La storia si ripete
-Ren POV-
La storia si ripete.
È un detto che non mi è mai piaciuto, ma che trovo sgradevolmente vero.
Le continue lotte di potere che si sono susseguite nel tempo lo provano.
L’uomo è sempre avido.
E se un tempo la sua sete di ricchezza veniva dimostrata da lunghe e sanguinose battaglie, adesso lo è dagli affronti legali, dal tentativo di diffamazione tra famiglie rivali.
Come i Jinguuji e gli Hijirikawa.
È a causa dei conflitti tra le nostre famiglie, dell’avidità dell’uomo, che mi sono ritrovato a dover troncare i rapporti con Masato. Con quello che un tempo era il mio migliore amico.
Perché nulla ha più importanza della propria supremazia economica e politica, no?
Cose come i sentimenti, l’amicizia, perdono importanza. Passano in secondo piano.
Devi stringere rapporti unicamente con le persone che ti fanno comodo.
Devi persino amare unicamente chi ti fa comodo.
Ed essere amico di un’esponente rivale, del calibro di Masato poi, è controproducente.
Inopportuno.
Pericoloso.
E ritrovarmelo come compagno di stanza, dopo anni, è stato qualcosa che non mi aspettavo.
Che ha sconvolto i miei equilibri.
Perché , un tempo, lui era mio amico. L’unico vero, che non mi rivolgeva la parola solo per convenienza.
È più semplice fingere che sia stato tutto una menzogna, se non devo averlo davanti agli occhi tutti i giorni.
Mi riesce difficile trattarlo come un nemico, se devo conviverci.
Perché nonostante non ci rivolgiamo più la parola da non so più nemmeno quanto, lui continua ad essere terribilmente bravo nel capirmi.
Scruta nel mio silenzio e lo comprende, con la stessa facilità con cui prima analizzava le mie parole.
È quasi inquietante.
Perché io sono diventato terribilmente bravo, nel mentire.
Non è semplice riconoscere la verità dalla bugia.
Non è semplice vedere oltre la mia espressione.
In fondo, sono anni che riesco ad ostentare una qualsiasi bugia come sola verità.
Mi riesce facile, plagiare le menti altrui.
Nessuno riesce a capire le mie reali intenzioni, nessuno riesce a comprendermi, da tantissimo tempo.
Ed invece io e lui continuiamo ad essere stranamente in sintonia, legati da un qualcosa che non saprei nemmeno definire. Qualcosa che credevo perduto.
Sbagliato e piacevole assieme. Una certezza che fa bene.
E nonostante io continui a tener salda la soffocante facciata di fredda rivalità che mi hanno obbligato a costruire, le mie difese hanno cominciato a cedere pericolosamente.
A partire da quel pugno che mi ha sferrato quando eravamo ancora in accademia.
Pugno che mi ha mostrato come io non gli fossi poi così indifferente come voleva farmi credere.
Perché io non lo avevo interpretato bene, il suo silenzio, a differenza sua.
Quando non ha risposto alla mia domanda, avevo pensato ad un suo completo disinteresse.
Non vi avevo pensato, alla storia del “chi tace acconsente”.
*
“Sei preoccupato per me, Hijirikawa?”
…
Tch.
*
Perché la storia si ripete. Ma non pensavo questo valesse anche per le leggende, per le semplici fiabe.
Perché ci sono legami, non importa quanto siano sconvenienti, pericolosi o sbagliati, che semplicemente non possono essere spezzati.
E forse dovrei cominciare a preoccuparmi. Perché quelle leggende, quelle semplici fiabe, non hanno mai un bel finale.
Che cos'altro è l'amore, se non una pazzia molto discreta,
una amarezza che soffoca, e una dolcezza che fa bene?
~Romeo e Giulietta, W. Shakespeare
Salve a tutti!
Questa è la mia prima fanfic in questo fandom, spero non sia troppo sgradevole >.<
Personalmente, amo da morire questi due patati (?), sono la cosa più bella del mondo <3 E ritengo che un lieve shonen-ai sia l'ideale, per loro.
Grazie per aver letto!
Fatemi sapere cosa ne pensate, se volete u.u
AgelessIce
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