Salve a tutti!! Questa è la mia
prima fic su Orphen!! Spero che vi piaccia.
p.s: io non so come finisce
questo anime, ho solo ideato un piccolo finale.
Buona lettura!
LA FINE DI BLOODY AGUST
Capitolo 1: Il
rapimento di Kriou
Il sole splendeva alto nel cielo limpido e sereno
completamente privo di nuvole. Nella foresta regnava il silenzio… un silenzio
spettrale che veniva rotto, di tanto in tanto, dal fruscio delle foglie mosse
dal vento.
Ad un certo punto furono delle
voci ad interrompere la quiete che si era creata…
Kriou: Uffa! Orphen mi potresti
rispiegare cosa facciamo qui?? Sono due giorni che vaghiamo senza meta in
questa buia foresta piena di insetti schifosi…
Stette un attimo ad aspettare una
risposta ma lo stregone non la guardo neanche.
Kriou: Orphen non puoi ignorarmi
così… dovrò pur sapere dove ci stiamo dirigendo…
Ma lo stregone continuava ad
ignorala facendo innervosire non poco la ragazza.
Ormai Kriou stava andando su
tutte le furie… proprio non sopportava Orphen quando si comportava così…
Majic, che ormai ci era abituato,
se ne accorse subito, e per evitare l’ennesimo litigio prese la parola.
Majic: Kriou, il maestro ti ha
già spiegato due giorni fa cosa dobbiamo fare qui…
Kriou: Ma io non è che ci ho
capito tanto…
Orphen, esasperato a causa delle
lamentele della ragazza si voltò.
“Finalmente si è deciso a
rispondermi…” pensò Kriou… ma fu costretta a cambiare subito idea quando
stregone disse a Majic, con aria molto scocciata…
Orphen: Majic, ti sarei molto
grato se potessi spiegarglielo tu… dato che io mi sono stufato di ripetere
sempre le stesse cose ad una persona che non capisce…
Krio stava per esplodere, per
fortuna Majic intervenne prontamente iniziando a spiegare alla ragazza cosa
facevano in quel bosco.
Majic: Vedi Kriou, questa non è
una foresta normale, da qualche parte qui dentro partono degli impulsi magici
molto potenti… ed il signor maestro vuole scoprire da dove partono e che cos’è
che li emana…
Kriou: Questo lo sapevo… quello
che voglio sapere è che cosa gliene importa a lui di questi impulsi, avanti
dimmelo!
Majic: Vedi il signor maestro…
Poi si bloccò.
Kriou: Allora Majic cosa ti è
preso?
Majic: Ecco… questo non lo so… il
signor maestro non mi sembra che abbia mai aggiunto altro…
Kriou: Ma era proprio questo
quello che volevo sapere!!!!!!
Poi con un
braccio scansò Majic, che le si era parato davanti, e continuò a camminare
finché non raggiunse lo stregone. Gli si puntò poi davanti ed iniziò a
guardarlo negli occhi con un espressione poco raccomandabile che avrebbe fatto
impallidire chiunque. Chiunque eccetto Orphen che ricambiava lo sguardo con un
aria indifferente.
Questa
situazione andò avanti per qualche secondo poi…
Kriou: Ora, o
ci dici perché ci hai portati qui o io non mi muovo…
Orphen stette per un attimo in
silenzio poi rispose come rassegnato…
Orphen: Se te lo dico… poi mi
prometti che stai zitta per il resto della giornata?
Kriou: E va bene…
Orphen si diresse verso una
roccia che si trovava poco distante da lui, sul un lato della strada e ci si
sedette. Fu subito raggiunto dai suoi due compagni di viaggio che lo guardavano
ansiosi di sapere.
Orphen: Vedete questi impulsi che
si sentono sono uguali a quelli che percepisco tutte le volte prima della
comparsa di Azalee…
Poi fece una pausa, alzò lo
sguardo e rapidamente gettò un occhiata ai suoi amici, riabbassò lo sguardo e
continuò.
Orphen: … questo mi ha portato a
pensare che forse da queste parti… ci sia il nascondiglio di Azalee.
Kriou e Majic rimasero in
silenzio, come se non avessero afferrato il concetto, ma la loro reazione non
si fece attendere, o meglio, la reazione di Kriou non si fece attendere…
Kriou: Ma tu sei completamente
pazzo!
