Auf Wiedersehen

di Son Manu
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La bara ancora aperta, contenente l’uomo che aveva sempre, segretamente amato per anni, forse addirittura fin da quando erano bambini.
Gli occhi chiusi, le mani giunte in grembo e l’espressione beata di quello che una volta fu un grande guerriero, giaceva ora in quella chiesa per l’addio dei presenti.

Arrivarono tutti; il fratello minore in prima fila a capo chino e al suo fianco lei : bellissima, dai capelli nocciola, la voce spezzata dai singhiozzi e le lacrime che le arrossavano gli occhi.
Lui era lì a pochi passi da loro, sembrava stesse riposando. Per un brevissimo istante volle credere che fosse tutto uno scherzo, che quel ragazzo sfrontato e pieno di sé  sarebbe apparso dietro di loro, burlandosi di tutti i presenti e che l’avrebbe presa in giro per tutto il giorno e così quelli successivi.
Un piccolo e amareggiato sorriso dipinse le sue labbra sottili, immaginando la scena nella sua mente, sperando con tutto il suo cuore che non fosse solo una sua fantasia, ma tutti sapevano, la bella brunetta in particolare, che non sarebbe più tornato tra loro.
Per anni aveva vissuto con un uomo che non amava pensando costantemente a lui, fingendosi di non sopportarsi l’un l’altro per tutto questo tempo.
Solo una volta si amarono, poco prima dello scoppio della guerra e quella fu l’ultima volta che lo vide, vivo.

Se solo gli avesse detto quello che provava veramente…
 
Un piccolo uccellino planò sopra la bara di fronte Elizaveta, cinguettando malinconicamente verso l’uomo privo di vita, quasi volesse chiamarlo inutilmente o rivolgergli l’ultimo saluto.

Quel giorno si annunciò definitivamente la fine del grande Prussia.





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