Seduta non pagata
Ovvero:immaginate personaggi
enigmatici,da noi considerati pieni di carisma,di forza
d'animo,conosciuti in un modo,mostrare il loro secondo lato,assistiti
da un sarcastico psicanalista non pagato,a metà fra Freud e
Vergassola(Insomma,come a dire a metà fra capperi sott'olio
e cioccolata bianca...).
Toh,da chi
incomincio?Chi sarà lo sfortunato(O gli sfortunati)ad
entrare nella tana del Bianconiglio?A voi la scelta...Specie
perchè io non so con chi iniziare.
...uno studio,arredato in stile tardo '800,mobili scuri e tapparelle
abbassate.Solo un raggio di luce illuminava il disordine della
stanza.Pile di fogli,riviste,altre pile di fogli,raccoglitori e libri
sparsi,scatole varie di pizza,cinese,thailandese e McBurger,un paio di
jeans Levi's.Fuori,O'Hau,le Hawaii.Dentro,il kaos mistico che solo una
mente genialmente contorta può creare.
Un uomo sedeva dietro la massiccia scrivania stile vittoriano,un
pò in contrasto con lo stile "Metropolitan" del resto della
stanza,piedi sul piano ingombro di fogli,mani dietro la nuca,una
sigaretta in bocca.
Il suo nome?Chen Tequila.In molti lo scambiavano per il noto ispettore
visto in televisione,e di certo la sua incredibile somiglianza con esso
era decisamente il punto in più nella graduatoria dei
possibili sosia del famoso investigatore apparso in TV.Lui era uno
psicanalista.E di quelli cazzuti,anche.Aveva elaborato un metodo tutto
suo(No,non si chiamava "Il Metodo Tequila"...)per far emergere
l'inconscio e il subconscio(E anche quella parte del conscio trascurata
o nascosta)dalle persone con il semplice dialogo.Niente appunti,una
pizza,magari un film,un giro per la spiagga con il paziente...Cose
così,attività comuni.
Prese un taccuino,un Molesquine nero dalla copertina sdrucita,una
matita H in mezzo,come faceva Hemingway,e scorse rapidamente,fra
annotazioni,scontrini e date,gli appuntamenti per il giorno.Non
lavorava un granchè,e spesso lavorava addirittura senza
compenso...I soldi li aveva fatti a Seattle,quando ancora credeva nella
psicanalisi dei Freud vari.E invece no,andava fatto tutto in un modo
diverso...Lo aveva capito solo due anni prima,all'età di 46
anni.Aveva preso,era fuggito alle Hawaii,a fare la bella vita ed
applicare il suo metodo per aiutare persone ad andare a casa usando
anche un pò del loro inconscio.
Ecco,erano le 10:22 di mattina,come potè vedere dal suo
orologio.E aveva un appuntamento fissato per le 10:30.La porta avrebbe
dovuto bussare da un momento all'altro.
L'appuntamento era stato fissato solo con ora e data,come al solito.Non
aveva nemmeno la più pallida idea di chi avrebbe dovuto
analizzare...
La porta di quell'appartamento 112 di un condominio di Aloha Beach
bussò.
"Chi è alla porta?"chiese.Per poi andare ad alzarsi,pronto
ad accogliere l'impaziente sconosciuto che aspettava dietro la porta il
diritto ad accedere al suo regno...Al regno del kaos.