Majic: Calmati Kriou, dopotutto
perché ti stupisci? Infondo lo scopo del suo viaggio è quello di salvare la
signorina Azalee…
Kriou: Proprio per questo dico
che è pazzo! Ma dico, vuoi salvarla o vuoi farti uccidere? Devo ricordarti che
ci siamo imbattuti in Bloody Agust qualche giorno fa e che per poco non ci
lasciavi le penne? Cosa pensi di risolvere andandole incontro senza avere
almeno una certezza di poterla salvare eh? Secondo me faremmo meglio a tornare
indietro ed elaborare un piano…
Solo ora che Kriou glielo aveva
detto, Orphen, aveva capito di aver sbagliato… si era avventurato in quella
foresta senza una precisa strategia d’attacco, così da mettere in pericolo non
solo la sua vita, ma anche quella dei suoi amici… non solo, ora riusciva a
comprendere il perché di tutti i suoi fallimenti, aveva capito come mai ancora
non era riuscito ad avere la meglio su Bloody Agust… aveva sempre pensato che
fosse perché era troppo debole… ma ora capiva che c’era qualcos’altro che non
andava… ogni incontro con Azalee era sempre stato casuale, e quindi non aveva
mai avuto un piano… uno schema da seguire per essere sicuro di riuscire nel suo
intento di ridare alla ragazza la sua
forma umana…
Orphen: Hai perfettamente ragione
Kriou…
Kriou: Come scusa? Puoi ripetere
ciò che hai detto?
Orphen: …Avanti torniamo
indietro, quando sarò sicuro di poter salvare Azalee torneremo a controllare se
è qui che si nasconde…
Kriou era sconcertata, non sapeva
cosa rispondere, se Orphen le avesse detto qualcosa del tipo “non mi importa di
quello che pensi tu si fa come dico io…” avrebbe sicuramente saputo cosa
rispondere… ma, da quando avevano iniziato il viaggio, non c’era stata una
volta in cui lui le avesse dato ragione… ed era per questo che ora non sapeva
cosa rispondere…
Majic: E’ sicuro di quello che
dice signor maestro?
Orphen: Si…
Si limitò di rispondere lo
stregone alzandosi dalla roccia ed iniziando a percorrere il sentiero nel senso
contrario a quale erano venuti.
Majic e Kriou esitarono un
attimo, poi iniziarono a seguirlo.
Camminarono per un attimo in
silenzio. Kriou sapeva quanto fosse importante per Orphen riuscire a salvare
Azalee, forse era stata troppo dura con lui… sapeva di aver ragione, ma forse
gli aveva sbattuto in faccia la realtà in maniera troppo brusca.
Kriou: Orphen senti…
Orphen: Si? Cosa c’è Kriou?
Kriou si sentiva stranamente
imbarazzata, non sapeva se era il caso di ritornare sull’argomento o di stare
zitta…
Kriou: Volevo chiederti scusa…
non avrei dovuto essere così dura…
Orphen: Non devi scusarti… hai
fatto bene… mi sono comportato da egoista…
Majic: Come da egoista?
Orphen: Vedete… se avessimo
continuato la ricerca e ci fossimo imbattuti in Bloody Agust non avrei messo a
rischio solo lamia vita… ma anche la vostra… meglio se torniamo in città, così
avrò tutto il tempo di preparare un piano per poter finalmente rompere
l’incantesimo che ha trasformato Azalee in un mostro…
Kriou e Majic non aggiunsero
altro e continuarono a camminare in silenzio.
In un'altra parte della foresta…
Due piccole figure stavano
vagando senza meta fra gli alberi della foresta. Una di queste aveva sulle
spalle uno zaino, che sembrava molto pesante, mentre l’altra teneva una grossa
spada.
Quest’ultima figura non faceva
altro che lamentarsi…
Borukan: Quel maledetto di uno
stregone… è tutta colpa sua se ci siamo persi in questa foresta!
Doochin: Ma fratello cosa centra
ora Orphen?
Borukan: Stai zitto! Lui centra sempre, e poi è per seguirlo che ci
siamo addentrati nella foresta quindi è colpa sua! Scommetto che ora è da
qualche parte a ridere di noi…
Doochin: Se lo dici tu…
Borukan: Certo! Ma vedrai un
giorno me gliela farò pagare… lo ucciderò e allora sarò io a ridere di lui
AHAHAH!
Doochin scosse la testa facendo
un sospiro di sollievo, oramai era abituato alle continue sfuriate di Borukan
contro Orphen e sapeva che in quei momenti era meglio non contraddirlo.
Ormai era da un bel po’ che
camminavano seguendo il sentiero che c’era all’interno della foresta, ma senza
riuscire a trovare l’uscita.
Doochin: Scusa fratello…
Borukan: Cosa vuoi ora? Non vedi
che sono concentrato per cercare di ritrovare la strada per uscire di qui?
