Eccomi qua pronta per un’altra ficy…però devo avvertirvi che
questa storia è partita con una base triste, poi starà a voi decidere se questo
sarà vero o no…va bè prima di cominciare ringrazio in anticipo tutti quelli che
recinseranno o solamente che leggeranno la storia…
-“Pronto, sono Nana chi parla?”-
-“signorina Komatsu?-la voce dell’uomo sembrava
preoccupata-“sono il dottor Tanaka dell’ospedale centrale di Tokio, abbiamo
trovato il suo numero nel caso e fosse capitato qualcosa…la signorina Osaki….”-
Hachi ebbe una strana sensazione che gli percorse tutta la schiena.
-“Si fermi! Arrivo”- e riattaccò.
Era così preoccupata, non sapeva come comportarsi, l’unica
cosa sensata fu quella di chiamare Nobu per farsi venire a prendere..
-“Rispondi, rispondi, rispondi…ACCIDENTI Nobu, dove ti sei
cacciato?!”-in quel momento qualcuno rispose al telefono.
-“Plonto?”-
-“Mitsuyo, amore della mamma, me lo passi papà, e molto
importante”-
-“Ba bene…papàààààà!!! Mamma ti buole”- sentendosi chiamare
dalla bambina, appoggiò la scatola di cornFlakes sullo scaffale e si avvicinò
al carrello della spesa.
-“Cara, hai dimenticato di dirmi qualcos’altro che devo
comprare?perché io e suko…”-
-“devi subito tornare a casa…Nana è in ospedale!”-
-“Cosa? Nana? Ospedale? Arrivo, prendo la bambina 5 minuti e
arrivo aspettami al portone”- e riagganciarono. Scese le scale e Nobu arrivò
proprio in quel momento e partirono.
-“Che è successo?”-
-“Non lo so,non…andiamo all’ospedale subito!”- Durante il
tragitto, fu invasa da mille emozioni e quei 10 minuti che separavano la sua
casa dall’ospedale le sembrarono lunghi un’eternità. Pensava, pensava e se
c’era una cosa che odiava fare era pensare….la faceva deprimere e quella era
una di quelle occasioni che a Hachi piaceva definire come “ad alto contenuto
depressivo”.
-“Nana, va avanti io trovo parcheggio, lascio la bambina
alla nursery e ti raggiungo”- fece cenno di si con la testa e scese dalla
macchina. Quell’ospedale…quell’ospedale le ricordava quando non più di due anni
prima c’era lei ricoverata.
-Nana, secondo te come la dovrei chiamare?-
-Hachico, cosa vuoi
che ne sappia io di nomi?-
-E dai fai uno sforzo,
voglio scegliergli un nome che piaccia a tutte due se no non va bene!-
-chiamala Mitsuyo!-
-Mitsuyo? E dove lo
hai sentito?!-
-dai suona bene, no?-
-In effetti…bene
allora si chiamerà Mitsuyo-
-Uhmm!
Davvero?!...davvero vuoi chiamarla così?!?-
-Certo!!! E tu sarai
la sua dolce zietta Nana che l’alleverà a pane e sex pistols, così avrò una
piccola Nana in miniatura…ehehe!-
-bene allora se la
metti così…-
Quel nome, lo avevano scelto insieme, in quello stesso
ospedale ed ora, per colpa del grande demone celeste, c’era lei in
quell’ospedale e non era certo per un avvenimento così bello.
-“Mi scusi…”- Hachi si rivolse alla segretaria che stava
armeggiando con il computer-“sto cercando una ragazza si chiama Osaki e…”-
-“si certo…4° piano, terapia intensiva”- sembrava come se la
donna la stesse aspettando, come se avesse percepito il suo arrivo. Mentre
percorreva quegli infiniti corridoi, si sentiva gelare il sangue ogni volta che
si ripeteva “terapia intensiva”…(Terapia
intensiva, terapia intensiva…allora è davvero grave, Nana ti prego dimmi che
non hai fatto delle cavolate, ti prego, ti prego fa che non sia così.)
Finalmente trovò il reparto, ad ogni passo il suo respiro si
faceva sempre più affannoso per la paura d’averla persa per sempre, la cercava
in ogni stanza in ogni letto, ma niente alla fine si decise a chiedere ad un
infermiera.
“scusi sto cercando una ragazza si chiama Osaki, dovrebbe…”-
non fece in tempo a finire che si senti chiamare.
-“Komatsu? E lei la signorina Komatsu?”-
-“si sono io…”-
-“ecco…sono il dottore che prima le ha telefonato prego
venga con me”- il dottore non fece in tempo a finire che si senti tenere per un
braccio era, Hachi, che lo stava guardando con degli occhi che facevano
presagire tutta la paura e l’angoscia di quel momento.
-“Dottore… che è successo?”-
-“Sarò sincero con lei, la sua amica ha tentato il
suicidio”-
Hachi, si senti morire da quelle parole, si limitò solo a
lasciare il braccio del dottore e a seguirlo con la testa bassa, in
silenzio…mentre in cuor suo avrebbe preferito urlare.
Allora che ve ne pare…..???? voglio tanti commenti sia belli
che brutti l’importante è che siate sinceri a presto con il prossimo capitolo.
Hachico91