ISTANTANEE - 'My first kiss' version

di Orient_Express
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Scatto terzo

Un incontro inaspettato può raddrizzare una giornata iniziata storta. Soprattutto quando riguarda un carissimo amico tornato senza preavviso dopo due anni passati dall’altra parte del mondo.
Il gridolino estatico di Kevin riempie il corridoio della Facoltà senza pudore alcuno, ed è subito un abbraccio virile quello in cui Eli lo stringe, quasi senza dargli il tempo di parlare, di spiegare, ed è un parlottare confuso di voci che si parlano sopra, che ci fai qui?, quando sei tornato?, ti trovo bene, sì, anch’io, mi sei mancato, scusa, lo sai come sono fatto, non mi piace telefonare, rimani?, penso di sì.
    -Allora, hai messo la testa a posto?- Eli lo guarda con gli occhi appena sgranati, quasi a sincerarsi che la sua figura sottile non sia frutto dell’immaginazione.
Kevin si stringe nelle spalle, un sorrisino imbarazzato che non conferma né smentisce, senza rispondere.
        -E i tuoi progetti?
        -Andati.
Eli non ha il tempo di chiedergli se con “andati” intenda “andati in porto” o “andati in fumo”: Jaeseop li interrompe arrivando chissà da dove, gli circonda le spalle con un braccio in un gesto di finta noncuranza.
        -Non mi presenti il tuo amico?- la sua voce sorride, anche i suoi occhi si accendono in una piega più viva.
        -Lui è Jaeseop, ma non sperare di sentirlo parlare in Inglese, in due anni non ha spiccicato-
        -Piacere- Jaeseop prende la parola con una foga che già da sola spiega ogni cosa.
        -Kevin, piacere mio!
Eli lo guarda sorpreso e uno sguardo gli basta: qualcosa nel suo sorriso gli fa capire.

Insomma, capiamoci.
Non è che Jaeseop pensasse d’innamorarsi, quando si è svegliato stamattina, e forse per questo col tempo si accorgerà di non riuscire a tornare con la mente al momento appena precedente lo strappo, neanche sforzandosi… È perché coglie impreparati e spazza via tutte le fragili resistenze mentali?
Jaeseop non pensava d’innamorarsi e di certo non pensava d’innamorarsi di lui, né tantomeno di uno come lui: spilungone e secco come un chiodo, con la voce acuta e il naso un po’ troppo grande, Kevin non si può di certo definire bello. Carino, sì, ma certamente non il tipo di cui Jaeseop pensasse di potersi innamorare, un altro giorno qualunque diverso da oggi.
Eppure, è successo.
Averlo incontrato ha tagliato in due la sua vita come una lama sottile: tornando indietro nei ricordi, Jaeseop un giorno si accorgerà di una crepa, una lieve frattura che ha separato netta la nebulosa di quella mattina dalla vividezza del disordine che Kevin gli ha piantato nel petto.
Jaeseop ha sentito la differenza tra la sua vita con lui e la sua vita senza di lui: tra questi due lembi di vita c’è un dislivello, e forse per questo tornando con la mente a quel giorno si accorgerà che i suoi ricordi cominciano da lì, dal momento in cui l’incontro con Kevin ha tagliato netto in due parti lo scorrere del tempo.
I suoi ricordi cominciano da quella frattura, come un nuovo punto di partenza.





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