INSIEME
Medico: -Signorina Johnson lei ha solo tre mesi di vita-
Uscii dallo studio del medico con quelle parole che mi ronzavano in testa, ma soprattutto come
l’avrei detto a Harry? Esatto Harry Styles, il famoso cantante degli One Direction stava con me, la
timida Megan Johnson.
Decisi di non dirglielo in modo che ci saremmo goduti i miei ultimi mesi di vita, erano gli
ultimi e dovevano essere speciali, non deprimenti. Non volevo vedere il suo sguardo triste che mi
distruggeva l’anima sapendo che avevamo poco tempo da trascorrere insieme.
Medico: -Signorina Johnson, mi dispiace tanto ma il suo cancro al cervello è incurabile e le
rimane solo un mese di vita, se preferisce lo diciamo noi al suo ragazzo-
Io: -No grazie non lo farò. Farò finta di niente è il mio ultimo mese, devo divertirmi-
La notte non riuscii a dormire, continuavo a pensare alla mia famiglia, ai miei amici e al
ragazzo fantastico che era vicino a me: lo amavo e il pensiero di lasciarlo mi distruggeva anche più
della malattia stessa. Era presto, ma non riuscivo più a dormire così decisi di alzarmi. Harry mi
sentì e si svegliò anche lui.
In cucina
Io: - Non volevo svegliarti-
Harry: - Non fa niente. Ti ho sentita piangere stanotte va tutto bene?-
Con quella domanda mi spiazzò, non volevo dirglielo ma dovevo: era un suo diritto sapere.
Io: - Harry devo dirti una cosa: il cancro è peggiorato e ho solo un mese di vita.-
Harry era immobile, non aveva nessuna espressione, non riuscivo a capire che cosa stesse
pensando, se fosse arrabbiato, deluso o se semplicemente fosse terrorizzato. Stavo per mettermi a
piangere, volevo urlargli di dire qualcosa, qualsiasi cosa. La sua immobilità mi faceva paura.
Lunghe lacrime incominciarono a scendere a entrambi dagli occhi: più ci guardavamo più
piangevamo.
Harry: -Da quanto lo sapevi Megan? Quando avresti pensato di dirmelo?- Harry era arrabbiatissimo,
non tanto con Megan ma più con se stesso: lui senza di lei non era niente, l’amava e senza di lei
non sarebbe sopravvissuto. Era una parte troppo importante della sua vita.
Harry se ne andò sbattendo la porta e lasciando da sola Megan, che si accucciò nell’angolo della
cucina a piangere ripensando ai momenti felici della sua vita, ma soprattutto a quelli con
Harry.
Ad un certo punto decise di farla finita, così nessuno avrebbe più sofferto e Harry sarebbe
potuto andare avanti con la sua vita. Decise di lasciargli un biglietto:
“Harry, ti ho amato dal primo momento in cui ci siamo conosciuti, ricordi? Mi sei venuto addosso
facendomi quasi cadere da quel bellissimo ponte, il nostro ponte. Ho deciso di buttarmi proprio da
lì. Anche se io non ci sono più, tu devi continuare a divertirti, a fare musica, a fare le cose che
io non ho potuto fare, a vivere. Ti amo e ti ho sempre amato, vai avanti con la tua vita perché io
sarò sempre lì con te, nel tuo cuore e nei tuoi ricordi.”
Megan uscì di casa e si diresse al loro ponte, decisa a buttarsi.
Harry a casa
Non dovevo parlarle così, ma io senza di lei non sono niente io non posso vivere senza di lei,
lei è tutto per me, è la mia vita. Quando arrivai a casa vidi il biglietto: non potevo crederci, non
poteva essere quello l’ultimo me che aveva visto. Se non le avessi urlato contro non l’avrebbe
fatto. Corsi subito a cercare di fermarla: era il suo ultimo mese dovevamo passarlo insieme. Era
tutta colpa mia.
Megan al ponte
Arrivai al ponte e, quando mi stavo per buttare, sentii qualcuno che mi chiamava. Mi girai e vidi
Harry che urlava. Era lì, mi amava ancora, ma non potevo più farlo soffrire: meglio buttarsi adesso.
Prima di buttarmi gli urlai che lo amavo.
Harry al ponte
Harry: - Nooooooooooooooooooo- L’aveva fatto, si era buttata e io non ero riuscito a fermarla.
Non avevo fatto niente, ero stato lì a guardarla mentre si buttava, l’ho vista morire. Mi ha detto
di continuare a vivere, ma come faccio se la mia vita mi è morta davanti?
Dopo un mese
È passato un mese dalla morte di Megan, continuo a vivere ma è come se non vivessi. I ragazzi non
sanno più che fare, sto facendo soffrire tutti.
Senza di lei non riesco a vivere, non posso vivere, sono un corpo senz’anima: la mia anima è
morta con Megan. Ormai ho preso la mia decisione, la faccio finita, mi butto anch’io dal nostro
ponte come ha fatto lei un mese fa, ma non posso lasciare così i ragazzi: devono sapere perché l’ho
fatto, lascerò loro un biglietto:
“Ragazzi, ho deciso di farla finita, senza Megan non sono niente. Mi butterò dal nostro ponte
come ha fatto lei. Voglio solo ringraziarvi di tutto quello che avete fatto per me, siete i migliori
amici che potessi mai desiderare.”
Arrivai al ponte piangendo, mentre mille pensieri e ricordi mi turbinavano nella mente.
Fortunatamente era deserto e l’unico suono che si sentiva erano i miei passi. Salii sul medesimo
punto da dove si era gettata Megan. Non mi guardai indietro e mi buttai, senza ripensamenti.
Intanto a casa di Harry
Quando Louis lesse il biglietto urlò talmente forte che tutto il vicinato lo sentì. Il suo
migliore amico era morto e lui non era riuscito ad evitarlo.
Qualche tempo dopo
Dopo la morte di Harry gli One Direction si sciolsero: nessuno poteva sostituire Harry, non tanto
per la voce, ma perché prima che essere una band erano migliori amici.
Durante l’ultimo concerto non cantarono molto, ma ricordarono soprattutto i momenti felici
passati con Harry. Nelle poche canzoni che fecero, le parti di Harry vennero sostituite dal pianto
dei ragazzi e delle directioners che assistettero al loro ultimo concerto.
Adesso Megan e Harry sono in cielo, felici e insieme, come prima della loro morte.
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