Pepperony verdi fritti alla fermata del treno

di Aout
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Nda. Capitolo ambientato alla fine del primo Iron Man



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Presuntuoso egoista



- Lei è Iron Man.
- Già.
- Ed era… era proprio necessario farlo sapere anche a tutto il resto del mondo.
- Temo di sì.
Correvano.
Stavano correndo per scappare dai giornalisti.
Dannato presuntuoso egoista.
Perché sono ancora qui?
- Signorina Potts, tutto bene?
Tony si girò verso di lei, guardandola negli occhi con quel suo sguardo da cucciolo piccolo e innocente, ignaro dei mali del mondo.
Presuntuoso, egoista e dannatamente…
Ah, sono una stupida.
- Di qui, Signor Stark, alla macchina. – disse qualcuno davanti a lei, aprendo una porta sulla sinistra.
- Macchina? Mezzo superato. Oggi c’è bel tempo, Happy, non l’hai notato? Ottime condizioni di volo, mi dicono.
Una stupida imbecille idiota.
Mi meriterei un premio.
- Signor Stark?
- Sì, Pepper?
Sorrideva, sorrideva lui.
E chi avrebbe dovuto mettere le cose a posto?
Io un’idea ce l’avrei.
- Lei non… almeno cerchi di non farsi uccidere.
- Ci proverò. Non sarà certo preoccupata per me adesso, vero?
Preoccupata? Preocc…
Mal di testa, mi sta venendo un fortissimo mal di testa.

- Ci vediamo a casa, Signorina Potts. - le disse e, dopo aver fatto un assolutamente inappropriato saluto militare, si allontanò verso un imprecisato punto sulla sinistra.
Ah, non ne voglio sapere niente, proprio no.

- Signorina Potts.
- Grazie, Happy. – disse, entrando in macchina dalla portiera che le era stata appena aperta.
Si sedette, chiuse gli occhi e sospirò.
Poi, con calma, prese il cellulare in mano.
- Dove andiamo? – le chiese l’autista.
- Miami. Ah, vedi se riesci a seminare la macchina nera che ci sta seguendo.
Perché, ovviamente, se non fossero implicati ufficiali governativi infuriati, il gioco non sarebbe sufficientemente interessante, divertente. Non sarebbe sufficientemente alla Tony Stark.
Prese un altro profondo respiro, ci voleva proprio, e poi digitò un numero sul display.
- … una conferenza stampa, sì ha capito bene, un’altra. Sì, sì, veda di rimediare i soliti contatti e di organizzare il tutto. Quando?
Fuori dal finestrino, uno strano oggetto volante rosso-dorato lasciava una più che evidente scia luminosa nel cielo terso.
- In fretta. Il più in fretta possibile.
Lui è Iron Man ed io voglio decisamente un aumento.






Note: Visto che negli ultimi tempi non ho assolutamente il tempo per scrivere, ho deciso di pubblicare questa cosuccia risalente a qualche mese fa. È il primo capitolo di una raccolta tutta dedicata alla coppia, spero vi piacerà, non so bene cosa aspettarmi.
Piccola precisazione: quando parlo di agenti infuriati intendo Phil Coulson e Co che, alla fine del primo Iron Man, si erano promulgati a cercare un alibi a Tony, così che non si sapesse in giro fosse una specie di super eroe. Giusto per intederci ^_^
(Il titolo della raccolta si ispira a quello del film “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno”)




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