È
da un sacco di tempo che non pubblico nulla su questo fandom, quindi
mi sono decisa a ripescare una delle mie storie sul Kagamincest fra
le vecchie cartelle del mio computer; questa è una shot a
cui tengo
particolarmente, avevo in mente di pubblicarla da molto tempo, e
penso sia una delle poche cose che mi piace quasi
davvero.
Vi
auguro buona lettura, e mi piacerebbe che mi lasciaste una recensione
se la storia vi piace o meno, per sapere cosa ne pensate c:
Un
bacione da Seele!
Mirrors.
Rin spalancò
l'armadio di suo
fratello, dopo essere entrata di nascosto nella sua stanza aprendo la
porta chiusa a chiave e essersi data un'occhiata allo specchio
accanto alla scrivania.
Indossò la sua
camicia, i suoi
pantaloni, recuperò le sue scarpe da sotto il letto e mise
anche la
cravatta dell'unforme scolastica, ormai al completo.
Si tolse le mollette con
cui aveva
legato i capelli e il fiocco, prendendo invece l'elastico posato
ancora sul comodino.
Raccolse i capelli in un
codino alto,
poi richiuse l'armadio e prese un respiro profondo.
Camminò ad occhi
chiusi fino allo
specchio, inspirando il profumo di Len ancora presente all'interno
della stanza.
Infine si fermò;
sollevò lentamente
le palpebre.
Gli stessi vestiti, la
stessa
espressione sorpresa, gli stessi capelli biondi legati nel medesimo
modo e gli stessi occhi azzurri che venivano riflessi nello specchio.
Era indentica a lui...
Vide l'espressione del
ragazzo nello
specchio cambiare, diventare disperata, assottigliare gli occhi e
dischiudere le labbra in una smorfia di dolore, un attimo prima di
scoppiare in un pianto infinito.
Le lacrime scorrevano
copiose sul volto
di Len riflesso nello specchio. Sul suo volto.
Rin non poteva fare a meno
di osservare
quel riflesso, sforzandosi di non dire una parola, perché se
solo
avesse sussurrato qualcosa la magia sarebbe finita; Len sarebbe stato
di nuovo Len, Rin sarebbe tornata ad essere soltanto Rin, e il
riflesso nello specchio avrebbe ripreso la forma di una ragazza
triste che tenta disperatamente di rivedere suo fratello gemello
morto da tre mesi.
Allungò una mano
verso lo specchio,
incapace di frenare i singhiozzi. “Len!”,
urlò, chiudendo gli
occhi per non vedere il ragazzo parlare con la sua voce.
“Len,
torna da me! Ti prego!”
Sollevò le
palpebre, il suo riflesso
continuava a piangere con lei. Sembrava così triste.
Non voleva vedere suo
fratello
piangere. Voleva vederlo sorridere, voleva vedere sul suo volto
felice uno di quei sorrisi sinceri che le rivolgeva spesso. Era
venuta lì apposta per questo, combattendo contro il dolore,
superando le barriere della paura di entrare in quella camera...
Eppure, non riusciva a non
smettere di
piangere.
“Len...”,
mormorò chiudendo gli
occhi, posando la fronte contro lo specchio e anche entrambe le mani,
“perché te ne sei andato?”
Quando riaprì
gli occhi,
improvvisamente il suo riflesso ritraeva suo fratello gemello che le
sorrideva allegramente. Per la sorpresa cadde a terra, osservando
basita quel riflesso che non corrispondeva con la sua figura. Si
rialzò lentamente. Nonostante la sua espressione fosse
tutt'altro
che felice, il riflesso nello specchio sorrideva ancora.
Poggiò il
palmo della mano sul vetro -strano, eppure non ricordava di aver
alzato anche lei la mano-, e le mani dei due combaciarono attraverso
il vetro.
Osservando gli occhi
sorridenti di Len,
anche a Rin venne da sorridere...
Fu allora che, seppur
mutando
lievemente nell'espressione, il riflesso continuò a
sorridere con
lei.
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