Doochin: Non volevo disturbarti
solo che…
Borukan: Solo che cosa?? Avanti
vuoi dirmi cosa vuoi?
Doochin:: Questa strada mi è
familiare… penso che siamo già passati di qui…
Borukan: Vuoi dire che stiamo
girando intorno???
Doochin: Si…
Borukan: Non è possibile! E’
tutta colpa di quel maledetto stregone…
Doochin: Ancora? E cosa centra
ora?
Borukan: E’ così evidente
Doochin… ci avrà fatto un incantesimo per farci fare sempre lo stesso giro
nella foresta… ha paura di me… sa che se lo raggiungo non ha scampo! Ma ti
troverò prima o poi razza di stregone, e quando ti troverò ti ucciderò
facendoti correre intorno ad un albero!!
Doochin: Si, si come no… Ora come
facciamo?
Borukan: Semplice… usciamo dal
sentiero…
Doochin: Cosa?
Borukan: Avanti, seguimi!
Disse passando attraverso dei
cespugli per poi scomparire tra le
ombre della foresta.
Doochin: Ma così è peggio… tanto
è inutile… Aspettami!
E così lo seguì.
Passarono un bel po’ di tempo a
vagare tra le oscurità del bosco, ma alla fine riuscirono ad uscirne.
Borukan: Vedi Doochin? Che ti
avevo detto, siamo riusciti ad uscire da quella maledetta foresta! AHAH
Doochin, più che preoccuparsi
delle stupidaggini che diceva il fratello, si preoccupò di capire dove fossero
finiti. Poco distante da loro c’era un piccolo lago, ma, al contrario di quello
che diceva Borukan, si trovavano ancora la foresta… e lo si poteva capire dagli
alberi che circondavano quella piccola oasi.
Doochin: Mi dispiace contraddirti
fratello… ma ci troviamo ancora dentro alla foresta…
Borukan: Cosa?
Doochin: Guarda, tutt’intorno ci
sono solo alberi… quindi non siamo usciti…
Ma il fratello sembrava non
ascoltarlo. Qualcosa aveva catturato la sua attenzione… qualcosa che si trovava
al di là del lago…
Doochin: Cosa stai guardando
fratello?
Borukan: Laggiù… guarda… c’è una
strana roccia…
Doochin guardò nella direzione
indicata da Borukan… e la vide… più che una roccia sembrava una collina… però
aveva qualcosa di strano. Aveva un colore insolito per una collina… era dorata.
Burokan: Avanti cosa stiamo
aspettando?
Doochin: Cosa vuoi dire fratello?
Burokan: Avanti andiamo a vedere
quella strana roccia più da vicino…
Doochin: Ma…
Burokan: Niente ma… non hai visto
com’è strana? voglio vederla da vicino…
Doochin (con aria rassegnata): …E
va bene, andiamo…
Così i due fratelli si
incamminarono. Erano quasi giunti in prossimità della roccia quando sentirono
un suono che li fece sussultare… non era proprio un suono… era come se qualcuno
stesse respirando molto profondamente…
Burokan e Doochin si guardarono
intorno con aria un po’ impaurita, ma non riuscirono a capire da dove potesse
provenire.
Doochin: Sarà stato il vento…
Burokan: Già… ma non perdiamo
tempo andiamo a vedere quella strana roccia…
Continuarono l’avanzata, ma
vennero di nuovo spaventati da quello strano suono.
I due si guardarono l’un l’altro…
questa volta riuscirono a capirne la provenienza…
Subito si nascosero dietro ad un
grande masso che si trovava poco distante da loro.
Doochin: Fratello non credo che
quella sia una roccia…
Burokan: Non occorre che me lo
dici ci sono arrivato anche da solo!
Doochin: Secondo te di che si
tratta?
Burokan: Penso che sia un mostro
o qualcosa del genere…
Ad un certo punto sentirono un altro rumore, il mostro si stava movendo.
Doochin: Dici che ci ha sentiti?
Burokan: Spero di no…
Poi alzarono la testa per vedere
cosa stesse facendo. Fortunatamente stava ancora dormendo, aveva semplicemente
cambiato posizione; ora aveva il muso rivolto verso i due ragazzi.
Burokan e Doochin riabbassarono
subito la testa.
Doochin: Bene, dorme ancora…
Burokan non lo stava ascoltando,
sembrava immerso nei suoi pensieri.
Doochin: Burokan mi ascolti?
Burokan lo guardò con aria seria
poi gli disse: Non ti sembra famigliare?
