I personaggi di questa ff sono tutti presi
in prestito da Takeiko Inoue tranne Miyu; ho rielaborato una vicenda a noi tutti
nota, per farla diventare coma sarebbe piaciuta a me.
NOTE: Tanto per intenderci,Miyu è la
nipotina di Anzai perché essendo orfana di madre fin da
bambina,rimaneva spesso con il suo vicino di
casa il sig. Anzai,che essendosi affezionato
alla bimba le chiede di chiamarlo nonno.
Buona lettura!!!
^___^
PICCOLO GRANDE AMORE.
By Manu_Hikari
-Aprite questa porta!Akagi, che state combinando
là dentro?-I professori del liceo Shohoku erano rimasti chiusi fuori della
palestra, all'interno della quale stavano avvenendo strani movimenti; Akagi
aveva serrato le porte per evitare che chiunque sapesse di ciò che accadeva al
suo interno.
Mitsui e i suoi avevano fatto irruzione nella
palestra con l'intenzione di vendicarsi di Miagy, e avevano rischiato di mettere
nei guai la squadra. L'entrata del capitano aveva posto fine allo scontro ed ora
Kogure si accingeva a narrare la storia di Mitsui.
-Molto tempo fa Mitsui giocava alla Takeishi con
la quale vinse il campionato e fu nominato miglior giocatore dell'anno. Poi
scelse di entrare a far parte dello Shohoku. Il primo giorno d’allenamento, noi
matricole ci presentammo e lui ci apparve subito molto determinato. Sosteneva
che avrebbe condotto la squadra alla vittoria del campionato. -Kogure si fermò a
guardare il volto della piccola Miyu che s’intristiva sempre più per la
nostalgia di quei tristi ricordi, poi continuò. -Quello stesso giorno il signor
Anzai venne a vedere gli allenamenti. Fummo molto sorpresi di vedere, in sua
compagnia, una ragazzina che indossava la divisa della scuola media
Takehishi."Presentati pure"le disse il signor Anzai. Lei fece un timido inchino
e accompagnò le sue parole con un dolcissimo sorriso"Salve ragazzi!Sono Miyu
Yoshida. Frequento la seconda classe alla scuola media Takehishi, siccome il
nonnino Anzai è il vostro coach, sarò la vostra aiutante!". Ma io fui ancora più
sorpreso di veder tornare Mitsui e Miyu a casa insieme, dopo gli allenamenti,
tenendosi per mano. Forse anche per questo Mitsui era così sicuro di sé .-.
In quel momento, fu chiaro a tutti che quei due
si conoscevano fin dai tempi delle medie e che il loro rapporto andasse ben più
in là di una semplice amicizia.
-Mitsui era il migliore, - Continuò poi Kogure -
non avrei mai immaginato quello che sarebbe successo. Giocando durante
l'allenamento Mitsui s’infortunò gravemente al ginocchio. I mesi che passò in
ospedale furono lunghi, quando ritornò il signor Anzai gli infuse coraggio e lui
ricominciò ad allenarsi. Purtroppo non era guarito del tutto e s’infortunò di
nuovo così non poté disputare le eliminatorie. Dopo allora non lo vedemmo più e
di conseguenza nemmeno Miyu venne più a farci visita. -
In quel momento la porta si aprì e il signor
Anzai fece la sua comparsa.
-Signor Anzai!-Esclamò Mitsui.
-Cosa succede, ragazzi? -Chiese il coach.
Mitsui stava inginocchiato e dai suoi occhi
sgorgavano lacrime che gli avevano rigato il viso sporco di sangue. Al pensiero
di ciò che aveva detto Kogure aveva capito che il basket era la sua vita;
voleva, anzi, doveva tornare.
-Signor Anzai, - Disse Mitsui - io voglio
giocare di nuovo!
Miyu tirò un sospiro, mentre si asciugava le
lacrime, quasi sapesse che Mitsui avrebbe presto pronunciato quelle parole, che
sarebbe tornato al basket.
-Allora, ci dovete delle spiegazioni!-disse poi
uno degli insegnanti rimasti fuori della palestra.
