Chaos,
siete pronti per lo show??? Iniziamo dunque! Vi avviso solo di come
saranno schematizzati i primi capitoli, per i primi 2/3 cap,
farò in
modo di aggiungere i vari OC, facendoli entrare nella gilda che,
attualmente, non esiste. Per cui, state tranquilli se non vedete il
vostro OC subito, nel prossimo capitolo comparirà di sicuro,
almeno
spero XD
Ma
bando alle ciance e vai con il primo capitolo!!! Buona lettura!!!
Capitolo
1
Una
giovane ragazza camminava per una strada di campagna, aveva dei
grandi occhi color cioccolata e i capelli neri come le ali dei
corvi. Era molto magra e non molto alta, un metro e settanta al
massimo ma era comunque molto formosa e il corpetto nero che le
cingeva il busto metteva in risalto le sue forme. Le gambe sensuali e
muscolose erano per lo più scoperte in quanto indossava solo
degli
shorts neri, che le arrivavano a malapena a metà coscia, e
un paio
di scarpe nere col tacco, aperte sul davanti e ai lati che si
chiudevano con un laccio dietro la caviglia.
La
strada era deserta, e non si sentivano neanche i versi degli insetti,
tanto era isolata quella zona. D'un tratto, come se fosse comparsa
dal nulla, le si parò di fronte una ragazza dai lunghi
capelli viola
e dagli occhi del medesimo colore, indossava una specie di tunica da
cerimonia rossa e dei sandali marroni. La ragazza le tese la mano e
disse “Piacere, io sono Aika. Tu devi essere Zafrina, dico
bene?”
Zafrina
rimase in silenzio per qualche secondo, guardando quella mano tesa
verso di lei e poi, come se non fosse successo nulla, passò
oltre la
povera Aika che, scioccata dal gesto, rimase con la mano tesa in
avanti. Si riprese subito e, dopo essersi girata, urlò alla
mora
“Ehi, ma come ti permetti?!? Di solito ci si presenta e ci si
stringe la mano!!!”
Zafrina
si voltò di poco e, liquidando la ragazza con un semplice
“Tsk!”
riprese il suo cammino. Intanto, una nuvola nera si era formata sulla
testa di Aika che pensò -Se non avessi bisogno di te, ti
avrei già
spedito nella fascia oscura!- ma poi, facendo un bel respiro profondo
e con tutta la calma di questo mondo, urlò a pieni polmoni
“Sei
una cafona, maleducata, insensibile e asociale!!!”
Questa
volta, Zafrina si girò completamente e, nel farlo, si
scatenò una
debole scossa di terremoto. Ora che si era voltata, Aika
potè vedere
chiaramente il tatuaggio nero a forma di drago che le si arrampicava
lungo l'avambraccio destro ma, ora come ora, la sacerdotessa aveva
altri problemi.
La
ragazza, accortasi di aver esagerato, cercò di rimediare
“Ehm...
volevo dire... ecco...” intanto Zafrina aveva incominciato ad
avanzare verso di lei con fare minaccioso “... v... volevo
sapere
se... se ti andrebbe di aiutarmi ad affrontare le forze del
male!”
ma Zafrina non sembrava intenzionata a fermarsi e allora Aika ricorse
alla sua ultima risorsa “Ti prometto che troverai un
ragazzo!!!”
e Zafrina si fermò, guardando la ragazza con fare
interrogativo.
“Che
vuoi dire?” chiese Zafrina.
“Ah
ma allora parli, comunque sia, so che a te ti piacerebbe molto
trovare un ragazzo. Dico bene?” chiese Aika.
“E
tu come fai a dirlo?” chiese dubbiosa Zafrina.
“Poteri
psichici con cui ti ho letto nel cuore.” disse Aika
sorridendo.
-Brutta
ficcanaso di una mocciosa!- pensò Zafrina.
“Dunque,
mi aiuterai?” chiese Aika, tendendole di nuovo la mano.
“Tsk,
dimmi solo chi è il nemico.” disse Zafrina
stringendole la mano.
“Tutto
a tempo debito. Fatti trovare tra una settimana al palazzo reale di
Zafirus.” disse Aika e poi, come se fosse nebbia,
svanì nell'aria,
lasciando una Zafrina confusa ma anche curiosa.
“Zafirus
eh. Sembra che ci sarà da divertirsi.” disse
Zafrina avviandosi
verso la capitale.
*
* *
In
una città vicino al confine del regno, un ragazzo dai
capelli
castano correva, infilandosi in vicoli stretti ed evitando la gente
per strada. Era molto alto, un metro e novanta circa, ed aveva un
fisico secco ma ben definito. I suoi occhi verde acqua si muovevano
rapidi per individuare una possibile via di fuga.
