Lucifer's Angel
[Behind those eyes lies the truth
and grief.
Behind those beautiful smiles
I’ve seen tragedy.
The flawless skin hides the
secrets within.
Silent forces that secretly ignite
your sins.]*
Guardava sempre negli occhi le persone che uccideva.
Ne vedeva la paura, e gli piaceva.
Gli urli, gli occhi sgranati dal terrore, i pianti supplichevoli. Che
chiedevano pietà.
E allora rideva. Rideva di una risata degna del suo nome.
“Ma lo
sapete
chi sono io?”
Era una macchina assassina.
Non sapeva far altro che questo, perché nessuno aveva mai
chiesto altro, da lui.
“Sei la nostra arma segreta.”
“Uccidi, ragazzo, uccidi!”
Ma non era un demone. Non era un dio. Non era un essere umano. Sapeva
soltanto quello che non era.
“Voi lo
sapete,
chi sono io?!”
La rabbia prendeva il sopravvento proprio nei momenti in cui si sentiva
più perso e vulnerabile.
Non sapeva perché esistesse.
“Se lo
sapete,
vi prego, ditemelo...”
E allora uccideva. Per il demone. Perché non sapeva chi
ascoltare.
Era completamente solo.
Tutti gli sguardi che incontrava si voltavano subito.
Tutte le sue richieste disperate svanivano nel vento spietato del
deserto.
“... non voglio
stare solo!”
Come gli animali, sentiva la paura della gente attorno a lui. La paura
innervosisce gli animali.
E scatena odio.
[Fly away.
Fly away
From the torch of blame.
They hunt you - the Lucifer’s Angel.]*
Ricordava tutti i ninja che avevano tentato di togliergli la vita. Uno
per uno.
Ricordava le loro facce stupide, nella loro angoscia.
Ricordava le loro parole. Più lo supplicavano di lasciarli
andare, più il suo sorriso si allargava.
Ricordava la meravigliosa sensazione di trovarsi solo in mezzo a un
cerchio scarlatto di cadaveri.
[Never lived
You never died.
Your life has been denied.
They call you the Lucifer's Angel.]*
Lui era sopravvissuto. Erano gli altri ad essere morti.
Lui esisteva.
“...
Solo, in
mezzo ai morti.”
[Beyond these clouds you
can
hide all your tears.
Beyond this world you’ll be safe
from their wicked fears and
in their hearts they fear
your demands.
You know their minds
won’t accept you, they’ll never
understand.]*
Alcune volte guardava la luna.
Era la sola cosa al mondo che non scappasse via al solo vederlo.
Gli sembrava che ascoltasse i suoi tormenti di bambino, con il pacato
ed etereo silenzio di una madre. E che lo capisse.
Sola di notte e dimenticata di giorno.
Alcune volte guardava la luna.
Era la sola cosa al mondo che non scappasse via alla sola vista del
sangue di cui era ricoperto.
Gli sembrava che placasse la voce insistente del demone, con il pacato
ed etereo silenzio di una madre. E che lo capisse.
Anche lei, di giorno, fuggiva. E solo di notte poteva mostrarsi in
tutta la sua essenza.
“Perchè
non mi dite chi sono? Avete paura?!”
[On your own
I know you can make it.
Truth or bone
I know you can shake it.
Survive alone,
I know you can take it.]*
Aveva imparato a non avere bisogno di nessuno, dal momento che a
nessuno importava di lui.
Avrebbe continuato per la sua strada.
Una strada di sangue e solitudine, dove la sua unica compagna sarebbe
stata la luna.
Avrebbe camminato da solo.
E si sarebbe chiesto perché, nel mondo, esistevano padri che
abbracciavano i figli.
* :Lucifer's Angel - The Rasmus
L'ho scritta perchè non sapevo cosa fare. Stamattina, con il
computer sulle ginocchia, nel mio letto. Essendo malata, non so
cos'è venuto fuori. Non l'ho neanche riletta per paura di
scoprirlo.
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