Giochi Pericolosi...
Chapter Uno:
Io non entrerei in quel castello se fossi in Te...
-
Diamine! Che rottura! - gemette con voce piagnucolosa la ragazza.
Sbattè la
testa sul volante e restò così
per qualche secondo.
- Uffaaaaaaaaaaaaaa! -
Urlò al cielo plumbeo.
Si zittì
subito, rendendosi conto di stare parlando da sola, anche se
ultimamente aveva preso il vizio di farsi certi discorsetti stile
monologo di Amleto.
- Ma al diavolo,
stupida macchina anche te ti ci metti, ora?! -
Con uno scatto
aprì la portiera della sua decapottabile rosa shocking.
Si diresse verso il
cofano e lo aprì nervosa.
Fumo.
- Oddio, no!
È un incubo, sicuramente... - Non aveva idea di che fare,
figurarsi se una ragazza della sua posizione sapesse sistemare un' auto.
- Papì me
la pagherà, lui e le sue macchinette da quattro soldi. -
ringhiò minacciosamente.
Ritornò
dentro, si sedette e prese un gran respiro.
" Calmaaaa...Sharpay,
stai calma. "
Afferò la
sua borsetta dorata di Chanel, dell'ultima collezione Autunno -
Inverno, e cercò al suo interno il cellulare brillantoso.
Non ci volle molto, la
borsa era microscopica.
- Grazie al cielo che
ti hanno inventato! - esclamò osservando radiosa, il piccolo
telefono.
Pochi secondi dopo
l'ennesimo urlo stridulo risuonò nella desolata e solitaria
strada.
Non c'era campo. Zero
assoluto, nada, nisba.
- Ma
perchèèèèèè????
- disse sconsolata, appoggiando nuovamente la fronte al
volante.
Aveva sbagliato
cartello, distratta nel pensare a quanto le faceva male il cuore, ed
era finita in una strada larga ma sperduta in mezzo ad un fitto bosco.
Anche i covoni di
paglia snobbavano quel posto. Non c'era segno di anima viva. Ed era
l'una di notte.
Troppo dolore, troppe
crinature del cuore l'avevano portata alla decisione di farsi un giro
in santa pace con se stessa.
" Altro che santa
pace, era meglio se restavo a casa a piangere..."
Poi i ricordi
esplosero dolorosamente nella sua mente stressata.
Troy che l' abbraccia,
Troy che la bacia, Troy che canta la loro canzone con Lei.
Suo fratello, Ryan, il
suo inseparabile gemello che sceglie di aiutare Lei...Gabriella.
E sotto le stelle lei
divisa tra Ryan ed un ragazzo che non ama, un Zeke Baylor che non
desidera.
Mentre loro...loro si
sorridono, loro si amano...Loro.
Troy e Lei.
Sharpay
rialzò la bionda testa con uno scatto rabbioso.
Gabriella...
Gabriella!!!
La dolce Gabriella
Montez, la perfetta Gabriella Montez, la carina Gabriella Montez, la
zuccherosa Gabriella Montez.
" C'è
qualcosa in cui non mi superi cara la mia, Gabriella Montez?!
Canta, balla,
è intelligente, generosa, altruista, bella, simpatica,
carina con tutti...
E io non sono
più niente.
E io sono quella
cattiva, quella egoista, quella acida, menefreghista, viziata,
spocchiosa. "
Un sighiozzo, poi un
altro.
Una lacrima scese
lentamente, bruciava tanto.
Faceva male, era acqua
salata bollente sulla sua pelle perfetta.
E poi altre, mentre il
sottile corpo veniva scosso da singulti, e tremò.
" E ditemi, mi vedete?
La Regina di Ghiaccio si scoglie..."
No, niente Regine solo
una ragazza bella, triste, che piangeva nel buio, in macchina, da sola,
sperduta.
E fu in quel momento
che cominciò a piovere.
......
La ragazza si
svegliò un oretta dopo.
I lunghi capelli
biondi le si erano appicati disordinatamente sul viso, se li
scostò e si guardò intorno ancora confusa dal
sonno.
Quel sonno pesante, ma
rassicurante che colpisce sempre dopo un lungo, frustrante e
soprattutto liberatorio pianto.
- Dove,
dov'è che sono? - mormorò.
Poi tutto le
tornò in mente,e scoppiò a ridere.
" Il destino si beffa
di me, sembro la protagonista di un film! Ah, ah, ah. "
Quella risata le fece
stare meglio, batte le mani e si scosse i vestiti.