- E' colpa nostra. -intervenne allora
Mito-Mitsui ci aveva detto di voler lasciare il nostro gruppo per tornare nella
squadra. A noi sono saltati i nervi e siamo venuti qua per dargli una lezione. -
I professori si allontanarono con i teppisti
lasciando i ragazzi nella palestra. I ragazzi erano esausti e feriti. Le due
menager, Ayako e Miyu, allora curarono loro le ferite.
L'ultimo fu Mitsui, Miyu lo fece sedere e gli
pulì il viso dal sangue, gli disinfettò le ferite e gli applicò alcuni cerotti
sul viso. Posò poi la cassetta del pronto soccorso nell'armadietto. Prima di
andarsene si voltò e disse:
-Mitsui - il ragazzo si voltò -senti, ti voglio
bene, ma non so se ti amo ancora.
Detto questo si girò e si accinse ad aprire la
porta ma Mitsui le disse:
-Miyu, i miei sentimenti, invece, non sono mai
cambiati. Non ho mai smesso di amarti. -
Miyu non si voltò, né disse nulla. Aprì la
porta, uscì e la richiuse alle sue spalle.
Quella sera Miyu andò a letto molto presto.
Dalla finestra della sua stanza si vedeva il cielo limpido. A Miyu vennero in
mente tutte quelle volte che, abbracciata al "suo" Mitsui, n’aveva viste di
simili. Quanto lo amava. Eppure ora c'era qualcosa che la bloccava, che le
impediva di dimostrargli quell’amore che in realtà non era mai cessato.
Mitsui stava seduto a cavalcioni su una sedia,
sul balconcino della sua stanza, guardando il medesimo cielo. Pensava anche lui
alle sere che aveva visto con la sua Miyu. Improvvisamente cominciò a pensare
alle parole della ragazza."Ti voglio bene, ma non so se ti amo ancora". Più le
ripeteva e più si rendeva conto di essere stato uno sciocco, uno stupido ad aver
lasciato lei, il suo mondo, così dolce, così ingenua.
L'indomani il sole sorse sulla domenica della
prefettura di Kanagawa. Miyu si apprestò ad uscire per fare la spesa. Chiuse la
porta alle sue spalle e mentre girava la chiave nella serratura si portò una
ciocca di capelli dietro le orecchie. Quando si voltò per scendere lo scalino
che la separava dal vialetto che portava al cancello, vide Mitsui che
accorgendosi di lei disse:
-Ciao Miyu - si schiarì la voce-Esci?
Miyu sorrise un pò imbarazzata, sia per le
rivelazioni che i due si erano fatti il giorno prima, sia per l'imbarazzo di
Mitsui stesso.
-Già; devo fare la spesa e n’approfitto per fare
un giro in centro. -
-Senti. -Le disse poi Mitsui- Io devo fare una
commissione da quelle parti, che ne dici se ti accompagno per un tratto?
-Ok. - Rispose lei accennando un sorriso.
Lungo il percorso Mitsui guardò più volte Miyu e
notò che nell'aspetto non era cambiata quasi per niente, forse era solo un pò
più formosa e i capelli, che allora le arrivavano appena all'altezza del seno,
ora le toccavano i fianchi, lisci e luminosi.
Ma dentro, dentro era molto cambiata, era più matura era una donna.
E il suo cuore?Gli apparteneva ancora, o ormai
batteva per qualcun altro?E come poteva pretenderlo dopo tutto ciò che le aveva
fatto?
-Senti, io devo entrare qui. -Gli disse la
ragazzina distraendolo dai suoi pensieri.
-Va bene...allora...ci vediamo. -Disse Mitsui
voltandole le spalle e alzando una mano in segno di saluto.
Fatti i suoi acquisti Miyu uscì dal negozio e si
sentì chiamare; voltandosi vide che un ragazzo la salutava sorridendo.
-Ciao Jin, come stai?
-Bene!Ma guarda!Sei andata a fare la spesa. Dai
pure a me, quella borsa sembra pesante.
-Grazie Jin non faccio complimenti, toh!
Mentre i due ridevano per quest'ultima
performance, dal negozio del barbiere uscì Mitsui con i capelli tagliati(KE FIGO!!!!!!^___^
Nd Autrice) che, alzando lo sguardo, vide la ragazza in compagnia di Jin. Il suo
volto si riempì di delusione, voltò la faccia per non vederli e se ne andò.