Indossava
delle scarpe da ginnastica bianche, un paio di pantaloni neri, una
t-shirt viola, una giacca bianca aperta davanti e un cappellino rosso
che per poco non gli venne portato via da una folata di vento.
Dietro
di lui si sentiva una donna urlare “Trovatelo! Non deve
sfuggirci!!!” e il ragazzo pensò -Merda, quella
strega di Collux
mi sta alle costole!- infilandosi poi in un vicolo che però
risultò
cieco. Si mise con le spalle al muro, preparandosi all'ormai
imminente combattimento, quando una voce femminile lo fece voltare
verso sinistra e per poco non svenne nel vedere la testa di una
ragazza uscire dal muro.
“Ehilà,
come va?” chiese la ragazza.
“C...
chi sei tu? Uno spirito?” chiese il ragazzo.
“No,
sono una maga e mi chiamo Aika. Tu sei Christopher, giusto?”
chiese
lei.
“Chiamai
CJ... ehm... comunque, cosa vuoi da me?”
“Semplice
voglio il tuo aiuto per sconfiggere il male. In cambio potrei tirarti
fuori da questa situazione.” disse Aika tendendogli la mano.
CJ
colse al volo l'occasione e le prese la mano. Dopo pochi istanti, si
sentì tirare verso il muro e, con sua grande sorpresa, ci
passò
attraverso. Davanti a lui vide la ragazza che lo guardava sorridendo.
“G...
grazie.” disse CJ.
“Idiota,
ringraziala come si deve!” disse una piccola salamandra sulla
spalla destra del ragazzo.
“Ok
ok... ti ringrazio di cuore per avermi salvato e ti presento Karyu,
il mio compagno.” disse CJ.
“Piacere
Karyu.” disse Aika, per poi aggiungere “Ora abbiamo
un accordo.
Fatti trovare tra una settimana al castello reale di Zafirus e li
discuteremo sul da farsi.” e poi scomparve nel nulla.
CJ
rimase a bocca aperta e, dopo essersi ripreso, chiese al suo compagno
“Andiamo?”
“Che
domande fai? Certo che ci andiamo! Quella ragazza ci ha
salvati!”
rispose seria la salamandra e i due si avviarono verso la capitale.
*
* *
In
un piccolo bosco a sud di Zafirus, si trovava una ragazza. Aveva dei
lunghi capelli biondi e gli occhi di un azzurro intenso. Non era
molto alta, poco più di un metro e sessanta, ed aveva un
seno
prosperoso coperto da una maglia senza spalline blu. Le gambe erano
coperte da dei pantaloncini di jeans scuri e ai piedi portava delle
ballerine nere.
La
giovane era seduta al centro di una radura e stava ascoltando la
musica da un ipod. Aika, si avvicinò lentamente da dietro
ma, con
sua grande sorpresa, sotto di lei, il terreno si modificò
creando
una sedia di terra e piante.
La
bionda si alzò in piedi, si tolse le cuffie dalle orecchie
e, dopo
essersi voltata verso Aika, le disse “Piacere di conoscerti
Aika”.
“Strano,
credevo di essere io quella a sapere tutto degli altri ma sembra che
qualcun'altro abbia la mia stessa capacità.” disse
Aika sorridendo
“Tu devi essere Giada”.
“Indovinato.”
disse Giada sorridendo “E' stata la natura a dirmi del tuo
arrivo,
non ho il tuo stesso dono”.
“Quindi
sai anche perchè sono qui.” disse Aika.
“Certo!
Per sconfiggere il male e chiedere il mio aiuto!” disse Giada
mostrando un sorriso a 32 denti.
“Mi
aiuterai allora?” chiese Aika.
“Certo,
l'idea mi elettrizza! In più voglio sconfiggere quei brutti
demoni
che vengono qui a distruggere la natura a me tanto cara!”
“Ben
detto Gigi!!!” disse un lemure bianco che si sedette sulla
spalla
della bionda.
“Ciao
Cico, è da un po' che non ti vedevo.” disse Giada
accarezzando il
piccolo animale.
“Mi
stavo facendo un sonnellino su un albero.” rispose l'animale
sorridendo.
“Bene,
visto che siamo d'accordo, vediamoci al castello reale di Zafirus tra
sei giorni.” disse Aika alzandosi.
“Uh?
Hai per caso detto qualcosa?” disse Giada, riprendendosi dal
un
momentaneo incantamento dovuto ai suoi sensi ultra sviluppati.
Qualcosa si stava avvicinando.
“Lascia
stare Gigi, ti spiegherò strada facendo.” disse
Cico quando ad un
tratto, da dietro un cespuglio, sbucò fuori un grosso lupo,
alto
almeno due metri e mezzo. Nessuna delle ragazze fece una mossa,
mentre Cico svenne per lo shock.
