Sentii lo scatto della maniglia della porta. Avrei voluto scomparire,
tornare a casa, cazzo, avrei preferito rifarmi trenta volte la sessione
di esami piuttosto che essere lì. La mia
razionalità
riuscì ancora ad avere la meglio. Guardai verso di lei, e
strabuzzai gli occhi, non potevo crederci. Era completamente nuda e
portava sotto il braccio un materassino da palestra. La osservai tra il
divertito e lo scioccato mentre stendeva in tutta
tranquillità
il materasso sull'erba e si stendeva sopra. Mi venne da ridere. Si
prendeva la tintarella di luna. "Questa è strana davvero"
pensai. Di nuovo mi sentii rassicurata. Capita a tutti di essere un po'
fuori di testa, magari era ubriaca.
Rimase qualche minuto coricata e perfettamente immobile, poi si
girò su un fianco ed iniziò a fare ginnastica. La
vidi
contorcersi in modi disumani, come i contorsionisti del circo, mentre
provavo una sensazione strana...
una sensazione mai provata, neanche con gli uomini. Non mi eccitavo
così neanche a vedere Slash nudo. "Sono lesbica" pensai. Non
era un pensiero buttato lì, perché non ragionavo
più. Era una certezza.
"Merda". I miei genitori non erano esattamente gay-friendly, quando mio
fratello aveva fatto coming out, dichiarando di voler andare a vivere
con il suo fidanzato, l'avevano cacciato. Solo io mi tenevo in contatto
con lui. Mi aveva portata qualche volta in locali gay, e mi ero sentita
"a casa".
Focalizzai nuovamente la mia attenzione su Ombra. Girava per il suo
giardino, ballando, contorcendosi, saltando, come rapita da una musica.
Ma il silenzio era totale. Anzi, c'era troppo silenzio. Anche in un
paesino di notte si sentono dei rumori. Ma quella sera era
completamente silenziosa. All'improvviso sentì anch'io una
voglia irresistibile di ballare. Nella mia testa risuonavano melodie
arcane, suoni mai esplorati dall'uomo, indescrivibili. Mi mossi per
tutta la casa e scesi in giardino. Ballai e ballai, forse per tutta la
notte, spogliandomi di tutto ciò che avevo addosso
perché improvvisamente sentivo un calore insopportabile. Era
una sensazione del tutto nuova, diversa da qualsiasi trip di droga che
avessi mai avuto le poche volte che mi ero fatta di LSD o fumata una
canna. Era, non so, diverso. Ancora adesso non so spiegarlo. So solo
che era una sensazione libera, come se di lì a poco avrei
spiccato il volo e sarei entrata in un altro mondo, dove sarei stata
libera, onniscente, una divinità.
Mi svegliai alle prime luci dell'alba. L'aria era fresca sulla mia
pelle. Ero in giardino, sotto l'acero che vi cresceva, come mamma mi
aveva fatta, come si suol dire. Ricordai cos'era successo la sera
prima. O meglio, ricordavo fino a quando mi era venuta voglia di
ballare, il resto era confuso. "Devo aver bevuto" pensai. Ma sapevo che
ero sobria. Ed Ombra, di cui non c'era traccia nella casa vicina,
c'entrava qualcosa. Ne
ero certa.
The
corner: scrivo ad ore infami e me ne rendo conto, quindi
perdonate le possibili tavanate che potreste leggere. La nostra cara
Chiara sembra fatta, lo so. Ma questa non è una storia
verosimile. E accadranno delle cose.... Niente anticipazioni. Ogni cosa
a tempo debito. Le recensioni sono gradite :)
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