarti a lei e stamparle un tenero bacio
sulle labbra.
“Lo
sai
che il mio forte è quello di sporcare tutta la cosa insieme
a lei.”
Scherza Santana, mentre si china in avanti per coccolare la sua
piccola Sugar. “In quello non ci batte nessuno, vero mi
amor?”
Chiede alla piccola bambina che sorride felice, mostrando i primi
dentini che stanno spuntando.
Ti si
riempie il cuore di gioia davanti a quell'immagine perfetta e ti
rendi conto che non puoi desiderare di meglio dalla vita.
Non
appena l'hai rivestita, prendi in braccio tua figlia e sorridi a tua
moglie amorevolmente. “Credi che starà bene con
Kurt questa sera?”
“Assolutamente
tesoro, non devi preoccuparti di questo. Lady Hummel adora fare il
babysitter.” Risponde con un ghigno e tu capisci subito che
ancora
una volta Santana è ricorsa alle minacce pur di ottenere
ciò che
vuole.
“Questa
serata è solo per noi.” Continua, avvicinandosi e
stringendosi
entrambe in un caloroso abbraccio.“Questa sera voglio solo
passare
un felice anniversario con mia moglie.”
Il tuo
cuore si scioglie come un ghiacciolo al sole e i tuoi occhi si
rispecchiano in quelli lucidi di Santana.
“Ti
amo
da morire San.”
“Ti
amo
anch’io Britt.”
“Non
dimenticarti di me, mamma.” La voce di tua figlia ti
costringe a
riaprire gli occhi e il sorriso che ti sta regalando è la
cosa più
bella che tu abbia mai visto.
Ti sporgi
verso di lei e stringi le tue braccia attorno al suo corpicino esile
in un abbraccio necessario.
“Non
lo
farò, tesoro.” Mormori al suo orecchio, stringendo
gli occhi come
se volessi imprimere nella mente quel momento. Ma sai che non
è
possibile.
“Ti
voglio
bene mamma.” La senti sorridere contro la tua pelle mentre
stringe
le sue piccole braccia attorno al tuo collo.
Vorresti
ringraziarla, vorresti stringerla tra le tue braccia ancora un po'
…
ma quando riapri i tuoi occhi, lei non c'è più.
L'auditorium
non c'è più e nemmeno il pianoforte.
Ti ritrovi
nella tua camera da letto, con la luce accesa sul comodino e Lord
Tubbington pesantemente accucciato ai tuoi piedi.
Sei ancora
stordita da quanto è successo, ma sai che quel sogno non era
semplicemente un sogno.
Per la prima
volta dopo tanto tempo sai esattamente cosa fare. Non pensi alle
circostanze o le conseguenze, hai bisogno di liberarti di quel peso
per stare bene con te stessa.
Hai bisogno
di farlo per te, per Santana, per lei.
Ecco
perché
le tue dita stanno già digitando un nuovo messaggio sul tuo
cellulare.
A: Santana:
Siamo destinate a stare insieme, ci meritiamo di essere felici
insieme. Dimmi che c'è ancora una possibilità per
noi … ti amo,
Britt.
E senza
pensarci ancora invii quel messaggio, felice – per una volta
– di
aver fatto la scelta giusta.
* * * * *
Angolo
dell'aurice: Brittana Week! Non potevo mancare! Ho scritto questa shot
prendendo ispirazione da questo meraviglioso Gfset
su TUMBLR che mi riempe di feelings T_T
Spero che la shot sia stat di vostro gradimento, aspetto vostri pareri!
<3
And remember...Brittana is endgame, no matter what.
Ringraziamento
particolare a RenoLover per aver betato <3
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