Sopra
al lupo, stava un ragazzo giovane dai capelli corti e neri, con degli
occhi color ghiaccio che avrebbero intimidito anche un orso. Era
molto alto e dal fisico palestrato e ben definito. Indossava degli
stivali neri, dei pantaloni neri lunghi fino al ginocchio con una
catenella sul fianco destro, una maglietta nera a mezze maniche, che
permetteva di vedere il tatuaggio di un lupo sul bicipite sinistro, e
una collana con un ciondolo tribale di un lupo appesa al collo. A
completare il suo equipaggiamento c'erano tre katana sul fianco
destro disposte a ventaglio.
Il
giovane guardò le due ragazze e, con fare minaccioso, disse
“Siete
nel mio territorio, andatevene”.
“Amlach
Lumbar detto Wolf, sapevo di trovarti qui.” disse Aika
sorridendo.
Amlach
rimase sorpreso da quella frase e chiese “Tu come fai a
conoscermi?”
“Io
so un po' tutto di tutti.” disse Aika tenendosi sul vago.
“Ho
sentito parlare di te! Sei quel licantropo del clan dei
guerrieri!”
disse Giada sorridendo.
“Sì
sono io. Tornando a noi...- disse Amlach, posando il suo sguardo su
Aika “... perchè sei qui?”
“Stavo
solo cercando alleati forti per sconfiggere alcune forze
oscure.”
disse Aika, sorridendo al ragazzo che non ricambiò
minimamente “Non
è che vorresti venire pure tu?” chiese infine la
ragazza.
“Tsk,
ti avviso, verrò con voi ma io agisco da solo.”
disse Amlach.
“Perfetto
allora! Tra sei giorni al castello reale di Zafirus!” disse
Aika e
poi, svanì nel nulla.
Giada
guardò Amlach e il suo lupo e chiese “Posso salire
anch'io in
groppa al tuo lupo?” e Amlach, facendo un debole ringhio le
diede
le spalle, mostrando il drago e il lupo raffigurati sul retro della
maglietta, e si diresse verso la capitale, lasciando la ragazza a
piedi che non poteva contare sul suo Ecxeed perchè ancora
svenuto.
D'un tratto alla ragazza venne un'idea e si fermò un
secondo,
poggiando le mani a terra.
Amlach
di colpo sentì un leggero tremore dietro di lui, si
voltò e rimase
senza parole nel vedere Giada in groppa ad un albero con le sembianze
di lupo, grosso come il suo. La ragazza lo superò
velocemente e,
mentre si allontanava, si girò e fece la linguaccia a Amlach
che per
tutta risposta si chinò leggermente e disse al suo lupo
“Quella
ragazza crede che un albero sia più veloce di un lupo
guerriero.
Fagli capire che si sbaglia.” e il lupo partì ad
una velocità
incredibile, all'inseguimento della bionda.
*
* *
Aika
stava camminando per le strade di Zafirus pensando -Ho già
trovato
quattro persone, ma non bastano di certo. Devo trovare
qualcun'altro.-
In
quel momento un'ombra le passò sopra la testa. Aika
alzò lo sguardo
e vide una ragazza dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi viola che
stava volando. Era alta sul metro e settanta ed aveva un fisico
sinuoso dalla carnagione chiara.
La
giovane fece comparire dal nulla un block-notes e cercò
velocemente
tra i vari fogli, dopo pochi istanti, guardò la ragazza che
stava
volando e le urlò “Tu sei Yelle?” e la
diretta interessata,
guardò verso il basso, si avvicinò a Aika e le
disse “Uhm...si
sono io! Chi sei tu?”
“Io
sono Aika. Senti, ti andrebbe di venire con me?” chiese Aika.
“Uhm...
e dove?” chiese Yelle curiosa sistemandosi intanto la t-shirt
color
lilla e i pantaloncini corti neri.
“Mi
servono persone forti per affrontare il male. Ti andrebbe di
aiutarmi?” chiese Aika.
“Ehm...
ok.” disse timidamente la ragazza “Ma ad una
condizione”.
“Quale
sarebbe?” chiese Aika curiosa a sua volta.
“Che
mi aiuterai a ritrovare i miei genitori.” disse Yelle,
guardando
Aika dritto negli occhi.
Aika
sorrise malinconica a quella frase e poi le disse “D'accordo,
accetto!” e si strinsero la mano.
“Ti
va bene se ti seguo?” chiese Yelle “Non posso
aspettare sei
giorni, mi annoierei troppo.”
“D'accordo,
così mi darai una mano con i reclutamenti.” disse
Aika.
“Grazie
mille! Dove andiamo adesso?” chiese Yelle per poi allacciarsi
le
scarpe da ginnastica bianche. Poteva volare ma comunque non voleva
perdere le scarpe a mezz'aria.
“Beh,
sono appena le quattro, forse riusciamo a trovare ancora una
persona.” disse Aika e si incamminò lungo una
stradina, seguita in
volo da Yelle.