Doochin: Come scusa?
Burokan: Non ti sembra di averlo
già visto da qualche parte?
Doochin diede un occhiata veloce
al mostro prima di rispondere.
Doochin: In effetti ora che mi ci
fai pensare…
Fece una pausa poi con aria
terrorizzata aggiunse: Non sarà mica…
Burokan: E già! Credo proprio che
si tratti del mostro… Bloody Agust mi pare… quello che quello stupido stregone
ha affrontato qualche volta senza riuscire mai a sconfiggere…
Doochin: Allora dobbiamo subito
allontanarci di qui!
Burokan: Allontanarci?
Poi si alzò e iniziò ad avanzare
lentamente verso il mostro.
Doochin: Burokan, dove stai
andando? Dobbiamo scappare!
Burokan: Non ci penso nemmeno!
Doochin (uscendo anche lui dal
loro nascondiglio): Cosa vuoi fare?
Burokan: Non lo hai capito?
Voglio sconfiggere quel bestione e non credo che sarà tanto difficile ora che è
addormentato… così potrò dimostrare a quello stregone che io sono mille volte
meglio di lui perché riuscirò la dove lui ha sempre fallito…
Doochin: Tu sei pazzo! E come
pensi di riuscirci?
Burokan: Semplice!
Poi, con molta fatica, prese la
spada che teneva dietro la schiena e la sguainò.
Burokan: Con questa!
Doochin: Non ci riuscirai mai!
Non riesci nemmeno a tenerla alta! Avanti andiamocene prima che sia troppo
tardi!
Aveva perfettamente ragione; la
spada era troppo grossa e pesante per uno della sua taglia…
Burokan: Zitto! Ora vedrai come
riduco a fettine questo mostro ahahah
Poi si zitti improvvisamente alla
vista dell’espressione che si era da poco stampata sul viso del fratello.
Burkan(ridendo): Cosa c’è
Doochin? Sembra che tu abbia visto un fantasma!
Doochin (con voce tremante):
F-fratello guarda alle tue spalle…
Burokan si girò lentamente… e
impallidì improvvisamente; davanti a lui si stava alzando imponente la figura
di Bloody Agust.
Ci fu un attimo di silenzio…poi
il drago fece un passo in avanti verso Burokan, che impaurito, lasciò cadere a terra
la spada e iniziò a correre verso il
fratello.
Burokan: Presto Doochin nella
foresta li ci sarà più facile nasconderci!
Doochin: Va bene!
E, come fulmini, sparirono tra
l’oscurità della foresta.
In quel momento Bloody Agust
emise un verso, un ruggito, che si espanse per tutta la foresta.
Orphen e compagni si trovavano a
poca distanza da li e poterono udire il ruggito in tutta la sua potenza.
Majic: Cosa è stato?
Orphen: No… non ditemi che…
Poi la sua attenzione, ma anche
quella di Kriou e Majic, fu attirata da dei rumori che provenivano da dei
cespugli li davanti.
Orphen si mise in posizione
d’attacco pronto a scagliare le sue lame bianche di luce. Il rumore si faceva
sempre più vicino finché dai cespugli non uscirono, con grande sorpresa di
Orphen, Kriou e Majic, Burokan e Doochin.
Finalmente quell’aria di tensione
che si era creata si era allentata, Kriou e Majic tirarono un sospiro di
sollievo, mentre Orphen, lentamente, lasciava la sua posizione d’attacco.
Orphen: Cosa ci fare qui? Ma,
soprattutto, sapete cos diavolo sta succedendo qui? Cos’era quel ruggito di
prima?
Burokan: Bel modo di accogliere
chi ha rischiato la vita per affrontare quel mostro…
Orphen: Che mostro?
Burokan: Come “che mostro”?
quello che affronti sempre tu… come si chiama… Bloody…
Orphen: …Bloody Agust….
Orphen pronunciò quel nome con un
filo di voce.
Burokan: Esatto! Si proprio
quello! Avrei voluto ucciderlo utilizzando la spada della signorina Everlastin…
Kriou si avvicinò minacciosamente
a Burokan, lo prese per la maglia e lo tirò su in modo da guardarlo negli
occhi, e scotendolo in continuazione gli disse…
Kriou: Tu… dov’è ora la spada… la
mia spada! Parla che fine ha fatto! Allora mi vuoi rispondere? Guarda che sto
per perdere la pazienza…
Majic: Kriou…
Kriou: Sta zitto Majic! E tu…
cosa aspetti a rispondere???
