Le
lacrime scendevano irrefrenabili dagli occhi scuri di Bella, il volto
nascosto tra le braccia nel tentativo di soffocare invano i singhiozzi
che le stavano squassando il petto. Lenti e invisibili cadevano i pezzi
del suo cuore distrutto, raso al suolo da quella misera parola.
Addio.
Sentì la
sua anima tormentata chiedere pietà per il dolore atroce che
sembrava averla portata all’inferno.
Alzò lo sguardo, puntandolo sulla luna piena alta nel cielo.
Lui, il suo angelo, l’aveva abbandonata.
Senza motivazione,
senza spiegazioni, solo con quella parola detta con un tono freddo,
distaccato, come se di lei non gliene importasse minimamente.
Erano ormai passati
due mesi dalla partenza di Edward e da quel giorno Bella aveva perso la
voglia di vivere.
Aveva dolorosamente compreso che quel vampiro non l’aveva mai
amata.
L’aveva usata per movimentare la sua
eternità annoiata, giocando con il suo cuore a suo
piacimento, ammaliandola con quegli sguardi colmi d’amore che
sempre le rivolgeva. Tutte menzogne, bugie.
E dopo quei mesi
d’agonia, Bella decise di cancellare l’immagine di
quel ragazzo che era entrato con prepotenza nella sua vita donandole
sogni d’amore e felicità, e che con altrettanta prepotenza
l’aveva abbandonata con il suo dolore e le sue
lacrime.
Si alzò,
aprendo la finestra della sua stanza con un gesto rabbioso, sentendo il
vento gelido accarezzarle la pelle.
E per un secondo nella sua mente il vento venne sostituito da
due grandi mani bianche e fredde.
Scosse la testa
sentendo il suo cuore sanguinare.
La sua anima, seppur
ferita, si rimise in piedi, così come raccolse con lentezza
ciò che rimaneva del suo cuore.
E da angelo Edward Cullen per lei diventò demone
crudele.
Così, con
la forza dei disperati, strinse gli occhi scuri, gridando con tutta la
rabbia repressa ciò che sentiva per lui.
Non più amore, ma odio, un odio talmente profondo
da impiantarsi nel suo cuore offuscando il suo amore per lui.
< Ti odio
Edward Cullen > da quella voce trasparì furia,
rabbia, dolore, tristezza, risentimento e odio per la persona che le
aveva catturato il cuore e che ormai non poteva più
riprendere.
°°°
Due occhi color
topazio si aprirono di scatto nelle tenebre.
Un bellissimo ragazzo di circa diciotto anni alzò
il volto al manto celeste offuscato da alcuni alberi. E di nuovo
sentì strisciare come un serpente dentro di lui un dolore
pressante che sembrava volerlo uccidere.
Avrebbe preferito
morire piuttosto che sopportare quel dolore che albergava nel suo cuore
ormai morto da tempo.
La leggera brezza
scosse i capelli rossicci del ragazzo, Bella, mentre il
suo sussurro fu accompagnato da un fischio del vento come se volesse
portare via quel nome. Edward Cullen si prese la testa tra le mani
maledicendo quell’amore profondo che continuava a corrodergli
il cuore.
Aveva passato tutta
l’eternità in solitudine, seguito solo dal vento
gelido, ma quando aveva visto lei gli era sembrato di rivivere.
La prima volta che la
vide sentì come se il suo cuore fosse tornato a battere.
Si alzò in
piedi guardandosi intorno.
Lo circondava solo una
folta vegetazione, niente di più, era solo, solo per sempre.
Gli occhi color topazio, straziati, si posarono su un punto lontano, e
proprio lì intravide una figura nascosta all’ombra
di un grande albero.
Spinto da una forza a
lui sconosciuta si mise a correre velocemente e in meno di un secondo
si ritrovò di fronte a quella figura.
Fu come se il suo
corpo prendesse fuoco quando gli apparve davanti la figura di Bella.
I lunghi capelli castani scuri mossi dal soffio leggero del
vento, le labbra rosse e carnose curvate in un dolce sorriso, la pelle
lattea e quei due magnifici occhi scuri, pozzi senza fondo dove si era
perso troppe volte.
Il corpo snello
avvolto in un leggero vestito bianco mosso dal vento, sembrava un
angelo, il suo angelo.
Alzò una
mano piangendo lacrime invisibili.
Bella, la ragazza
gli sorrise più apertamente finchè non vide un
braccio avvolgerle la vita e dall’ombra uscire Jacob Black,
un sorriso cattivo sulle labbra.
< Mi dispiace
freddo ma lei è mia ora > quella parole mandarono su
tutte le furie Edward che si scagliò su di lui colpendolo
con un pugno.
L’albero
cadde a terra rotto dal colpo del vampiro, era solo un sogno.
Si portò la
mano intatta tra i capelli, urlando di dolore per ciò che
stava passando.
È colpa tua, sei tu
che l’hai lasciata andare, una vocina velenosa
continuava a rimbombargli nella testa.
È per il suo bene,
il sussurro di Edward risuonò per l’immensa
foresta come un tuono.
Era per il suo bene,
lui era un mostro e poteva farle del male.
Cercò di
convincersi di questo ma più ci pensava, e più si
accorgeva di quanto le sue convinzioni andassero lentamente sfaldandosi.
Si mise a correre
senza meta continuando ad urlare tutto il suo dolore, così
come Bella dalla sua finestra urlava il suo.
Le urla di due persone
legate da un amore immortale da cui nessuno dei due poteva sfuggire.
E per quanto entrambi
cercassero di odiarsi a vicenda, sapevano in fondo al loro cuore che
erano tutte bugie.
Era come un castello di carta che a un solo soffio di vento
sarebbero crollato.
Un muro di
falsità per coprire una verità troppo dolorosa da
accettare.
Questo era
ciò che cercavano di fare, ma nessuno dei due sapeva
ciò che stava per accadere.
Perché c
‘era qualcuno che nell’ombra bramava un' anima.
Una creatura oscura
progettava nell’ombra il rapimento di colei alla quale
apparteneva quell’anima così battagliera e potente.
L’anima di
colei che quella sera decise di rinnegare quell’amore
maledetto.
Continua...
Ciao ho pensato di fare una fanfiction su questa coppia
perchè l'adoro, spero che siate interessati alla trama! Vi
assicuro che ce ne saranno delle belle e che ci saranno molti capitoli
e colpi di scena. Spero che mi lasciate dei commenti,
affinchè io la posa continuare, e che vi piaccia.
Vi avviso che sono per gli Happy Ending perciò spero che
piacciano anche a voi.
Vi ringrazio in anticipo, baci baci Gold Eyes
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