Team Galassia

di DeathOver
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Sinnoh, Duefoglie (quartiere ricco): 15 maggio.
(Terza persona)
Una bambina dai capelli scarlatti guardava un muro davanti a lei, con lo sguardo perso.
Nessuno sapeva della sua esistenza, tolti i suoi genitori e le cameriere a cui l’avevano affidata, e lei non sapeva dell’esistenza di qualcosa oltre quel muro. Quel muro altissimo e grigio che circondava tutta la villa, quel muro che fissava per almeno mezz’ora tutti i giorni.
-Signorina, dovete andare a studiare geografia!- una donna sulla ventina apparse di fronte a lei.
Aveva i capelli fucsia e una divisa nera con una grossa R rossa stampata sopra. Come tutte le altre ventisette cameriere in quella casa, tutte uguali.
La bambina rientrò in casa, lanciando un ultima occhiala al muro grigio: chissà se sarebbe riuscita, un giorno, a scavalcarlo, e a uscire da quella casa, fin troppo grande per lei.
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(Prima persona)
-Scarlet Rocket!-
Mi girai di scatto, mentre la Signora Maestra mi riprendeva per la terza volta in pochi minuti.
Miss Aria, la Signora Maestra, era sempre severa con me, e mi diceva spesso che se non studiavo, e quindi se non mi potenziavo non sarei mai tornata a casa mia.
Ero la primogenita di Giovanni Rocket, capo del Team Rocket, e come tale dovevo essere forte, furba e abbastanza arrogante, se volevo, un giorno, diventare degna del cognome dei Rocket.
Ma io ero tutto il contrario: ero di natura abbastanza codarda, ingenua e gentile, negata per le lotte Pokemon. Per questo mio padre mi mandò a Sinnoh, il luogo da cui ha avuto inizio la creazione del mondo.
Le mi giornate erano sempre piene di impegni, e il mio poco tempo libero lo passavo a fissare un muro: il muro che circondava la grande villa.
Ogni tanto mi sfiorava l’idea di uscire, ma ogni volta pensavo che non sarei riuscita a cavarmela, lì fuori.
Le mie giornate continuarono così per quattro, lunghissimi anni, finché un giorno…
-Signorina Scarlet!- una cameriera spalancò la porta di camera mia mentre leggevo un romanzo insieme al mio Glameow, da me abbreviato come Glam: aveva il fiato corto e sembrava molto agitata.
Mi disse che un ragazzino aveva sgamato i piani del Team Rocket, che Giovanni aveva perso il ruolo di capopalestra. Mio fratello era riuscito a scappare a Jotho, mia madre era andata a Mogania e di mio padre si erano perse le tracce.
Finale della favola? Semplice: la villa era stata confiscata, le seguaci che mi badavano arrestate e di me non si sapeva neanche l’esistenza.
La signorina che era venuta a farmi il resoconto sulla situazione mi aveva detto di stare tranquilla, che ci avrebbe pensato lei, ma non ne ero così convinta.
La notte stessa decisi di prendere Glam, prendere in prestito un Skitty e uscire: fu così che iniziò la mia storia, o meglio, quella del Team Galassia.


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Angolo dell'autrice

Buonasera a tutti!
Poco tempo fa ho ritrovato questa storia, scritta un bel po' di tempo fa, e mi sono detta "Perché non provare a pubblicarla?" ed eccoci qui!^^
La trama è stata rivista e migliorata, sono stati aggiunti personaggi e diminuiti i capitoli!^^
Kiss!<3
Giu-chan




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