Orphen: Kriou…
Kriou: Non ti ci mettere anche tu
ora… non vedi che gli sto chiedendo dove ha messo la mia spada dato che non
l’ha con se?
Makic: E pensi che da morto te lo
possa dire?
Kriou si fermò e guardò Majic con
aria interrogativa.
Kriou: Prego?
Majic: Guarda come lo hai
ridotto…
Kriou ritornò con lo sguardo su
Burokan; il povero ragazzo sembrava aver perso i sensi tra le mani di Kriou.
Notandolo la ragazzo lo appoggiò a terra.
Kriou (un po’ imbarazzata): Bene,
stavamo dicendo?
Orphen scosse la testa, poi si
voltò verso Doochin.
Orphen: Allora dov’è la spada?
Doochin: Vedi…
Ma il ruggito di Bloody Agust
tornò a farsi sentire per tutta al foresta.
Majic: Faremo meglio a sbrigarci
se vogliamo uscire vivi di qui…
Orphen: Non dirmi che la spada
l’avete lasciata con Azalee…
Doochin: Penso di si… è caduta a
Burokan mentre fuggivamo…
Orphen: Accidenti!
Majic: Maestro cosa succede?
Orphen: Devo recuperare la spada,
voi intanto andate!
Poi Orphen si addentrò, correndo,
dentro al foresta.
Majic: Ma signor maestro!
Kriou: Orphen dove stai andando?
Ed iniziò a seguirlo.
Majic: No Kriou, non andare anche
tu…
Poi, vedendola sparire tra gli
alberi…
Majic: E va bene… voi due
mettetevi al riparo… SIGNOR MAESTRO, KRIOU, ASPETTATEMI!
Così anche Majic sparì
nell’oscurità della foresta.
Orphen impiegò pochissimi minuti
per arrivare da Azalee, non era difficile capire dove potesse trovarsi grazie
ai continui versi che emetteva.
Appena riuscì ad uscire dalla
foresta la vide… Azalee o meglio Bloody Agust, si trovava li davanti a lui.
Sentì il cuore che iniziava a battergli forte, aveva paura… non riusciva a
capirne il perché, fino a quel momento aveva sempre affrontato Bloody Agust
senza crearsi troppi problemi… ma ora, grazie a Kriou, sapeva che non poteva
rischiare la vita inutilmente, se lui sarebbe perito in uno scontro, non
sarebbe stata solo la sua fine, ma anche quella di Azalee, perché non solo non
ci sarebbe stato più nessuno che avrebbe tentato di farle riprendere le sue
sembianze umane, mai membri della Torre Della Zanna, dopo la sua morte, non
avrebbero avuto più nessun ostacolo e avrebbero potuto eliminare Bloody Agust
senza alcuna difficoltà… è per questo motivo che era stato subito disposto a
tornare indietro, aveva capito che se voleva avere la meglio su Bloody Agust doveva preparare una strategia…
Ma ora doveva affrontare il
mostro alla vecchia maniera… e questa prospettiva lo spaventava…
Diede uno sguardo al mostro,
fortunatamente non si era ancora accorto di lui… poi iniziò a guardare intorno,
doveva trovare la spada e portarla lontana da Bloody Agust, non poteva
permetterle di avvicinarsi a quella spada…
La vide, ma sfortunatamente di
trovava proprio a pochi passi da Azalee… se avesse provato a prenderla lei se
ne sarebbe sicuramente accorta…
Orphen: “ A quanto pare devo
affrontarla per forza… beh, sono sempre sopravvissuto, non vedo perché dovrei
avere la peggio proprio ora…”
Poi dalla tasca prese il
braccialetto di Nomafroozes, quello che tanto tempo fa, lui e Azalee aveva
trovato con Bartoanders… e che aveva da poco recuperato.
Se lo mise al polso sinistro e si
incamminò verso la spada… quando Bloody Agust lo vide emise un ruggito ancora
più forte, era come se l’avesse riconosciuto.
Irphen non disse niente, distese
le braccia verso Azalee e urlò a gran voce…
Orphen: IO TI INDUCO SONNO DI
ESPIAZIONE!
Dalle sue mani uscì un forte
raggio di energia.
Qualcosa iniziò a ricoprire il
corpo del mostro, era come se stesse congelando. Bloody Agust si divincolava
per liberarsi, e in un primo sembrava riuscirci, ma Orphen se ne accorse e fece
subito ricorso ai poteri del sul bracciale, che potenziò il suo attacco
rendendo così vani i tentativi di liberarsi di Bloody Agust.