*
* *
Un
ragazzo dai capelli castani ricci, legati in una crocchia, e dai
glaciali occhi verdi uscì da un bar, tenendo in mano una
bottiglia
di birra. Dal locale arrivarono alcune urla “Aaaaaaaaahhh!
Qualcuno
ha avvelenato il capo!!!” e “Presto chiamate un
dottore!!!”
Il
ragazzo passeggiava tranquillo, parlando tra se e se “E'
inutile, i
miei veleni non sono per niente facili da curare.” e bevve un
sorso
di birra. Non era molto alto, un metro e settantacinque al massimo,
ma aveva un fisico allenato. Una lunga cicatrice gli attraversava
l'occhio sinistro mentre sul polso destro c'era un piccolo tatuaggio,
la lettera “A”.
Indossava
delle scarpe da ginnastica nere, un paio di pantaloni di una tuta
grigia e una maglietta a maniche corte rossa che permetteva di vedere
tutte le varie cicatrici sulle braccia del ragazzo.
“Niente
male, assassino.” disse una voce poco dietro a lui.
Il
ragazzo si girò lentamente e rimase sconcertato nel vedere
una
ragazzina vestita come una sacerdotessa e una ragazza vestita casual
che le volava tranquillamente sopra la testa. Guardò la
bottiglia
che teneva in mano e disse “Mi sa che ho un po' esagerato con
l'alcool...”
“Tranquillo
è tutto vero Edward.” disse la ragazzina dai
capelli viola.
“E
tu come fai a sapere come mi chiamo?” chiese Edward facendo
il
duro.
“Non
c'è bisogno di scaldarsi così Edy!”
disse la ragazzina volante.
“Tu...
come mi hai chiamata?” chiese Edward.
“Edy!
Cos'è non mi senti vecchio?” chiese la ragazza,
mostrando un
sorrisetto malefico.
“Tsk,
guarda che io ho solo 21 anni, piccoletta! Comunque sia, che volete
da me? Volete affibbiarmi un incarico? Chi devo uccidere?”
chiese
Edward come se fosse la cosa più normale del mondo.
“Veramente
ti volevo reclutare per un posto fisso.” disse la ragazzina
sorridendo.
“Prima
dimmi come ti chiami e poi potremo parlare.” disse Edward.
“Mi
chiamo Aika e questa è la mia amica Yelle.” disse
Aika, indicando
prima se stessa e poi l'amica.
“Uhm...
che genere di posto?” chiese Edward.
“Che
ne diresti di una gilda?” chiese Aika.
Edward
sgranò gli occhi sentendo quell'offerta. Era la sua
occasione,
poteva cambiare stile di vita, smettendo di uccidere per
sopravvivere. Si avvicinò alla ragazzina e le tese la mano
sorridendo “Edward Yoshina al vostro servizio!” e
Aika “E' un
piacere averti con noi!” e gli strinse la mano.
“Però,
c'è una condizione.” disse Edward.
“Quale?”
chiese esasperata Aika.
Edward
afferrò Yelle per una gamba e se la caricò in
spalla come un sacco
di patate, la ragazza iniziò a dimenarsi, ma lui non se la
filò
minimamente “Voglio che questa piccoletta faccia parte del
mio
team, così le insegnerò che le persone
più grandi vanno
rispettate!” disse Edward con un sorriso.
Aika
lo guardò confusa ma poi, inclinando la testa,
acconsentì a quella
strana richiesta, con somma soddisfazione di Edward e somma
disperazione di Yelle che, intanto, aveva deciso di lasciarsi
trasportare dal nuovo compagno -Almeno risparmio potere magico.-
pensò la ragazza, mentre i tre si dirigevano verso una
locanda dove
poter passare la notte.
Aika
tirò fuori il suo block-notes e ci appuntò sopra
qualcosa,
dopodiché pensò -In questi tre giorni dovrei
riuscire a reclutare
anche gli altri-.
*
* *
Intanto,
dall'altra parte del mondo, in una grotta oscura.
“Qual'è
la situazione?” chiese una voce.
“Mio
signore, la sacerdotessa sta reclutando dei maghi molto
forti.”
rispose un'altra.
“Mandate
una piccola squadra di demoni Hunter, dovremo pur far sapere a quegli
sciocchi umani che i demoni sono tornati.” disse la prima
voce.
“Come
lei comanda, master Ruganax”.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Chaos,
piaciuto il capitolo? Spero di sì. Avviso a tutti quelli il
cui OC è
comparso in questo capitolo: fatemi sapere se li ho descritti bene o
sono diventati degli OOC XD per gli altri invece, il vostro
personaggio comparirà nel prossimo capitolo o, nel peggiore
dei
casi, nel terzo. Beh vi saluto e ci vediamo alla prossima, chaos!!!
|