NOTE:
siamo su Fast and Furious, la
serie intera. Però abbiamo già passato tutti gli eventi del sesto,
quindi è dopo il ritorno di Letty. Chi non ha visto l'ultimo basta
che sappia che lei torna, così non rovino la sorpresa a nessuno. E'
da sempre che penso che sti qua non me la raccontano giusta, però
era difficile cimentarsi nell'impresa di mettere luce sul loro
rapporto, ci sono le loro donne che fra l'altro mi piacciono molto.
Quindi ero indecisa ma film dopo film mi mettono i manifesti, ormai è
impossibile non vederlo. Certi momenti manca proprio che se lo
dicano, vivono uno per l'altro. Sono fantastici. E li adoro. Parlo di
Dom e Brian, credo sia chiaro. Quindi questo è il pensiero di Brian
su Dom. Ci sarà il pensiero di Dom su Brian e poi la rivisitazione
della loro storia incentrata sul loro rapporto. I retroscena mai
raccontati e cose simili. Però è da scrivere, quindi non so quando
arriverà. Però arriverà. Intanto... buona lettura. Breve ma sempre
buona! ^_-
Baci Akane
BRIAN
Sono cambiato,
è vero.
Ad un certo
punto non ero più un
poliziotto, ero un criminale. O qualcosa di simile.
Però penso che
sia successo molto
prima di quando ho deciso di lasciare la polizia prima e l'FBI poi...
Quando sono
cambiato?
A volte ci
penso.
Ho passato gran
parte della mia vita a
cercare di capire da che parte fossi, ero tormentato, insoddisfatto.
Prima in polizia come infiltrato perchè avevo la faccia da
delinquente, poi l'ho lasciata e sono passato veramente dalla parte
dei delinquenti. Poi non ero ancora contento e sono andato all'FBI.
Non mi piaceva comunque ed ho finito per lasciare anche quello.
Quando sono
stato contento, in
definitiva?
Quando mi sono
riunito a Dom e agli
altri.
Dunque?
Quando sono
cambiato?
Penso che sia
successo quando ho
incontrato Dom, è lui che mi ha 'rovinato'. Questo in effetti l'ho
sempre pensato. Ma non subito. Non dal primo istante in effetti...
Quando è
successo?
C'è stato
qualcosa in quel periodo,
quando ero infiltrato come poliziotto e cercavo di entrare nelle sue
grazie.
Ripenso a tutti
quei giorni, giorni
molto intensi, giorni decisivi per la mia vita, per la mia svolta.
È lì che sono
cambiato...
Le volte in cui
io e Dom lavoravamo
insieme all'officina mi piacevano molto, ogni giorno di più.
Arrivavo a dimenticarmi che ero lì per lavorare, mi trovavo bene e
basta e più scoprivo di lui, più mi affascinavo. Mi ha ammaliato
quasi subito, è diventato un'ossessione ma non proprio... è stato
più... più un voler fare parte del suo mondo e non un doverlo
essere.
Lentamente mi
diceva più cose di lui e
mi piacevano, cioè ha avuto una vita tormentata e ne sono rimasto
come ammaliato, non so che dire di preciso.
Però c'è stato
effettivamente un
istante in cui mi sono preso da lui fino a questo punto.
Al punto da
dire che non ne sarei mai
uscito.
In un istante
mi viene in mente Mia e
le sue parole, quando Dom mi ha detto che ci avrei messo un sacco di
tempo per fargli l'auto che gli dovevo e che l'avrei fatto lì nella
sua officina impiegandoci tutto il tempo necessario per farla bene.
Lì lei mi ha
detto una cosa che mi ha
messo i brividi e non ho capito bene perchè.
'Ora sei suo.'
Sul momento non
ho nemmeno capito il
senso, che c'entrava? Lavorare per lui?
Era quello a
cui miravo.
Ora ero suo...
sì, ripensandoci ora
penso che in effetti è stato quello a cambiarmi perchè mi sono
venuti i brividi e mi sono sentito felice e realizzato.
Davvero
maledettamente soddisfatto come
poche volte mi sono sentito.
Quella volta ho
creduto che fosse
perchè era ad un passo dal mio obiettivo di infiltrato, ma ora posso
dire che quello non c'entrava proprio.
Piano piano la
mia metamorfosi è
arrivata per un semplice motivo.
Mi piaceva
stare con lui e far parte
della sua vita.
Mi piaceva
essere suo.
Mi considerava
una sua proprietà in
pratica, io correvo per lui, io mi facevo il culo e lui i soldi. Lo
dovevo ripagare per l'auto che aveva vinto e che gli avevo distrutto.
Insomma, è
così.
Però il fatto
che avessi Mia mi ha
impedito di vedere le cose come stavano.
Quando l'ho
fatto scappare sapevo di
aver fatto la cosa giusta, lì ho scelto seriamente la mia parte,
però lui se ne è andato, lei non mi ha più voluto vedere ed ho
sofferto più per lui che per lei. Ho lasciato la polizia, sono
andato con altre donne ed intanto ho riversato in Roman quello che mi
rodeva per Dom.