Ci era riuscito, aveva
completamente immobilizzato il drago… ma per quanto tempo sarebbe durato? Poco…
e lo sapeva benissimo… proprio per questo motivo appena ebbe completato
l’incantesimo si diresse verso la spada, era vicinissimo, ma qualcosa lo fermò…
o meglio lo spazzò via…
Si ritrovò seduto a terra con la
schiena appoggiata ad un albero, si sentiva tutto dolorante, doveva ancora
capire cosa l’avesse spazzato via. Cercò di muoversi, ma una fitta di dolore
gli attraversò tutto il corpo. Aprì lentamente gli occhi per vedere cosa avesse
potuto ridurlo in quello stato, Bloody Agust si stava liberando… ma non poteva
essere stata, non aveva ancora molta libertà di movimento… allora chi si era
intromesso?
Un’idea gli passo per la mente…
Orphen: “Possibile che sia
proprio lui… anche qui?”
Diede un’occhiata in giro e scorse
una figura in piedi su una roccia… era una figura che conosceva bene…
Orphen: Childman… cosa ci fai
qui…
Childman::Kiriranshero, dovresti
saperlo…
Orphen: Già… tutti voi della
Torre della Zanna… volete solo la fine di Azalee…
Childman: Ancora ti rifiuti di
capire? Guarda!
Poi con la mano indicò il mostro
che ormai stava per liberarsi completamente.
Childman: Guarda Kiriranshero,
Azalee non c’è più… Bloody Agust ha preso il suo posto… e noi dobbiamo
eliminarlo, hai visto quante vittime ha fatto no?
Orphen: Sono tutte storie, la
vostra è solo una scusa, volete eliminare Azalee solo per evitare che la Torre
della Zanna venga coperta dalla vergogna…
Voce: Sta per liberarsi… cosa
facciamo ora maestro?
Quella voce proveniva da dietro
Childman, non riusciva a vedere la persona che aveva parlato… ma la voce era
inconfondibile…
Orphen: Hatia… ci sei anche tu…
me lo dovevo aspettare…
Hatia: Kiriranshero… i tuoi
tentativi per cercare di salvare Azalee sono da ammirare… ma il tuo è un
obbiettivo impossibile!
Orphen sentì le lacrime che gli a
poco a poco gli riempivano gli occhi,
quelle parole lo avevano ferito, non voleva, non poteva credere alle parole del
suo vecchio amico.
Per più di cinque anni aveva
cercato un modo per ridare alla ragazza il suo aspetto umano, per più di cinque
anni aveva coltivato dentro di se la speranza che, un giorno, lui e Azalee
potessero riprendere la vita di sempre, quella che conducevano prima del fatale
incidente che trasformò Azalee in Bloody Agust… era dunque questo che rimaneva
di Azalee? Solo un mostro? Doveva quindi accettare la realtà, credere che
Azalee fosse morta e che quello che aveva davanti era solo un mostro come
tanti? No. Sentiva che Azalee non era morta, era ancora viva. Era questa
convinzione che gli dava la forza per andare avanti, e non poteva sentirsi dire
che non era vero…
Si trovava ancora a terra,
sentiva che le forze lo stavano a poco a poco abbandonando. Riusciva a malapena
a parlare.
Orphen: Ora non avrete intenzione
di…
Hatia: Mi dispiace Kiriranshero,
ma dobbiamo eseguire gli ordini…
Detto questo Hatia e Childman si
prepararono a lanciare un incantesimo. Orphen non riusciva a capire di che
incantesimo si trattasse, ma sentiva che una strana energia si stava e
potentissima energia si stava concentrando intorno ai due maghi.
Si sentiva impotente, avrebbe
voluto fermarli ma non ci riusciva.
Bloody Agust si era
definitivamente liberata, ed era pronta a difendersi dall’attacco dei due
maghi.
Orphen sentì che la forza magica
che si era accumulata intorno ai due ex compagni della Torre della Zanna
aumentava a dismisura.
Doveva intervenire… Azalee, per
quanto forte dovesse essere, non avrebbe mai potuto resistere ad un attacco del
genere.
Con un grande sforzo si alzò in
piedi. Diede un occhiata al braccio, il bracciale non c’era più, evidentemente
era volato via per via del colpo che aveva ricevuto.
Orphen: “ Perfetto… non solo no
ho un filo di energia in corpo… ma dovrò anche fare a meno del bracciale di
Nomafroozes…”
Cercò di concentrarsi, di non
pensare al dolore che gli correva in tutto il corpo… doveva salvare Azalee…
Tese il braccio in avanti e con
le sue ultime energie urlò…
Orphe: IO VI SCAGLIO LAME BIANCHE
DI LUCE!