“Dovevo immaginarlo, ”Pensò il ragazzo.“Soichiro
Jin, secondo anno, scuola superiore Kainan. Che stupido sono stato!Come ho
potuto solo sperare che lei mi amasse ancora…Mi ero illuso che sarebbe tornata
con me e invece…mi ha dimenticato del tutto…”
-Che cosa penserà ora Mitsui?-si chiese Miyu
scorgendolo, e senza capire neanche il perché, prese la borsa dalle mani di Jin,
si inchinò in segno di ringraziamento e rincorse il ragazzo. Jin si era
innamorato della ragazza ma sapeva bene di non poter competere con Mitsui; alzò
le spalle e se ne andò.
Finalmente, dopo tanto correre Miyu raggiunse
Mitsui nel parco.
-Mitsui, devi aver frainteso!
-Guarda che non devi giustificarti. - rispose
lui acido.
-Ma fra me e Jin non c'è nulla!-replicò Miyu
piangendo. La borsa della spesa cadde a terra e tutto il suo contenuto si
sarebbe versato se Mitsui non l'avesse raccolto.
-Hai visto?-disse poi sconsolato Mitsui-Sono
riuscito di nuovo a farti piangere, che frana sono!
Miyu si asciugò le lacrime-Finalmente ti sei
tagliato i capelli. Così stai molto meglio. -Disse per cambiare discorso. -Così
non fai più tanta paura!
-Già ora sono di nuovo quello di prima, da ogni
punto di vista. -Disse lui accennando un sorriso.
-Sei di nuovo il mio Mitsui. -mormorò lei mentre
le lacrime le scaturivano nuovamente dagli occhi.
Mitsui stava in ginocchio raccogliendo la spesa.
Guardò la ragazzina mentre lei cercava inutilmente di asciugarsi le lacrime che
le colavano incessanti sulle guance. Il ragazzo si rialzò.
-Non piangere Miyu, perché piangi?
La ragazza si fermò un attimo, come per pensare,
guardando nel vuoto. Mitsui le mise le mani sulle spalle, lei lo guardò in volto
e infine riuscì a sfogarsi, gettandosi fra le sue braccia.
-Io ho bisogno di te Mitsui, di stare con te!Non
avrei mai immaginato quanto sarebbe stato doloroso starti lontano. Non sentire
il calore del tuo abbraccio, non vedere il tuo sorriso; era troppo doloroso.
Così ho preferito dimenticare, allontanare da me il tuo ricordo, illudermi di
averti dimenticato. Ma non ce la faccio più!
-Calmati. -Disse il ragazzo stringendola a sua
volta- Sono qui adesso. Mi dispiace di averti fatto soffrire, non so neanche
spiegarti quanto tu mi sia mancata. -
-E allora perché non sei tornato? - Ribatté Miyu
appoggiata con la testa sul petto di Mitsui.
- Perché sono stato stupido, stupido e
orgoglioso!Non ce l'avrei mai fatta a tornare se tuo nonno non mi avesse detto
quelle cose, e ora che sono qui e ti stringo fra le braccia non mi sembra quasi
vero e mi sento molto meglio.
-Allora non lasciarmi più, Mitsui. Resta con me
e abbracciami forte. -Disse Miyu con un filo di voce.
D'improvviso entrambi si voltarono e si
guardarono negli occhi. Miyu aveva gli occhi bagnati di lacrime, così come il
viso. Mitsui gli accarezzò la guancia destra e le asciugò una lacrima che le
correva sul viso. Le si avvicinò e quando i loro nasi si sfiorarono le chiese:
-Posso?-.
Miyu chiuse gli occhi in segno
d’accondiscendenza e le sue labbra incontrarono quelle di Mitsui nel loro primo
bacio, che mai avrebbe potuto essere più dolce.
Fu la ricompensa dopo tante sofferenze e tanto dolore. E fu la prova che mai
nulla avrebbe più incrinato quel piccolo grande amore.
The End
Spero che vi piaccia è la prima fan fiction che
ho scritto. Scrivetemi please e mandatemi dei commenti o anche delle critiche se
volete.
CIRICIAO ^______^ !!!!!!!!!!
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