La luna come riflettore

di Hika Uchiha
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La luna come riflettore.


Nana - Ai Yazawa.



Hachi reggeva la penna tra le mani con poca forza, con delle lacrime che scendevano copiose sulle sue guance.
Quindi cerca di fare il prima possibile il tuo debutto nel mondo del professionismo...
Sentì il cuore batterle così forte che a malapena riescì a respirare. Le rivenne in mente il momento in cui Nana aveva cantato per la prima volta a Tokyo, in quell'appartamento, pronunciando quelle parole in un inglese senza senso. Quanto era stata felice quella sera, quanto aveva voluto che tutto quello non finisse mai.
... E canta tutte le tue canzoni.
Già, quelle canzoni così enigmatiche e piene di sentimenti.
Le lacrime bagnarono la carta bianca, così decise di lasciar perdere. In fondo, a cosa serviva una lettera? Nana di sicuro non sarebbe tornata da lei con gli occhi a cuoricino, né tantomeno l'avrebbe chiamata. Aveva fatto una cosa orribile, lo sapeva.
Riprese la penna tra le mani, stringendola in modo ossessivo e fissando quelle poche parole. Singhiozzò, toccandosi la pancia.
A prescindere dalla persona di cui mi innamorerò, Nana... per me esiste un solo eroe, e quell'eroe sei tu.
Hachi si ripeteva quella frase in testa velocemente, singhiozzando. Sono così vere e allo stesso tempo così tristi... In poche parole stava dicendo che nonostante la lontananza, nonostante il fatto che non si sarebbero più viste, Nana sarebbe rimasta per sempre la sua dolce e cara eroina, unica nel suo modo e allo stesso tempo nella voce.
... Perché a questo mondo non c'è nessuna che sia eccezionale come te...
Altre lacrime copiose le bagnarono il viso.
Finora... e per sempre.
Si coprì con le mani la faccia, battendo un pugno su quel tavolo.
Hachi, in quel momento, sperò con tutta se stessa che Nana venisse da lei, che aprisse quella porta e che l'abbracciasse dicendo che sarebbe andato tutto bene, che poteva tranquillamente gettare quella lettera, promettendole che sarebbe rimasta per sempre al suo fianco.
Ma quello era solo un sogno impossibile...
Lasciò la lettera sul tavolo... Ne era certa, Nana avrebbe capito.
 
Ren lesse le ultime parole di quella lettera dolce e allo stesso tempo straziante, guardando la compagna piangere.
«Perché sei così triste? Questa non è una lettera d'addio, ma un'ardente lettera d'amore.»
Per me esiste un solo eroe, e quell'eroe sei tu...
«Vai a trovarla, Nana, chissà come sarà felice.» Ma...
«Perché dovrei, Ren?» Gli occhi del ragazzo si illuminarono improvvisamente, così incominciò ad accarezzare i capelli di Nana dolcemente.
«Perché questo è il compito degli eroi.» E in quel momento numerose lacrime cominciarono a bagnarle il viso.

"Ti fidi di me, Hachi? Bene, allora ti prometto che realizzerò tutti i tuoi desideri.
Sarò il tuo solo eroe,
imperfetto allo stesso tempo,
ma anche forte e determinato. Farò tutto questo non solo per me e per la mia carriera, ma soprattutto per te.
Te lo prometto, Hachi."






Salve! Avrei dovuto aggiornare il ventidue aprile, ma alquanto pare il ritardo ce l'ho nel sangue. Tralasciando stupidità varie, volevo parlarvi di questa flash-fic: ricordate il momento in cui Hachi ha scritto la lettera a Nana? Bene, per me quello è stato uno dei momenti più belli e significativi dell'intero manga. Conosco la lettera a memoria, mi piace tanto. Bene, ho provato così ad indossare i panni di Hachi, anche se sono convinta di non esserci riuscita.
Poi, beh, io non sono Ai Yazawa, non so emozionare, perciò se fa schifo, ehhh, prendetevela con me.
Per il resto lascio tutto nelle vostre mani, soprattutto se ci sono errori - eh sì, ci sono e ne sono certa - e tanto altro!
A presto ^^

Hika Uchiha




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