Quando i due stregoni si
accorsero del raggio di energia che stava per colpirli furono costretti ad
abbandonare l’incantesimo che stavano per lanciare per potersi difendere.
Childman: Io vi intreccio magli
dell’armatura di luce!
Il fascio di energia lanciato da
Orphen si scontrò contro il muto innalzato dallo stregone.
Orphen cadde in ginocchio a terra,
era sfinito. Non aveva neanche la forza per alzare la testa e controllare cosa
fosse successo, ma sentiva che l’energia che si era accumulata fino a quel
momento si stava disperdendo.
Hatia (voltandosi verso Orphen):
Dannazione Kiriranshero, cosa hai fatto?
Ma non ebbe il tempo di ascoltare
la risposta che si trovò costretto a fronteggiare una palla di fuoco che Bloody
Agust gli aveva lanciato. Non ebbe il tempo di difendersi con un incantesimo,
grazie ai suoi riflessi riuscì ad evitare l’attacco anche se non ne uscì
completamente illeso. Era stato ferito al braccio.
Bloody Agust non gli diede
neanche il tempo di rendersi conto di quello che era successo che subito lo
attacco di nuovo. Sarebbe sicuramente stata la sua fine se non fosse stato per
l’intervento di Childman che, creando un scudo di energia riuscì a proteggere
l’amico, anche se l’effetto causato dallo scontro della palla di fuoco con il
muto creò un’esplosione che spinse i due stregoni lontano di qualche metro
facendoli sbattere contro una roccia.
Orphen assistette alla scena, non
sapeva cosa fare. Boody Agust si stava movendo verso i due stregoni,
evidentemente voleva finire il suo lavoro. Non poteva lasciarle uccidere i due
stregoni… ma non poteva neanche combattere contro Azalee… ma doveva fare
qualcosa.
A fatica si alzò in piedi e
barcollando raggiunse Childman e Hatia che si trovavano poco distanti di li.
Quando Bloody Agust lo vide si
fermò e iniziò a fissarlo.
Orphen: Azalee, so che puoi
sentirmi ti prego ascoltami, lasciali in pace!
Il mostro emise un ruggito
spaventoso. E continuò ad avanzare.
Orphen fece qualche passo
indietro.
Orphen: Azalee! Non mi riconosci!
Sono Kiriranshro! Non posso credere che tu mi abbia dimenticato!
Bloody Agust continuava ad
avanzare incurante delle parole di Orphen, sembrava non sentirlo affatto.
Il giovane stregone sentiva che
la paura gli si faceva strada per il corpo, non ne aveva mai provata tanta come
in quel momento.
Kriou: Finalmente la luce… non ne
potevo più di districarmi tra quegli alberi…
Majic: Già… dove sarà il maestro?
Dovrebbe essere già qui… partito prima
di noi…
Kriou: Majic presto guarda
laggiù!
Majic girò lo sguardo nella
direzione indicata e vide Orphen e Bloody Agust che piano piano gli andava
incontro. Dietro Orphen vide due uomini all’inizio non li riconobbe ma poi gli
si ricordò di averli visti un po’ di tempo fa…
Majic: Oh, no! Cosa facciamo ora?
Kriou: Dobbiamo aiutare Orphen!
Bludy Agust arrestò
improvvisamente la sua lenta avanzata. La sua attenzione fu attratta da
qualcosa. Orphen rimase sorpreso da quel suo comportamento.
Orphen: “ Che mi abbia
riconosciuto?”
Sentì una strana gioia nascergli
dentro.
Orphen: Azalee! Finalmente mi hai
riconosciuto! Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi…
Poi mosse qualche passo verso il
drago. Ma quando Bloody Agust vide lo stregone avvicinarsi ruggì ferocemente,
poi emise una strana energia che spinse Orphen alcuni metri indietro, molto
vicino a Childman e Hatia.
Aveva la testa rivolta verso il
cielo. Ora era proprio allo stremo delle forze. Guardo l’azzurro sopra di lui
riuscì a malapena a sussurrare.
Orphen: Perché… perché Azalee…
non vuoi riconoscermi…
Con le energie rimaste riuscì a
sollevare la testa, ora voleva sapere che cosa avesse attirato l’attenzione del
mostro.