" Basta, io sono
Sharpay Evans! Mica una cretina qualunque! Cerchiamo una cavolo di
caverna abitata in questo postaccio! "
Risoluta
aprì la portiera nonostante fuori piovesse, sembrava che
quella notte ci si fosse messo d'impegno il Signore con la
pioggia.
- Iiih, le mie scarpe!
I miei capelli! - gemette, ma decise di infischiarsene per una volta.
Stringendosi addosso i
vestiti già zuppi, cominciò a camminare lungo il
ciglio della strada sperando in una macchina passeggera, o una casa...
E finalmente lo vide.
Un grosso castello,
bellissimo, forse un po' diroccato, ma ancora imponente ed altezzoso.
Delle luci di vari
colori provenivano da lì.
Man mano che si
avvicinava sentiva delle voci allegre, della musica rimbombare.
Era in corso una festa
non c'era dubbio.
Sollevata si mosse più in fretta e poco dopo raggiunse
l'immenso portone.
- EHIIIIII! C'
È QUALCUNOOOOO? SCUSATEEEE! - urlò con tutto il
fiato, e continuò così per un quarto d'ora.
Dopo con la voce roca
e i nervi alle stelle prese a dare calci rabbiosamente alla porta, che
tra l'altro se ne infischiava essendo di massiccio mogano.
- Ahiii. Bastaaa, non
ne posso più. - e si accasciò contro muro accanto
al portone, fregandosene della terra bagnata, del fango e compagnia
bella.
- Ehi, lo so che
è il massimo strusciarsi sulle porte stile barbone ma non
compriamo niente. -
Sharpay si
girò di scatto e i bagnati capelli ondulati le frustrarono
il viso.
Di fronte a lei un
ragazzo bellissimo. Capelli nerissimi, pelle bianco avorio, di una
perfezione spaventosa, e poi quegl' occhi...Blu.
Non azzuri, non
celesti, Blu.
Blu mare, Blu
elettrico, Blu sogno.
Mai aveva visto tanta
bellezza, mai si era persa in occhi simili...certo tranne con lui, con
Tro...
- Beh, che fissi? Vuoi
entrare?! -
Quel tono arrogante,
pari al suo, la scosse.
- Certo che voglio
entrare idiota! Se non te ne sei accorto, ti informo che è
mezzora che urlo come una scema chiedendo di aprire. -
Lui si
limitò ad' un alzatina di spalle.
- Ah si? -
- Si!!! E ora gradirei
molto entrare e non stare qua fuori a prendere l'acqua come un'
imbecille, tutt'al più che i miei vestiti sono da
buttare. -
- Oh povera cara... -
Sharpay stava per urlare indignata ma il ragazzo la interruppe. -
Entra, su. Ti presto qualcosa, e se vuoi...c'è una festa in
corso...-
E sorrise, un sorriso
seducente, denti perlacei, sguardo malizioso, ammaliante... ma dietro a
tutto questo la ragazza rabbrividì.
Era pericoloso, oh si
che lo era. C'era qualcosa di terribile dietro quel sorriso, era
vagamente inquietante e minaccioso.
Una sfida ed un'
avvertimento.
Sottointeso un " Una festa bellissima, si, ma potresti non volerne
uscire più...".
- Mmmh, grazie. Sono
curiosa. - ed entrò in quel maniero.
Il ragazzo chiuse la
porta. Le si avvicinò rapido all'orecchio e le
bisbigliò dolcemente: - Anche io...-.
....Continua?
Ciao
a tutte, qui è Jchan, oddio questa è la mia prima
Tropay, e sono molto imbarazzata ed insicura dato che non mi sento alla
pari certo, con voi bravissime scrittrici di Hsm, e specie le autrici
di Tropay. È che da un bel po' volevo staccare dalle mie
storie, ho un mio personale account con un altro nome dedito a
Dragon Ball ^^ ( Veggie X Bulma, the Best! ), e anche scrivere una
storia sulla mia coppia pref. Spero non vi faccia troppo schifo, mi
piacerebbe tantissimo se mi lasciaste un commentino, anche critico, per
sapere se è brutta o solo da cancellare.
ç_ç Scusate, sono davvero insicura. Comunque
grazie a tutti per la lettura. ^____^
Ah, volevo chiedere, è IMPORTANTE, se alzassi il rating sarebbe un problema
per qualcuno? Sennò lo lascio arancione...ma diciamo che
avevo in mente scene forse target rosso, ma ditemi voi, vorrei che poteste leggerla tutte quante...comunque glazieeee.
Un
bacione grosso, Jchan.
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