In the darkness I saw your face

di Nahash
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Note: Questa è una breve ff su Gojyo, sui suoi sentimenti, le sue introspezioni, quando è lontano dal gruppo, quando è tutt'uno con se stesso.
E' un esperimento, spervo vi piaccia. Siate clementi XD


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Starsene da soli era la fase perfetta per entrare in comunioni con se stessi. Quella sensazione però non gli piaceva affatto. Non era una situazione che ricercava, ma la costrizione degli eventi lo riportavano sempre a compiere le stesse cose, quasi fosse un mistico rituale.
La solitudine era davvero un sentimento fastidioso, ti scavava una sorta di vuoto dentro, un cratere immaginario all'altezza dello stomaco, era così pesante da svuotarti lentamente, lui lo sapeva bene. Era proprio quella, e non solo, che gli faceva cercare ogni sorta di donna, piacente, disponibile per fargli un po' di compagnia, ma poi? Dopo l'atto sessuale che cosa c'era? Il nulla, c'era il rammarico di non provare niente, la sensazione di vuoto dovuta dalla passata eccitazione, lo svuotamento del corpo e dell'anima.
Se ne stava sul quel letto dalle lenzuola bianche mentre fumava pigramente la sua tanto amata sigaretta. Davanti a se c'era solo il soffitto altrettanto candido. Se qualcuno lo avesse potuto vedere sicuramente avrebbe scorto una nota malinconica, profondamente triste nei suoi occhi che fissi guardavano il nulla, pensieroso sul vuoto che sentiva, sul dolore che provava.
Era un freddo immaginario quello, un freddo dell'anima che nessuno riusciva a scaldare o quasi.
Piegò la testa di lato, guardando la finestra e la luce che proveniva dalle altre stanze, sentiva gli schiamazzi, ma li sentiva ovattati, quello che intravide dalla finestra, era il volto dell'unica persona che riusciva a farlo sentire complice, a farlo sentire meno solo, a richiudere violentemente quel vuoto che si creava all'interno di se.  Non sapeva perché aveva intravisto l'immagine di Hakkai tramite il vetro trasparente a tratti sporco di quella stanza. Sorrise appena, uno dei suoi sorrisetti sghembi e maliziosi scuotendo il capo subito dopo, alzandosi pigramente dal letto. Era ora di tornare.





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