Vide che Bloody Agust stava
fissando un punto a terra. ora tutto gli era chiaro… era stata Bartoanders ad
attirare la sua attenzione…
Bloody Agust stava per prendere
la spada… Orphen sapeva bene quali erano le sue intenzioni…
Avrebbe voluto impedirle di recuperarla,
ma non aveva più un filo di energia dentro di se… in quel momento vide il sogno
andare in frantumi… non avrebbe avuto più la possibilità di rivedere Azalee…
Improvvisamente sentì una voce…
“ IO VI SCAGLIO, LAME BIANCHE DI
LUCE!”
subito alla sua sinistra passò un
raggio di energia che colpì in pieno in drago. Non era molto potente… però era
servito a farla indietreggiare di qualche passo, così da allontanarla dalla
spada.
Orphen: “ Majic? Cosa ci fa qui?”
Orphen: Majic…
Majic: Si maestro?
E si avvicinò velocemente ad
Orphen. Quando gli fu vicino lo aiutò ad alzarsi leggermente da terra.
Orphen: Aiutami… devo alzarmi…
Così reggendosi a Majic si rimise
in piedi. Cercò di fare qualche passo ma non riusciva proprio a reggersi.
Childman: Cosa credi di fare in
quelle condizioni…
Orphen si girò leggermente verso
di lui.
Orphen: Credevo che fossi
svenuto…
Childman si rialzò in piedi,
anche se un po’ a fatica.
Childman: Come puoi vedere sto
meglio di te…
Orphen fece un respiro poi si
rivolse a Majic.
Orphen: Krio… dov’è?
Majic: Kriou è qui vicino a me…
Quando girò la testa per mostrare
al suo maestro dove si trovasse notò con grande sorpresa che la ragazza non
c’era.
Orphen: Allora… dov’è?
Majic: Non so signor maestro… era
qui un attimo fa…
Poi guardò avanti a se…
Majic: Oh, no…
Orphen: Cosa è successo?
Poi guardò nella direzione in cui
stava guardando Majic e vide che Kriou stava recuperando la spada.
Stava per tornare da loro, ma non
si accorse di avere alle sue spalle Bloody Agust più infuriata che mai…
Childman: Ragazza stai attenta!
L’avvertì lo stregone. La ragazza
si girò e vide il drago che stava per attaccarla. Kriou non riusciva a
muoversi, la paura l’aveva immobilizzata.
Bloody Agust allungò la sua zampa
squamosa verso Kriou e la prese.
Orphen non sapeva cosa fare; lui non era ridotto malissimo e non aveva
più un filo di energia in corpo, Majic era solo un apprendista, ed anche se
prima era riuscito a distrarre Bloody Agust era difficile che potesse salvare
Kriou, Hatia era a terra svenuto… l’unico che poteva fare qualcosa era
Childman.
Il drago sollevò Kriou, che si
ritrovò faccia a faccia con Bloody Agust. La guardò per qualche secondo poi
iniziò ad avvicinarle l’altra zampa per sfilarle la spada.
Orphen: Childman, tu sei l’unico
che può fare qualcosa… ti prego salvala!
Lo stregone non rispose, iniziò a
concentrarsi, stava tentando di rifare l’incantesimo di prima… anche se sapeva
che senza l’aiuto di Hatia e in quelle condizioni, non poteva avere lo stesso
effetto.
Kriou: “ Non posso permetterle di
prendere la spada… se lo facesse la userebbe per uccidersi… e se succedesse poi
Orphen ne soffrirebbe troppo…”
Diede un occhiata verso il basso
poi gridò…
Kriou: Orphen!!!!
Orphen spostò immediatamente lo sguardo sulla ragazza.
Kriou: Prendete la spada e
nascondetela!
Appena finì di pronunciare la
frase, con grande sforzo tirò la spada che cadde a metà strada tra Orphen e il
drago.
Bloody Agust emise un ruggito poi
iniziò ad avanzare verso la spada.
Orphen guardò il drago che si
avvicinava poi spostò lo sguardo su Childman, era pronto, portò le mani avanti,
disse qualche parola che orphen non riuscì a capire bene poi generò un raggio
di energia che si diresse verso Bloody Agust.
Il drago se ne accorse e prima
che il raggio potesse colpirla e riuscì a creare un scudo di energia. L’impatto
tra questo scudo e il raggio provocò un’esplosione potentissima che travolse
tutti quanti e sollevò una densa e gigantesca nuvola di polvere che coprì tutta l’area circostante.
L’unica cosa che si riuscì a vedere subito dopo fu il corpo di Bloody
Agust che si sollevò da terra facendo uso delle sue ali, teneva ancora in una
zampa Kriou, che era svenuta per via dell’esplosione.
Nel cielo si aprì, poi, un varco
nel quale il drago entrò scomparendo nel nulla.
FINE CAPITOLO 1