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di hutcherswhore
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Capitolo sette.

“Patente e libretto.” pronuncia secco l’agente in divisa.
Non so che fare. Panico. Guardo Josh. “Allora?!” aspetta impaziente l’uomo.
“Signore.. stava solo provando.” interviene Josh.
“Ah, bene. Guida senza patente e a più di 100 km\h.” dice il poliziotto mentre scrive qualcosa su un foglio.
Josh si toglie il casco per chiarire, ma, appena l’uomo lo vede, assume un’espressione confusa. L’agente sta piangendo e ridendo insieme. Guardo sbigottita.
“Tu..tu, cioè lei…sei Josh Hutcherson!” esclama. “Io e mia figlia siamo i tuoi più grandi fan, fammi un autografo, ti prego. Ah, e ovviamente faremo finta che non sia successo niente.” spiega ammiccando.
Sbalordita rimango ad assistere alla scena. Josh scarabocchia sul foglio che prima stava scrivendo il poliziotto e aggiunge anche una dedica.
“Ah, e signorina, non guidi nei dintorni della caserma di polizia.” dice l’uomo cercando di assumere un’espressione seria.
Dintorni della caserma di polizia?! L’avranno costruita durante la mia lunga assenza. Poi Josh dice qualcosa per liquidarlo e ci rimettiamo in sella. Stavolta lui davanti e io dietro, per non creare altri guai.
“Ti capita spesso una scena del genere?” chiedo mortificata e divertita, una volta lontani dalla caserma.
“Ehm, no.” risponde. “Allora dove stavamo andando?”
“Allo stadio”.

L’imponente struttura circolare è uguale a come l’avevo lasciata.
“Mio madre mi portava qui ogni volta che giocavano i Dodgers.” spiego. Sorride.
“Ho solo una domanda.”
“Spara”
“E’ tutto chiuso e spento, come facciamo ad entrare?”
“Giusta osservazione Hutcherson, ma tu mi sottovaluti.” rispondo mentre lo guido verso un entrata di emergenza segreta. Camminiamo lungo un corridoio stretto e umido finchè non ci ritroviamo al centro del campo. Mi tolgo le scarpe per sentire la sensazione piacevole dell’erba sintetica a contatto con la mia pelle. Sono immersa nei ricordi e non mi sono accorta che Josh è ancora a bocca aperta.
“Vuoi rimanere lì oppure ti godi la meravigliosa vista?” gli domando mentre mi siedo. Come se si svegliasse da un sogno, scuote la testa e mi raggiunge.
“Sparks mi stupisci.”
“Per così poco?” rispondo. Mi distendo per vedere le stelle, seguita da Josh. La sua mano sfiora la mia e non esito a prenderla. Sorpreso si gira verso di me
“Ma..”
“So quel che ho detto. Questo è un appuntamento, no?” gli ribadisco.
Ha ben inteso quel che voglio dire infatti si avvicina sempre di più, finchè le nostre labbra non si toccano.
E’ uno di quei baci che mi fanno sentire bene. Calore, ansia, farfalle nello stomaco. Siamo avvinghiati l’uno all’altra, le mie gambe intorno alle sue. La sua mano sul mio collo. La mia sulla sua nuca. E’ uno di quei baci appassionanti.
Quando mi sveglio sono circa le 6:35 del mattino, il sole è già in alto e la mia testa è appoggiata sul suo petto. “Buongiorno” mi sussurra. Gli sorrido. Decidiamo di muoverci prima che un sorvegliante arrivi. Ci rimettiamo in moto e dopo qualche minuto siamo a casa. Nel porticato ci scambiamo qualche bacio e, in silenzio, mano nella mano entriamo dalla parte del salone dove ad aspettarci sul divano, ci sono dei James ed Ally rossi dalla rabbia.




-Spazio personale-
Scusaaaaaaaaate il terribile ed infinito ritardo! In questa settimana ho avuto un sacco di compiti e interrogazioni cc Anyway spero sia stata un'attesa per la quale sia valsa la pena c: E' un po' cortino, ma mi farò perdonare con il prossimo che, spero, pubblicherò a breve. Continuate a scrivermi, possibilmente in maggioranza (lol). Un bacio <3




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