Ho voluto
aiutarlo pensando che fosse
un po' come Dom, un mezzo criminale travolto dagli eventi e da una
vita difficile.
Non lo so...
Sono rimasto
tormentato dalla figura di
Dom e mi chiedevo se stesse bene e che vita facesse.
Non sapevo
farmene una ragione.
Mentre vedi,
con Mia non ho avuto
grossi problemi a superarla.
Quando li ho
rivisti è stato
devastante, come un treno in corsa. Letty mi ha chiesto una mano ed
io gliel'ho data. Per riabilitare Dom. per lui ero di nuovo pronto a
tutto anche se adesso avevo una nuova carriera in FBI e tentavo di
rimettermi in carreggiata.
Continuavo ad
essere insicuro,
tormentato, senza una meta.
Correvo sempre
e non sapevo mai per
dove, le volte in cui ero sicuro era quando facevo qualcosa per Dom.
Quando l'ho
rivisto è stato difficile
non capire che non l'avevo mai messo via e che non avrei mai potuto,
però è stato facile perchè c'era anche Mia e mi sono concentrato
su di lei.
Ha bloccato
quel genere di sentimento,
ho pensato di amare lei, ho pensato che lei fosse perfetta e così ho
accettato Dom solo come mio amico.
Mi è stato bene
a lungo, ci sono
riuscito, ho fatto una buona vita, felice, ho avuto una famiglia, ho
fatto molte cose e sempre con loro. Mia, Dom... Roman... cose
incredibili e soddisfacenti, devo dire.
Mi hanno sempre
tenuto occupato.
Occupato a rimanere vivo.
Poi lei è
rimasta incinta e mi ha
preso ulteriormente.
Di conseguenza
non mi sono mai fermato
davvero, poi il bambino è nato e come potevo?
Insomma... sono
successe una serie di
cose che mi hanno impedito di guardare in faccia la realtà.
Poi lui c'era
sempre, abbiamo sempre
agito uno in funzione dell'altro. Siamo sempre stati comunque le
persone più importanti delle nostre vite.
Adesso che c'è
questo momento di
tregua... adesso che il bambino cresce, Letty è tornata, noi siamo
di nuovo a casa a Los Angeles, il gruppo è riunito... adesso è
diverso.
Posso pensarci.
Devo.
Non ho molta
scelta.
Perchè mi
dicevo... è come un
fratello. È importante. È normale che sia tutta la mia vita...
anche Mia lo è.
Ma è diverso.
Mia è una persona
importantissima in un altro modo, è la madre di mio figlio, l'adoro.
La amo, in un certo modo. Però senza di lei andrei avanti, l'ho già
fatto. È senza Dom che non penso potrei più.
Ci sono stati
molti momenti in cui ho
pensato che non ce la facesse, mi sono sentito morire. Ho pensato è
finita. Io mollo. Se lui non torna io non continuo.
E non so bene
in che senso intendessi.
Penso sarei
potuto sparire dal mondo,
non lo so.
Io adoro Mia ma
Dom... Dom mi è
entrato dentro in un modo che non so dire.
Mi è entrato
prima lui, poi il suo
mondo e tutto quello che lo riguardava. Mia era il suo mondo. Era
parte di esso.
Quindi capisco
anche il senso della sua
esistenza nella mia vita.
È come un
assicurarmi che Dom sia
sempre con me.
Però ora che è
tornata Letty io mi
sto sentendo... Dio, non pensavo davvero di potermi sentire in questo
modo.
Quanto sono
imbecille.
Sono geloso, è
questa la verità!
Mi dà fastidio
quando sono insieme,
dannazione. Quando si baciano. Quando lui guarda solo lei.
Mi dà fastidio.
Così sto con Mia e
supero la cosa.
Lei mi rilassa,
mi fa bene.
Però appena li
rivedo mi salgono i
nervi.
D'altronde ha
fatto una vita martire
per lui. E io per Mia. Beh, più o meno. Più che altro io l'ho fatta
per riunirmi a lui e per tenermelo vicino, impedirgli di fare l'eroe
solitario.
So che lui è
innamorato di lei per
davvero, certe cose le vedi e basta. Sono proprio così.
È inutile stare
tanto a girarci
intorno.
A cosa serve?
A niente... è
così e basta...
Lo posso
digerire, lo posso accettare.
Mi può andare bene.
Tanto lui
resterà qua per sempre, per
la famiglia. Per noi. Per me.
Resto sempre
importante, il più
importante. O il secondo.
Chi lo sa.
Però mi può
bastare.
È solo un amore
platonico. Non posso
dire che lo vedo solo come un fratello, mentirei a me stesso ed ormai
sono abbastanza grande. Non posso fare sempre così.
Dopo aver
passato metà della mia vita
a cambiare di continuo idea su chi volevo essere, è ora di guardare
subito in faccia la realtà.
Amo Dom. Sono
un imbecille, però è
così.
Anche lui mi
ama, ma per lui è un
volermi bene, ama Letty, va bene. Non ha importanza.
Me lo farò
andare bene.
Tutto qua.
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